Stamattina mi osservavo allo specchio.
Già stavo a fa' 'na cazzata, lo so. Perché la mattina al massimo ci si deve guardare allo specchio e domandarsi perplessi chi sia il fantasma che vagamente ci somiglia e fa tutti i gesti uguali ai nostri, non star lì a cavillare (ma tu guarda che termini pertinenti e impertinenti che escono fuori!).
Dunque mi osservavo.
Di solito succede quando sono talmente rincoglionita da non riuscire a fare altro che stare ferma davanti al lavandino del bagno, meditando sull'azione successiva da compiere, dopo l'urgente pipì del mattino. Era senza dubbio una di queste volte: due occhi da ranocchia che l'allergia e il sonno hanno contribuito a rendere tali, pallore reiterato eredità dell'inverno con di contro décolleté paonazzo vai a saperne il motivo, poi l'apocalisse... ferma, impotente, incredula davanti allo specchio, noto un ciuffo di capelli bianchi attaccati alla mia tempia destra. Chi cazzo ce li ha messi? Non saranno mica miei! Fantasma, ridammi i miei capelli biondo cenere!! Una specie di incubo che rende disperazione il già triste momento.
Cioè non uno, due o tre capelli bianchi ma un mucchietto! Una roba tipo la frangetta di Mirko dei Bee-Hive!
Mi hanno attraversato la testa mille pensieri, tutti più o meno brutti, in un secondo e non è facile senza neanche aver preso il caffé. Ma è quella lucidità che prende nei momenti di panico, tipo
La prima cosa che mi sono chiesta è se i capelli bianchi arrivino così, a meno di un mese dal compleanno e di punto in bianco (autoironia ahahaah), traaaaacc!, come il quadro descritto in "Novecento" di Baricco.
Una terapia d'urto incredibile per la serie "Accetti la vecchiaia? No? Bene, adesso devi accettarla per forza". Ci sono persone che convivono con i capelli bianchi serenamente, che magari ce li hanno da quando sono molto giovani, per una questione genetica, altre che ne vedono nascere due o tre per volta tra la chioma corvina, altre ancora che si tingono a prescindere ignorando il proprio colore originale, ci sono quelle che hanno la fortuna di non averne fino all'età pensionabile e io? Una via di mezzo così naturale da essere fastidiosa. La normalità che ti devasta...ma tant'è!
"non gettarti dal quarto piano se casa tua va a fuoco, soprattutto se abiti al secondo".
Una terapia d'urto incredibile per la serie "Accetti la vecchiaia? No? Bene, adesso devi accettarla per forza". Ci sono persone che convivono con i capelli bianchi serenamente, che magari ce li hanno da quando sono molto giovani, per una questione genetica, altre che ne vedono nascere due o tre per volta tra la chioma corvina, altre ancora che si tingono a prescindere ignorando il proprio colore originale, ci sono quelle che hanno la fortuna di non averne fino all'età pensionabile e io? Una via di mezzo così naturale da essere fastidiosa. La normalità che ti devasta...ma tant'è!
Ho deciso di informarmi su internet. Non proprio un'ideona, lo so, ma non c'era alternativa pratica, non è che potevo chiamare un tricologo perché m'è venuto un ciuffetto d'erba anemica sulla capoccia. Quello de bianco me faceva mette la camicia co' le maniche lunghe lunghe!! Beh, il web mi ha rivelato, tra una serie di "è possibile", "è probabile", che la melanina diminuisce con l'avanzare dell'età e che se aggiungiamo a questo un po' di sano stress e, tanto per cambiare, metabolismo e alimentazione, la ricetta è fatta. Mi sono innervosita ulteriormente... ma prima di scrivere un articolo medico possiamo eliminare le incertezze? Che ne so, scrivere una roba come
"A bellaaaa!! Ma che te credi che Cristo è morto de freddo?? C'hai quasi quarant'anni,
ringrazia er cielo che non c'hai le rughe come 'a Montalcini",
così uno se ne fa 'na ragione e non si mette a disquisire patetica con l'ultimo 3 davanti all'età. Insomma, il solito inutile rispondere vago di google. Il politico doveva fa' google!!! Altrochè! Cerca che ti ricerca, il web mi viene a dire pure che la L'Oreal ha inventato una pillola per eliminare l'incanutimento. Ah beh, allora stiamo tutti più sereni! Capirai! Me faranno magna' crema anticellulite in pasticche che j'è avanzata da vecchi esperimenti andati falliti!
Ultima risposta della mia mente?
Questa: Non si può cadere così nella disperazione. Non è possibile. E' banale! Meglio sembrare trasandate e aspettare che Enzo Miccio t'appaia in sogno!
Soluzione?
Alzo la testa, incanutisco pure l'orgoglio e rispondo alla chiamata del tempo così:"Nooo!! Nun ce casco!!! Nun me faccio pija' pel culo come quelle che so' gonfie de botulino che pare che l'ha pistate de botte Vincenzo Cantatore! Resistere, resistere, resistere".
Nel contempo mi preparo a recitare al meglio, tanto da sembrare credibile, la frase da vecchi "l'importante è essere giovani dentro", compro un sacchetto de mollichelle pe' da' da magna' ai piccioni ar parco, chiedo alla parrucchiera se me tiene da parte la tinta rosso menopausa e sfodero il migliore dei miei sorrisi NATUREEEE.
Sarò una splendida quarantenne che se non fosse per quel ciuffo sembrerebbe trentenne.
Solo un dubbio mi rimane... caro Massimo Ranieri, potresti chiedere ad Artegiani e Marrocchi perché quando t'hanno fatto cantare "Perdere l'amore", che per carità era il 1988 ma non eri proprio de primo pelo, dicevi "perdere l'amore, quando si fa sera, quando tra i capelli UN PO' d'argento li colora"? Quell' "un po' "... famme sape' eh??
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