giovedì 9 luglio 2015

Semplicemente incanto

'na coatta
Sul libro di Knam, oltre alle torte, ci sono anche dei biscotti.
La scorsa settimana, visto il caldo imperante, ho scelto di fare i biscotti al parmigiano, già un mio cavallo di battaglia extra Knam, richiesto in ogni luogo e in ogni lago.
Probabilmente farò biscotti da qui a fine agosto... fa troppo caldo.
Roba che se accendi er forno te dicono "Ah ma c'hai l'aria condizionata a casa?".
Pensa  monta' 'na mousse... devi esse' l'uomo ghiaccio co' la forza de Mastro Lindo!

Me sto a perde'... Biscotti al parmigiano dicevo.
Siccome già li sapevo fare, seppur con qualche ingrediente diverso rispetto al Maestro, non ho avuto nessuna difficoltà e a dirla tutta, raccontare di una facile vittoria, non è da me.
C'ho messo tempo a sbucciare i pistacchi e a grattare i formaggi, per il resto: una passeggiata di salute.
Il fatto è che quel week end è stato impegnato psicologicamente e fisicamente per il concerto di Tiziano Ferro allo Stadio Olimpico.
Sento il bisogno di occupare il resto della pagina a spiegare perché è così bello ed è stato così bello.

Con una bella lista. Come le canzoni che detesto.
(D'altronde s'è capito che le emozioni forti non le so descrivere, quindi m'arrangio fingendo che sia creazione d'artista).
 

Perché a 40 anni mi posso permettere di farmi una maglietta con scritto "Iron Lady" e di andarci al concerto sentendomi fiera di indossarla.
Perché perdo tempo con le mie amiche a scegliere colore, font e modello che "è importantissimo, dobbiamo averla", quella maglietta.

Impasto dei biscotti
Perché spendo felice 15 euro al banco del merchandising per avere un cappello che altrimenti non avrei messo nemmeno per scommessa.

Perché nelle tre settimane prima faccio il conto alla rovescia come quando c'erano i Duran Duran.

Perché mi sento in diritto di essere adolescente, almeno per un giorno, di dimenticarmi quanta vita è passata da quando strillavo come un'aquila impazzita appena si spegnevano le luci nello stadio.

Perché non c'è niente di più bello di quel sorriso che mi si stampa sulla faccia mentre vado al concerto, quando guardo il palco, mentre canto, quando i giorni successivi  ci ripenso.

Io e Corrado stampiamo i biscotti
Perché salto e canto contemporaneamente, dimenticandomi che c'ho un'età e la mattina dopo i polpacci indolenziti  mi ricordano che la fatica non era un mio problema.

Perché senza che  me ne accorga e ne conosca veramente il motivo, all'improvviso, durante una canzone che canto spesso, sgorgano lacrime sepolte e semi sconosciute, che ricordano momenti dimenticati, superati e che diventano un abbraccio con chi ho accanto.

Perché mi accorgo ancora di più che le amiche che ho scelto, le amerò per sempre.

Perché quando si riaccendono le luci ho ancora voglia di giocare.

Tiziano Ferro mi fa così. Me ne fa fregare di quello che pensano gli altri, anzi, a buon bisogno me ne fa sentire orgogliosa. Per un giorno sono me stessa e in alcuni momenti anche quello che non sono ma che vorrei essere,  le solite remore derivate dal giudizio altrui diventano aria fritta, compatimento della loro invidia, superiorità e forza.
Pronti per essere infornati
Niente dà più forza dell'essere quello che vorremmo. Tiziano me lo ricorda.

Mi ricorda che posso anche essere superficiale, a volte, senza smettere di essere profonda, mi ricorda che posso piangere davanti a trentamila persone e che questo non cambia nulla di me.

Tiziano è sincero, guarda il pubblico commosso ogni volta che si accorge che lo stadio è pieno. E io mi sento parte di quella commozione, mi sento quasi di contribuire alla sua felicità quanto lui contribuisce alla mia.  

E tutto ciò è impagabile, ha il valore dell'eterno.

Ha il valore di quelle cose che se non le vivi, non è pazienza, non è sarà per un'altra volta, non è farò altro, è una felicità lasciata andare.

Mo però basta eh? Che pare tutto triste. Invece c'è un sacco da ridere. O da far ridere il cuore.


Mentre finivo di scrivere questo post ho appreso da una mia amica che TZN farà anche il tour invernale. Vabbé Tizia'... grazie. M'hai appena dato un motivo pe' nun bestemmia' da fine ottobre a fine febbraio.

Te posso offri' 'n biscottino? 'o gradisci? 
Guarda quanto so' belli! Dai...'n te fa prega'...

 
Eccheteli tie'!









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