mercoledì 16 settembre 2015

Di dieci cose fatte, te n'è riuscita mezza

Avrei dovuto scrivere prima, avrei dovuto scrivere del compleanno di Corrado e della splendida torta che ho scelto tra le tante di fargli e dedicargli, avrei dovuto scrivere un sacco di cose romantiche ma siccome sono un completo disastro, non posso farlo.

Mandorle tritate
Perché si può immaginare cosa sono riuscita a combinare in un solo pomeriggio in cui avrei dovuto fare la romantica fidanzata?

No, non si può immaginare.

Giovedì 10 settembre. Compleanno di Corrado.

Esco dall'ufficio nel pomeriggio e mi faccio accompagnare da mia sorella in un casalinghi molto fornito. Volevo una teglia particolare che Knam mi chiede per fare la torta scelta.

Accanto ce n'è un altro, di casalingi, altrettanto fornito. Penso: su due, uno lo avrà!

No. Sbagliato. Non la aveva. Mannaggia e mo come faccio, uffa non ho alternative...vabbé cambio torta, magari faccio una panna cotta che gli piace tanto.

Mi dirigo a piedi verso l'alimentari che ha cose un po' particolari, tipo la stracciatella al tartufo, il salame di cinghiale, il caciocavallo di grotta, tutto autoprodotto.
Mezz'ora a piedi. Arrivo ed essendo giovedì pomeriggio, l'alimentari è chiuso.

Penso...ok, magari faccio un po' di pasta al forno e un po' delusa e rattristata mi avvio a casa.
Avevo 3 idee e tutte bocciate.

Arrivo a casa e c'ho l'attimo del cojone. Quel guizzo di idiozia che ti fa fare dei pensieri cretini, ti fa venire delle idee malsane e poi te le fa mettere in pratica.

Preparazione impasto amaretti
Per esempio guardare il muro bianco, appena dipinto da me in 3 giorni di enorme fatica e decidere che sì, che idea, faccio la sorpresa a Corrado e attacco la carta da parati da sola.

Ahahahahahahah! Eco di risate diaboliche del gatto che miagola preoccupato. Probabilmente non è miao ma "nooooooo". Capito male, scusa Eric.
Me stanno a pija' pe' 'l culo pure le piante in balcone. Er geranio pe' nun guardamme è morto, s'è suicidato ner vaso.

Ma io non cedo: preparo una buatta ( https://scn.wikipedia.org/wiki/Bu%C3%A0tta ) de colla e mi industrio per attaccare la carta che, per inciso, è un mappamondo, quindi va attaccato dritto.
4 fogli da 150 x 120 cm. Grossi quanto me.
Il guanto ripieno di amaretti
Poteva funziona' solo se avessi dovuto attaccarla a terra e mi ci fossi rotolata sopra come il rullo per dipingere. Allora sì, veniva dritta, senza pieghe, senza bolle.

Però io ci credo e beh, so fare tutto, che ci vorrà?
Prendo le misure, scarico addirittura l'applicazione "livella" sul telefono, traccio righe, faccio segni, stendo fogli, metto colla...

Poi attacco la carta storta e piena di bolle. Poi per cacciare il gatto che sta dormendo sul secondo foglio, rovescio tutta la colla per terra. Poi realizzo che ho fatto una cazzata.

Poi chiamo Corrado piangendo, chiedendogli di tornare a casa per aiutarmi.

Così, il giorno del suo compleanno, invece che avere una cena romantica e della carta da parati da sogno, sopporta me, le mie crisi di pianto, le bolle d'aria sul muro e il digiuno.

Rimediata una cena al volo, brucio anche quella.
La notte non dormo per la rabbia.

La mattina dopo ho fatto gli amaretti di Knam per tentare di calmarmi. Non è accaduto.
Dovevano venirne 20 e invece ne sono usciti 15.
La metà probabilmente è rimasta attaccata ai guanti che ho usato per fare le palline.
C'era scritto 15 grammi l'uno, 3-4 cm di diametro. Le due cose non combaciavano.
Come la carta da parati.

Probabilmente ho problemi a far combaciare le cose, a settembre.

Settembre non combacia con la mia vita.

Gli amaretti però, erano buoni.





 Amaretti pronti. E bruciati sotto. 



Il post per il compleanno di Corrado è rimandato a festa da destinarsi e no, non la metto la foto della carta da parati, cerco di dimenticare.

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