tag:blogger.com,1999:blog-73700729643566027912024-03-14T17:03:21.366+01:00Cherribrescio (con le fruste)The importance of being "Ernst"... almeno per 365 giorni.SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.comBlogger87125tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-45723398263889383502016-06-03T15:17:00.001+02:002016-06-03T15:17:13.078+02:00Per innamorarsi basta un'ora<h4 style="text-align: center;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Cantare "Maledetta Primavera" su un palco, con dei musicisti veri alle spalle che suonavano seriamente, insieme a una decina di amiche, con un pubblico di persone che non ci conosceva a guardare, come se fossimo a casa, davanti allo specchio in bagno, con la spazzola in mano al posto del microfono.</span></h4>
<br />
Questo è il sunto del matrimonio di Mary e Gino: una felicità talmente naturale da permettere a chiunque di sentirsi se stesso senza sentirsi in pericolo, perché circondato solo da amore e sorrisi profondi.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwx9aUO3fXFei0-DtS7H-NH-dtL3plo8WnnWHzovd5_xnHx2dNm3U3AYBWwlQMJ-__uc051TomFw7q6GV9HhcHytgOi9k8R8P_SJbQl7N68vhWpkjALASiY6_lCV8B8ukor4IV0nsjHCgh/s1600/IMG-20160528-WA0033.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwx9aUO3fXFei0-DtS7H-NH-dtL3plo8WnnWHzovd5_xnHx2dNm3U3AYBWwlQMJ-__uc051TomFw7q6GV9HhcHytgOi9k8R8P_SJbQl7N68vhWpkjALASiY6_lCV8B8ukor4IV0nsjHCgh/s200/IMG-20160528-WA0033.jpg" width="150" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La firma</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Parlarne oggi, a distanza di una settimana, è stato l'unico modo che l'emozione mi ha concesso, affinché mi fosse permesso di guardarla senza esserne sopraffatta.<br />
<br />
E lo sarei stata anche se Mary, la mia amica Mary, non fosse stata proprio lei, ma un'amica meno sorella.<br />
(Però lo era. Diciamocelo.)<br />
<br />
Chiunque sia stato presente a questo matrimonio, anche solo guardando le foto, non ha visto che occhi a cuore, abbracci, commozione, unione, partecipazione.<br />
Tutti sostantivi in "one", comunque, come fossero accrescitivi di una felicità finalmente palesata al mondo.<br />
<br />
Come quando vai ad un concerto di qualcuno che ami tanto e intorno a te sono tutti sintonizzati sullo stesso sentimento.<br />
<br />
Che poi è qui proprio, il punto. Il punto è amarsi anche perché fatti di musica.<br />
Perché è anche o soprattutto da lì che l'amore è passato.<br />
Grazie a? Come ha detto l'amico di Gino, Paolo, durante la cerimonia.<br />
O attraverso? Come oggi, a distanza di 15 anni, riesco a dire io della mia amicizia con Mary.<br />
<br />
Forse ambedue.<br />
Loro due, Mary e Gino, insieme, sono nell'aria come la musica. Li senti e anche se non li vedi, ne percepisci la forza, come note che hanno un loro suono singolo ma una melodia irresistibilmente trascinante, insieme.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg4uLu5Qwd3-djLGfrvmIUKpAO3SBdkBNklHGK3mrd0eZ2miimv7CIpKl9AVxKyQJBelNvugp0oKc_wdsMU007CAYjOdhx6Rgb3hVYJhNKQL-Q9R_awfVxhQ_Mjds7Ot-BxBlHhggmN7BV/s1600/IMG_1415.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg4uLu5Qwd3-djLGfrvmIUKpAO3SBdkBNklHGK3mrd0eZ2miimv7CIpKl9AVxKyQJBelNvugp0oKc_wdsMU007CAYjOdhx6Rgb3hVYJhNKQL-Q9R_awfVxhQ_Mjds7Ot-BxBlHhggmN7BV/s320/IMG_1415.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Noi</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Guardarli ricorda l'importanza di cercare la felicità perché domani, a voltarsi indietro, è di giorni come il 27 maggio del 2016 che ci commuoveremo e non di quelli in cui ci siamo dimenticati di noi stessi e della convinzione di sentirsi degni di essere amati.<br />
<br />
Amo Gino, profondamente, di riflesso all'amore che provo per Mary e non solo.<br />
Lo amo per quello che era prima di incontrare Mary e per quello che è diventato con lei: la sua semplicità malgrado possa mangiare in testa a tanti, la voglia continua di mettersi in discussione e non sentirsi mai arrivato, il calore con il quale vuole bene, la passione per ciò che fa, la sua disarmante sincerità, la capacità di essere qualcosa di bello in qualunque contesto si trovi.<br />
<br />
E adesso, accanto a Mary, accanto alla mia, alla nostra Mary, è anche un uomo innamorato che riflette amore, come ne avesse in eccesso.<br />
<br />
Sì, comunque è della mia amica Mary che parlo, in effetti.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaC8BRmgBOA_YKz59eUMnD3tZzs1dROXdE32ktBSayq-iQd0N5HdBYtF-EmjTCg10pikrWMp7Lu5iVl1e7URWJVwnQdXZyAV8nPWqoE16yqNM0aqZ9li0wAADAkT3q2V0ZytjE-WdZq1ss/s1600/206805_1792853593328_4159383_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="158" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaC8BRmgBOA_YKz59eUMnD3tZzs1dROXdE32ktBSayq-iQd0N5HdBYtF-EmjTCg10pikrWMp7Lu5iVl1e7URWJVwnQdXZyAV8nPWqoE16yqNM0aqZ9li0wAADAkT3q2V0ZytjE-WdZq1ss/s200/206805_1792853593328_4159383_n.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">8 marzo 2003 - raduno Bandabardò</td></tr>
</tbody></table>
Una settimana prima del matrimonio, ogni tanto, dal nulla, all'improvviso, mi uscivano lacrime.<br />
Pensavo a noi due, davanti al primo palco insieme, il 12 settembre del 2002 "Ah tu sei Sara?" - "Sì" - "Piacere Mary".<br />
Pensavo a noi due, sole o con altri amori accanto, davanti ad altri centomila palchi, dopo quel giorno.<br />
Pensavo a me e lei cambiare volto, capelli, vestiti, case, città, lavori, sempre mano nella mano, sempre legate dall'idea che il futuro potesse essere solo insieme.<br />
Pensavo alle volte che ci siamo dette "stavolta è dura, come ne usciamo?" e a quanto ne abbiamo riso dopo ricordando come ne siamo uscite.<br />
Pensavo ai chilometri fatti per vederci o per salvarci l'un l'altra.<br />
Pensavo alle interminabili discussioni che spaccavano capelli non in quattro ma in particelle infinitesimali, che laceravano e ricostruivano ogni parte del nostro io e finivano con un vaffanculo.<br />
Tutto per uscirne come siamo oggi.<br />
Tutto, probabilmente, affinché fossimo così felici il 27 maggio, io, lei e chiunque amiamo.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Non sempre è necessario aver passato la vita insieme ad una persona, per amarla come una sorella.<br />
<br />
Non sempre è necessario aver passato la vita insieme ad una persona, nemmeno per sapere che la amerai sempre come una sorella.<br />
<br />
Per noi è così. Lo sappiamo già.<br />
<br />
Auguri sorella mia. Auguri mano nella mano, sempre.<br />
<br />
<br />
Auguri Mary & Gino.<br />
Affinché sempre e malgrado tutto, siate capaci di essere felici come questo 27 maggio.<br />
<br />
Vi voglio bene.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7pHAzhnCz-xVFIai5z1YSmyu1PSnGIHOX5UfSyFKukCXidaYJfvCgMr98SVc0uOyTvitGiDailCAIqUxI5KQvPSdEH7J9DJMKdCX7pGQFIIjJVqgj06ONhcoIgRGC83C2eg6TzSiNXTpK/s1600/Io+vale+mary.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7pHAzhnCz-xVFIai5z1YSmyu1PSnGIHOX5UfSyFKukCXidaYJfvCgMr98SVc0uOyTvitGiDailCAIqUxI5KQvPSdEH7J9DJMKdCX7pGQFIIjJVqgj06ONhcoIgRGC83C2eg6TzSiNXTpK/s200/Io+vale+mary.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vale, io, Mary</td></tr>
</tbody></table>
p.s. Nel frattempo, mentre finivo di scrivere questo post, si è sposata la nostra dolce Valentina, quella nelle ultime due foto insieme a me e Mary e poi insieme a me, Mary, Kikka, Chiara, Marzia, Monia, Isa.<br />
E noi, malgrado non avessimo formale invito, non certo perché non ci volesse, abbiamo deciso di presenziare, proprio perché il 27 maggio ha ricordato, ribadito e rigenerato, le priorità affettive delle nostre vite.<br />
<br />
Non lo so quante pagine di questo blog ho speso, per parlare della mia famiglia allargata, dell'eterogenea e confusa comitiva di persone delle quali non potrò mai fare a meno.<br />
Non lo farò ancora. Sembrerei banalmente ripetitiva, smielata e forse retorica.<br />
<br />
Ogni volta però, sono fiera di me e di noi, sono fiera perché abbiamo scelto di voler bene e di riceverne e che da questo fondamento riesca a partire ogni azione della nostra vita, prescindendo dal bello e dal brutto, qualunque cosa essi siano.<br />
<br />
Buon matrimonio e auguri anche a voi, Vale & Dario.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXq8nG7BFmavY-rxa5kb9ELhjtp_SZLRwCwWCgWWEmvZrWMFGCcxyH0wFRaDe8OXQRlPxoK1PXL2-W7PWJWKoMaPJuE9B2XB_91h-h-r5DamIlVYkffu8uhyB935pYJKF5stFlZOAS1g4M/s1600/improbabili.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXq8nG7BFmavY-rxa5kb9ELhjtp_SZLRwCwWCgWWEmvZrWMFGCcxyH0wFRaDe8OXQRlPxoK1PXL2-W7PWJWKoMaPJuE9B2XB_91h-h-r5DamIlVYkffu8uhyB935pYJKF5stFlZOAS1g4M/s320/improbabili.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Che la vita ci preservi sempre la voglia di viaggiare per vederci.<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-39220362196507837742016-05-16T11:25:00.000+02:002016-05-16T11:25:00.574+02:00A Cla'... <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaf-wvrKrERo1IMgaippbMxTfIl7KObmPi9b8rxuS9NAvfflrSOuMwDYnvKk_oILPgernyN_T3UlSJ5bGOmDypA2AYH2D-ZJbPFwszSyA85wrCSVFL1tKvNjIMpyIpqH9f1kn4Aa0JZV7W/s1600/io+claudio+.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaf-wvrKrERo1IMgaippbMxTfIl7KObmPi9b8rxuS9NAvfflrSOuMwDYnvKk_oILPgernyN_T3UlSJ5bGOmDypA2AYH2D-ZJbPFwszSyA85wrCSVFL1tKvNjIMpyIpqH9f1kn4Aa0JZV7W/s320/io+claudio+.jpg" width="179" /></a>Eccoci qui, guardaci... io con la forza dell'adolescenza nei capelli lunghi e un sorriso cercato nei ricordi, a pochi mesi dalla morte di mio papà e tu, grande e potente come l'io che hai donato ai posteri.<br />
Questa foto ha 20 anni.<br />
Era una sera qualunque, di un anno in teoria qualunque, di una vita qualunque, la mia. La mia cara amica Renata mi aveva chiamato piangendo perché il suo fidanzato, ora suo marito, aveva rotto con lei. Ero a consolarla ma ho ricevuto una telefonata: mia sorella che lavorava nell'allora ristorante "Le Nane" mi ha detto che eri lì a cena.<br />
Ho preso Renata, la macchina fotografica e incurante del suo dolore sono venuta dov'eri, con lei.<br />
Le ho detto "Scusami, ti consolerò tutta la vita, promesso, ma i treni passano una sola volta e bisogna prenderli".<br />
<br />
Mi sono seduta nella hall del ristorante, ad aspettare che finissi di cenare.<br />
<br />
Mi capitava spesso di fare un brutto incubo, in quel periodo; sognavo di incontrarti per caso, in strada, in ristoranti, nel backstage di un concerto non tuo e di chiederti di fare una foto con me.<br />
Tu gentilissimo me la concedevi ma la macchinetta non scattava. Così ti chiedevo di aspettare, riprovavo ma alla fine andavi via ed io ero senza foto, con un ricordo che avevo perso per colpa di un oggetto.<br />
<br />
Così quella sera, l'emozione di vederti fermare davanti a me e questa foto che mi hai concesso a "premio" per non averti disturbato a cena, è stato un incubo archiviato e finalmente la prova che i sogni si avverano e alcune volte sono meglio di quelli sognati.<br />
E non per la foto, che ad oggi vedo quasi ridicola ma per un banale senso di rivalsa nei confronti del senso di inadeguatezza onirico, quindi reale ed inespresso.<br />
<br />
Banalità da ragazzina.<br />
<br />
Poi la vita mi ha portato un po' più vicino a te ma quello sguardo perso, quando ti ho vicino, non è cambiato mai.<br />
<br />
E' difficile starti vicino e parlarti "normalmente", impossibile guardarti negli occhi.<br />
Basta la tua voce che, appena la sento, apre mondi infantili, come risentire la canzone che ha scelto di cantarmi mamma quand'ero nella sua pancia, avvertire quella quiete che ti fa apparire al sicuro e quella possibilità di provare gioie e dolori, protetto da parole e musica.<br />
<br />
Perché lo sai, questo fai tu: proteggi le vite delle persone dando forma cantata ai loro io, affinché un dolore o una gioia smisurata, passino prima da te, filtrati dall'immagine che hai voluto dar loro. E noi piangeremo sempre sulle tue note, non sui nostri se e ma.<br />
<br />
Per questo è difficile parlarti, dirti cose diverse dal "grazie". <br />
<br />
Perché custodisci la memoria di una vita, di ogni vita che ti ha scelto come colonna sonora.<br />
Nello specifico, mi sembra pleonastico, la mia.<br />
Spesso rimani l'unico file rouge con persone, luoghi ed eventi del mio passato.<br />
<br />
Anche quando durante un concerto rivolgi lo sguardo verso dove mi trovo, ho imbarazzo.<br />
Come se mi dovessi sentire alla tua altezza, come se mi sentissi "messa alla prova" o mi guardassi nuda.<br />
<br />
Ecco Claudio, ti scrivo e ti racconto episodi di poco conto, perché dopo averti sognato ancora, l'altra notte, che invece di volere una foto con te, chiacchieravamo e io ti parlavo come farebbe una donna e non come un'adolescente adorante, ho sentito il bisogno di farti gli auguri non come un idolo ma come un uomo, di mettere via anche io quel tassello iconico che in tanti anni ti ha permesso di camminare sollevato dal suolo, come ora.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/-BMHHokwt3k/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/-BMHHokwt3k?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />
Sono giorni che ascolto a ripetizione "Strada Facendo", come se non l'avessi mai ascoltato. I dischi, come i libri e come i film, hanno un momento per essere ascoltati, letti e visti. Quel momento di solito è quello che si sceglie, per dare un senso ai propri sentimenti inespressi, impalpabili o irraggiungibili.<br />
<br />
Strada facendo, adesso, è il senso del mio percorso in una vita che mi ha visto cambiare, evolvere ma spesso anche involvere per cercare qualcosa che avevo perso, lasciato cadere dalle tasche troppo piene di cose che non servono.<br />
<br />
Che sia anche il tuo, questo senso.<br />
Che tu sia capace di involvere, ancora, per ritrovare un Claudio perso tra orpelli e suppellettili vuoti, messi lì da chi ama l'icona, non te.<br />
Che tu abbia ancora il coraggio di guardare il mondo con la profondità con cui mi hai fatto crescere.<br />
Che io possa camminare di nuovo grazie alle tue note che non guardano il passato ma il futuro, che non ricordano solo chi eri ma chi sarai.<br />
<br />
E' il mio augurio, Claudio.<br />
<br />
Sii sempre. Non qualcosa, non qualcuno, sii e basta.<br />
<br />
Buon compleanno grande uomo.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-91972572693015453722016-04-21T14:28:00.001+02:002016-04-21T14:28:12.321+02:00Roma spogliata<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIZfDhOwbUj0FuJ4-P-cA2L5IlKRcBFQkHzLYYxfHmxuOWLYKO4MVhdddlUOfRviZszIwDFPUsjsOZTlW9vgsXAtKwn3hjtiZpTTp-bq7L_jGBqiFwQwRDd7bdKyOAch-wqsaRnZk7fimR/s1600/WP_20150606_20_28_06_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="114" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIZfDhOwbUj0FuJ4-P-cA2L5IlKRcBFQkHzLYYxfHmxuOWLYKO4MVhdddlUOfRviZszIwDFPUsjsOZTlW9vgsXAtKwn3hjtiZpTTp-bq7L_jGBqiFwQwRDd7bdKyOAch-wqsaRnZk7fimR/s320/WP_20150606_20_28_06_Pro+1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tramonto a Porta di Roma</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
E quindi città mia, quanti ne fai?</div>
<div style="text-align: center;">
'n'eternità! Come va, te senti vecchia?</div>
<div style="text-align: center;">
E che me dici, co' l'acciacchi come stai?</div>
<div style="text-align: center;">
c'è quarcosa che te pesa e che t'abbacchia?</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
A guardatte sembri solo tanto stanca,</div>
<div style="text-align: center;">
ricolma de cemento e de persone,</div>
<div style="text-align: center;">
ignari daa grandezza che te manca</div>
<div style="text-align: center;">
sepolta dalla loro confusione.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
E i ladri, li padroni, i prepotenti?</div>
<div style="text-align: center;">
Come fai ancora a sopportalli?</div>
<div style="text-align: center;">
Tutti che se credono 'mportanti</div>
<div style="text-align: center;">
come 'n pollaio de soli galli.</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwkykaqTwznxa_I3n0KSNn0zPW8r9uo46xqf9Bd-00pa8UMpO_-VpNh18AdcBkeK_OW1nSihUTQ8EdJ0t1ee0K_beCle_t4R2ouKB7eyIEdM5FAjUpxlPTMy4s9RT8f1Vg_lopBGqft19b/s1600/WP_20160222_16_05_56_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwkykaqTwznxa_I3n0KSNn0zPW8r9uo46xqf9Bd-00pa8UMpO_-VpNh18AdcBkeK_OW1nSihUTQ8EdJ0t1ee0K_beCle_t4R2ouKB7eyIEdM5FAjUpxlPTMy4s9RT8f1Vg_lopBGqft19b/s320/WP_20160222_16_05_56_Pro.jpg" width="214" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Aniene dal Ponte delle Valli</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Chiunque ariva se sente de diritto </div>
<div style="text-align: center;">
imperatore dentro ar Colosseo</div>
<div style="text-align: center;">
che fa' come je pare e zitto, zitto</div>
<div style="text-align: center;">
aspetta de portasse via er trofeo.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Te guardo, Roma cara e me dispiace</div>
<div style="text-align: center;">
de vedette trattata a sta maniera</div>
<div style="text-align: center;">
meriteresti armeno 'n po' de pace</div>
<div style="text-align: center;">
quella che ariva dopo la bufera.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Ma ormai manco la pioggia li pulisce</div>
<div style="text-align: center;">
i resti de chi se magna tutto,</div>
<div style="text-align: center;">
continueranno fino a che 'n finisce</div>
<div style="text-align: center;">
mentre chi t'ama resterà all'asciutto.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Se mòri sarà 'na sofferenza,</div>
<div style="text-align: center;">
così impotente de fronte a chi te sfrutta</div>
<div style="text-align: center;">
ma tocca abituasse co' pazienza</div>
<div style="text-align: center;">
a sta in una città ch' ormai è brutta.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Un po' come 'na donna anziana</div>
<div style="text-align: center;">
che p' anni è stata la più bella</div>
<div style="text-align: center;">
adesso t'osservo e me fai pena:</div>
<div style="text-align: center;">
te se litigheno ma resterai zitella.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Te va ancora de vive pe' la gloria</div>
<div style="text-align: center;">
de quello ch'eri grazie all'antenati?</div>
<div style="text-align: center;">
un peso de secoli de storia</div>
<div style="text-align: center;">
pe' 'n popolo de merda, de cittadini ingrati.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4fn1P0pNHMxtqnY74VN0PM4sjOgfjC4yfDG-TwbeJ8RxjxT92WpH7Y0d_6aCOjRaVOrknejZUMpHAGTj2PNZh3P48SKHYU276qzqjZJDGYFjlFy2djMmmkxS6sghVELUXFAskkLBcXVzq/s1600/WP_20160412_12_48_45_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; font-size: 12.8px; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4fn1P0pNHMxtqnY74VN0PM4sjOgfjC4yfDG-TwbeJ8RxjxT92WpH7Y0d_6aCOjRaVOrknejZUMpHAGTj2PNZh3P48SKHYU276qzqjZJDGYFjlFy2djMmmkxS6sghVELUXFAskkLBcXVzq/s320/WP_20160412_12_48_45_Pro.jpg" width="177" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cancello su Via Annone</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
C'hai reso grandi ar monno de riflesso</div>
<div style="text-align: center;">
come 'no specchio che mente con destrezza</div>
<div style="text-align: center;">
eppure a pochi je n' importa adesso</div>
<div style="text-align: center;">
che t'hanno ricoperta de monnezza.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Vabbé, c'hai ragggione, chiedo scusa</div>
<div style="text-align: center;">
è pe' l'auguri c'ho scritto ste du' rime</div>
<div style="text-align: center;">
nun volevo lasciatte disillusa</div>
<div style="text-align: center;">
che nun potresti ritorna' sublime.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Sei capitale e no pe' li denari</div>
<div style="text-align: center;">
sei la capoccia de quest'Italia 'nfame</div>
<div style="text-align: center;">
fajela vede' a sti quattro buiaccari</div>
<div style="text-align: center;">
cacciali via, rovinaje le trame!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
De mio ce provo tutti i giorni</div>
<div style="text-align: center;">
a ricordamme de quella che sei stata</div>
<div style="text-align: center;">
perché 'o spero che prima o poi ce torni</div>
<div style="text-align: center;">
ad esse la regina incontrastata.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Buon Compleanno città dei miei natali</div>
<div style="text-align: center;">
er desiderio soffia su' la torta</div>
<div style="text-align: center;">
che cor Ponente spariscano anche i mali</div>
<div style="text-align: center;">
soffia più forte che er vento se li porta!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Te auguro cor còre 'nnamorato</div>
<div style="text-align: center;">
che tu risorga come la fenice</div>
<div style="text-align: center;">
e voli via da chi t'ha celato</div>
<div style="text-align: center;">
pe' mostratte finalmente felice.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9eUpN2nHCsqZAlVWU8RJTcJTzXBHASBvOvLQxkZ0U0xHkaDnwG6xgUOf8xGDk9t3U3kGSwPgN80qc7kgtCk4SJH0VFQijK9beBQpQn1mKeE3fDxIOhrFeAmz9X2aekRl4NjHg7nrS1OfF/s1600/IMG-20160418-WA0002.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9eUpN2nHCsqZAlVWU8RJTcJTzXBHASBvOvLQxkZ0U0xHkaDnwG6xgUOf8xGDk9t3U3kGSwPgN80qc7kgtCk4SJH0VFQijK9beBQpQn1mKeE3fDxIOhrFeAmz9X2aekRl4NjHg7nrS1OfF/s320/IMG-20160418-WA0002.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Scritta sul muro di Via Annone<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</td></tr>
</tbody></table>
</div>
SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-82710073411249480792016-03-21T12:35:00.002+01:002016-07-14T12:36:58.205+02:00La famosa squadra G cinque eroi uniti qui<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
Questa notte ho fatto un sogno che mi ha un po' scosso.</div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOH9qLZanwEVHqprYCYL6UPe4pHFDa673mqy3zdXCLAAgng81H0sEOosVf3lQiYKb1CBweYs05pBUYQ1ARFGAMNhKtuiHadwhxXG8k6kkeTpHQJylkWqFHETITm8Jr-P4i4OPRg26DzQ-A/s1600/full+%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOH9qLZanwEVHqprYCYL6UPe4pHFDa673mqy3zdXCLAAgng81H0sEOosVf3lQiYKb1CBweYs05pBUYQ1ARFGAMNhKtuiHadwhxXG8k6kkeTpHQJylkWqFHETITm8Jr-P4i4OPRg26DzQ-A/s200/full+%25282%2529.jpg" width="143" /></a>Stavo camminando in strada per entrare in uno studio medico dove avrebbero dovuto operarmi al piede.<br />
Davanti alla porta dello studio medico, intravedevo la macchina di una mia amica fraterna che non frequento da un po'.<br />
Speravo fosse realmente la sua, nel sogno, per poter riabbracciare lei dopo tanto e chiudere alle spalle ogni problema potesse essersi creato con la distanza. La vedevo scendere dalla vettura; mi vedeva anche lei e subito dopo aver realizzato che ero io, girava la testa per evitarmi, infilandosi dentro un negozio contiguo allo studio medico. Mentre eravamo ancora sulle rispettive porte, le gridavo che le voglio bene, che lei lo doveva sapere e se lo doveva ricordare: "ti voglio bene, hai capito?", le dicevo con la voce rotta.<br />
<br />
Lei faceva un gesto di stizza come per mandarmi a quel paese e se ne andava, lasciandomi con il mio affetto chiuso e solitario.<br />
<br />
Mi sono svegliata con una sensazione di tristezza immensa, di mancanza profonda, come se mi avessero rubato qualcosa a cui tenevo quanto una parte di me.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgCCvYaBvVLSVj-VXomXWffcmttsBuyjYrY42otk-OXuFpGprDO1s6Q93s8mxrLAJtAgr-A5L1AqOxRAOCL7MI9g82jhAC1ZO93XDGrFCrAmj-J9ZDx4_k5Nw6GjtwUhYiALHUvam70-Cl/s1600/full.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgCCvYaBvVLSVj-VXomXWffcmttsBuyjYrY42otk-OXuFpGprDO1s6Q93s8mxrLAJtAgr-A5L1AqOxRAOCL7MI9g82jhAC1ZO93XDGrFCrAmj-J9ZDx4_k5Nw6GjtwUhYiALHUvam70-Cl/s200/full.jpg" width="200" /></a>Penso molto a lei, questi giorni. Penso alla lei con cui ho passato tanti anni della mia vita: la sua decisione di non frequentare più me e le amiche che mi sono care quanto lo erano a lei, mi sta pesando sull'anima. Soprattutto perché non ne ho capito il motivo.</div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
Tra un paio di mesi la piccoletta delle cinque amiche che eravamo, amica del sogno compresa, si sposa. </div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
Siamo felici, in fibrillazione, contente ed eccitate come delle adolescenti che guardano un film con Zac Efron.<br />
Questa assenza però, è come un ma alla fine di una frase in cui dici che va tutto bene.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilxcjx0L9BeJepQMS08IHC71Y5WsI9cg-DiV8YLgO8ZXXBjZ4rS1Fds7ril3xZsjwU3CJtasQQb0YZXAQ97T_aaHOu86OhprKdBqj0GGYqdp_oKgrzw6vqSgUouboqrCgoGeGWoMfQixHy/s1600/225600_10200679560663628_1658304056_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="158" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilxcjx0L9BeJepQMS08IHC71Y5WsI9cg-DiV8YLgO8ZXXBjZ4rS1Fds7ril3xZsjwU3CJtasQQb0YZXAQ97T_aaHOu86OhprKdBqj0GGYqdp_oKgrzw6vqSgUouboqrCgoGeGWoMfQixHy/s200/225600_10200679560663628_1658304056_n.jpg" width="200" /></a>Continuo a pensare alla sua capacità di vedere la vita in modo positivo, di guardare sempre alla bellezza delle cose, alla sua contagiosa voglia di divertirsi e di non invecchiare mai.<br />
Tutto questo mi manca e non solo a me.<br />
Ci manca quello che eravamo insieme e lei, con pregi, difetti e contraddizioni.<br />
Chissà se manca anche a se stessa.<br />
Chissà se allontanarsi è stata una necessità, se darmi e darci la colpa di qualcosa che non sappiamo o non abbiamo capito, le serviva per trovare una nuova se'.<br />
<br />
Solo in questo caso potrei accettare la lontananza e starmene da parte a guardare la sua vita.<br />
Sì, è un po' melodrammatica questa osservazione, me ne rendo conto ma è una delle rare volte in cui mi sento impotente, in cui sto da parte perché non posso ottenere nulla di diverso da quello che è lo stato delle cose.<br />
<br />
Il fatto è che sono e rimarrò convinta che potrei e potremmo aver fatto tante cose sbagliate ma parlando si sarebbero risolte, anche solo per il profondo amore reciproco.<br />
<br />
E se non ci fosse più, questo amore?<br />
Se non ci fosse più avrei voluto sentirlo dalla sua voce.<br />
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMOP_4-0x5xc040DjxVRNGgorl0NG3G6Mo839o6u8bIju6VG3e9hyphenhyphenM-ZWwyeb_9yal5WX03u_irwmmyxab2MAQkO82-5NeEA29NrCqw22BjooSksrb3xzPthNlUw14HnzCQcadTpAj7hpN/s1600/228459_1044753124957_9963_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMOP_4-0x5xc040DjxVRNGgorl0NG3G6Mo839o6u8bIju6VG3e9hyphenhyphenM-ZWwyeb_9yal5WX03u_irwmmyxab2MAQkO82-5NeEA29NrCqw22BjooSksrb3xzPthNlUw14HnzCQcadTpAj7hpN/s1600/228459_1044753124957_9963_n.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<div class="" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
Anche se non ci avrei creduto. Un po' come quando non ti rassegni ad un fidanzato che ti ha lasciato perché credi che ti ami ancora.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Vedi, amica mia, anima bella, non lo so perché non mi rispondi, non lo so qual è la mia colpa, la nostra colpa ma voglio che tu sappia che mi manca tutto di te, che ora che siamo tutte vicine, che c'è qualcosa di felice da condividere, sei l'indice che manca in una mano.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Vorrei che andassimo in giro a scegliere il vestito per il matrimonio della cucciola, sentirti dire cosa mi sta bene e come dovrei prendermi cura di me, bermi con te un bicchiere di Shiraz parlando di cose futili, abbracciarti come non succede da tanto, troppo tempo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Vorrei telefonarti alle 2 di notte e cercare una soluzione ai nostri problemi, vorrei farmi raccontare da te le stesse identiche storie che mi hai già raccontato mille volte, le sette pizze, il tennis, la ballerina che eri, l'amore per tuo papà.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Vorrei venire a cena da te e chiacchierare con tua mamma, vorrei che andassimo al mare alle 7 di sera per guardare il tramonto, bere un mojito e tornare a casa.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Vorrei andare al cinema a vedere un film che non fa pensare, vederti commuovere per le stupidaggini e ridere di questo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Vorrei accompagnarti a concerti di musica che non ascolto solo per farti contenta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Vorrei vedere il tuo sorriso, quello che so che c'è ancora, in una foto tutte insieme, qualche anno più tardi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Vorrei vederti con noi a questo matrimonio.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Se ne hai voglia, a Pasquetta sai sempre dove trovarci e sei sempre la benvenuta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: left;">E' come nel sogno... ti voglio bene sempre, amica mia.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: left;">Ti vogliamo sempre bene, amica nostra.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/jQ2D-5UYwGE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/jQ2D-5UYwGE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-91106885951262579722016-02-25T15:28:00.000+01:002016-02-25T15:35:14.365+01:00Il senso del tuo ricordare e progettare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijJXjtEoI3a3NEgxrNgGkiQ3PRiBBXek7SMEeebwnNOK6o7oO0wyA9HZ3cHqwVRI9gWXrDkdK8Jj6NjZsa4qCp-I7OOVFdURq2s_EXek3LRWkHILxF30cuB4HPI2v05Yvl5cPIQilLUi62/s1600/WP_20151224_23_30_52_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijJXjtEoI3a3NEgxrNgGkiQ3PRiBBXek7SMEeebwnNOK6o7oO0wyA9HZ3cHqwVRI9gWXrDkdK8Jj6NjZsa4qCp-I7OOVFdURq2s_EXek3LRWkHILxF30cuB4HPI2v05Yvl5cPIQilLUi62/s320/WP_20151224_23_30_52_Pro.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
L'altra notte ho sognato il Maestro Ernst Knam.<br />
Ero in una città sconosciuta, in un posto nuovo ma bellissimo, il centro medioevale di chissà quale paese dell'Italia.<br />
<br />
Ero in gita da sola, a vedere un posto che mi piaceva, dove non ero mai stata.<br />
Giravo con la meraviglia di un bambino al Luna Park, tanto per usare un paragone banale, il più immediato che ci sia, guardando sempre in alto, i merli dei castelli, i capitelli, le decorazioni floreali, zoo e antropomorfe, le nuvole che circondavano i campanili, come nella canzone di Bersani.<br />
<br />
Felice e meravigliata.<br />
<br />
Fosse per me visiterei sempre paesi con castelli e chiese, camminando per vie anguste, lastricate di pietre dalle dimensioni inusuali, fotografando angoli che immagino in bianco e nero illuminati magari solo dai fiori sulle finestre o sui balconi, figurando la vita di secoli fa.<br />
<br />
Quello facevo nel sogno, quello che mi piacerebbe fare sempre.<br />
<br />
Così, mentre inciampavo con naso all'insù, incontravo per sbaglio, in un angolo di un castello che stavo visitando, il re del cioccolato, sovrano del mio anno su questo blog: Ernst Knam.<br />
<br />
Gli raccontavo il mio percorso, forse in cinque secondi di sogno, percepiti da me come una lunga conversazione di quelle tra padre e figlia. Che caso eh?<br />
<br />
Gli raccontavo del motivo del blog, delle torte e di come erano venute, delle difficoltà incontrate e del percorso fatto nel mentre.<br />
Poi gli dicevo che mi manca ancora una torta, lì, sospesa, indecisa e faticosa.<br />
Faticosa perché non ho il maledetto trealosio, quello zucchero complicato che chissà se può essere sostituito con un "osio" a caso e faticosa perché trovarlo significherebbe sentirsi in dovere di fare la torta e salutare questo sublimante anno.<br />
<br />
La solita domanda: sono pronta per chiuderlo o no?<br />
<br />
Un concetto che forse avrò anche enucleato quelle sei o settecento volte, su questo blog. 'na cosa nòva, de quelle che dici "aho, hai rotto er cazzo e fa' sta torta! poi chiudi o lasci aperto, no?".<br />
<br />
Se fossi semplice non sarebbe stato necessario fare un anno di dolci per chiudere un cerchio, no?<br />
<br />
Lui mi stava ad ascoltare, serio.<br />
<br />
Ho sempre visto il Maestro Knam come un profiterol, duro dal cuore tenero, uno di quelli che non lo sai finché non guardi cosa c'è dentro, se è buono o meno, di quelli che però lo intuisci che sono pieni d'amore. Severo il giusto, quello che serve per farti capire che ad essere Knam ci vuole fatica e non solo bravura ma capace di commuoversi se osserva una mamma abbracciare la propria figlia che non vede da tanto tempo.<br />
<br />
Nel sogno mi sentivo io, la figlia che non vede da tanto tempo.<br />
<br />
Alla fine di questa conversazione onirica, Knam mi porge una bustina con i 50 grammi di trealosio che mi servono per la torta, mi abbraccia piangendo e mi dice "così puoi finire quello che hai cominciato. Fai del tuo meglio".<br />
Lo tengo stretto ancora un po', nel sogno, ringraziandolo commossa, poi vado via con la bustina, contenta di poter finire il dolce.<br />
<br />
Tutto questo, sarebbe chiaro pure ad uno studente di psicologia che ha mutato in giurisprudenza perché negato, me sta a di' che lo devo finire, questo anno.<br />
<br />
Lo devo finire perché i ricordi occupano lo spazio riservato al futuro e perché sì, anche se faccio questa torta e non ho chiuso il cerchio, verrà rotonda ugualmente.<br />
<br />
<br />
<br />
Che il trealosio sia con me.<br />
<br />
<br />
Ah, questa qui sotto è la foto della torta che mi manca, presa da "Bake off", il reality dove l'ha presentata come prova ai concorrenti. Non l'ho fatta io, chiaramente.<br />
<br />
Si chiama "Giorgio", come suo figlio.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Per una volta vedrete come andrebbe fatta una torta e come verrà.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTIJjv_OBfkEjzhed3qATmIjYDtHHViPyjY-7F3gJOqbrhC_JzMlFb-MuVTaIlx-mZPBbhih9K3qsE8L49pGfb5FvEMDosBCiJ3gQBw3sn8y9hu-65OWT1DLtK3HbJ8JgzlR5WqNWTbR9e/s1600/BOI3_pt5_ricetta_giorgio_600-600x320.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTIJjv_OBfkEjzhed3qATmIjYDtHHViPyjY-7F3gJOqbrhC_JzMlFb-MuVTaIlx-mZPBbhih9K3qsE8L49pGfb5FvEMDosBCiJ3gQBw3sn8y9hu-65OWT1DLtK3HbJ8JgzlR5WqNWTbR9e/s320/BOI3_pt5_ricetta_giorgio_600-600x320.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Er senso è: nun so sparita, sto a ariva'.<br />
<br />
Grazie Maestro, anche per il sogno.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-60299080220592637472016-01-22T12:04:00.000+01:002016-01-22T12:07:14.667+01:00...L'estate che passa in fretta, l'estate che torna ancora<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5b7i_tiZcDMbF2S3IrUtejNllb6SlD7Jrl3SuxY_mgU86M3W1K2bTssb5Qm73j5dSYfsYImwdxDw7G8EX3mNHwyS37yPCKnQ2QLu0q621WU97Qb0vD-LnZhx44sH5zR9Ro68hqMM2UJ7s/s1600/WP_20151118_20_03_49_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5b7i_tiZcDMbF2S3IrUtejNllb6SlD7Jrl3SuxY_mgU86M3W1K2bTssb5Qm73j5dSYfsYImwdxDw7G8EX3mNHwyS37yPCKnQ2QLu0q621WU97Qb0vD-LnZhx44sH5zR9Ro68hqMM2UJ7s/s320/WP_20151118_20_03_49_Pro.jpg" width="177" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un milione di anni fa. O forse 2</td></tr>
</tbody></table>
E così sono stata bellina anche io.<br />
<br />
Avevo 14 anni circa, capelli alla Samantha Fox ovvero scalati finto confuso, tutti da un lato, tipo Fantozzi vicino al megafono, occasionalmente con la frangia cotonata e laccata stile onda inviolabile del Pacifico, mille braccialetti ai polsi quasi tutti di una bruttezza epocale e con dei colori da labirintite, perché va oggi, ma prima di tutto andava negli anni '80. Magra.<br />
<br />
Abbastanza magra.<br />
<br />
Rispetto ad ora, stress, intolleranze e gonfiori a parte, pesavo ad occhio e croce 15 kg di meno.<br />
<br />
Ero magra perché non mangiavo molto ma la cosa fantastica è che non me ne accorgevo.<br />
Non me ne fregava nulla.<br />
<br />
Giocavo a pallavolo e ciò mi rendeva anche aggraziata.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb0FCFp7DyCR6QrtQzU2hsCk2mFX_j7vaaiQLfoaC4Uedeomky4Psukiiy14Z58jwM6KKmr9KPs2rlF_234WF9GU7zaCMacDvFvjW2-WR27WJ-P9ifE0KBd2jSu04ukWWTVvrV1-n9obST/s1600/WP_20151111_16_34_28_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb0FCFp7DyCR6QrtQzU2hsCk2mFX_j7vaaiQLfoaC4Uedeomky4Psukiiy14Z58jwM6KKmr9KPs2rlF_234WF9GU7zaCMacDvFvjW2-WR27WJ-P9ifE0KBd2jSu04ukWWTVvrV1-n9obST/s200/WP_20151111_16_34_28_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tuorli in cottura</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Non avevo un pensiero al mondo se non stare attenta a quando mi cadeva il braccialetto al cui nodo era legato un desiderio, per sperare si avverasse.<br />
In questa foto sono seduta nel giardino della casa di Fregene, in un'aiuola piena di piante, d'estate.<br />
In uno dei tre mesi di mare che la vita mi ha concesso per un sacco di anni.<br />
Probabilmente l'estate di 28 anni fa.<br />
<br />
<br />
Così, con profonda indulgenza, ogni volta che guardo questa foto mi dico: guardati cretina, guardati!<br />
Ti costava molto credere in quello che eri?<br />
Temo di sì.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJrEJTHAAdOaGgt1EyFjZlp9WRiL7ZCIYYLV6-CXHWZC_62YHrHt7k4aQfPq1IRT4RRPl65mTCtKzmFSelkUVVdoJ3sYUu_xYrbLnpEjUtSq88GpsdXG7uB3krpzUpTB_Oovu1doGqEIxE/s1600/WP_20151111_16_44_34_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJrEJTHAAdOaGgt1EyFjZlp9WRiL7ZCIYYLV6-CXHWZC_62YHrHt7k4aQfPq1IRT4RRPl65mTCtKzmFSelkUVVdoJ3sYUu_xYrbLnpEjUtSq88GpsdXG7uB3krpzUpTB_Oovu1doGqEIxE/s200/WP_20151111_16_44_34_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">...e cotti</td></tr>
</tbody></table>
Se avessimo a 14 anni la saggezza dei 40 saremmo tutti felici. E non esisterebbero gli psicologi.<br />
<br />
Questa foto mi sembra sempre surreale. La guardo come se non fossi io, come se quella bella ragazza con lo sguardo sensuale, seduta con naturalezza, non corrispondesse con quello che ricordo di lei e con quello che l'ho fatta diventare.<br />
Ah dunque esisteva? Mi dico. C'era chi un tempo ha saputo di essere donna e voleva restarci?<br />
E dov'è ora? Quand'è che ha smesso di amarsi, se mai lo ha fatto, almeno d'estate?<br />
Cosa vedevano gli altri in lei? Una a cui manca sempre la terra sotto i piedi o una futura, grande e bellissima donna?<br />
Troppe domande separano me da quella foto.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3avRm78AD0LbVsietycNsIHjquLMd1y4XiiGKGyXeKaRFRZEt-tQLEgObCLeNE2GzU9Prd1K2_2Gi805S7zpOEXl-Dwp5Iv2PkKd1-SMII6Usb63c1LLLY3wUdsrsHwOTv1nkBK0f7kG3/s1600/WP_20151115_19_38_35_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3avRm78AD0LbVsietycNsIHjquLMd1y4XiiGKGyXeKaRFRZEt-tQLEgObCLeNE2GzU9Prd1K2_2Gi805S7zpOEXl-Dwp5Iv2PkKd1-SMII6Usb63c1LLLY3wUdsrsHwOTv1nkBK0f7kG3/s200/WP_20151115_19_38_35_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Vai con lo stampo</td></tr>
</tbody></table>
Domande che riguardano più il mistero della donna scomparsa che i motivi della sua sparizione.<br />
Mortificarsi è una cosa che riesce molto facile da adolescenti, non bisogna far altro che assecondare gli ormoni e seguire la naturale inclinazione all'autolesionismo tipica di quell'età.<br />
Eppure non lo si pensa, guardando la testa leggermente chinata e lo sguardo ammaliante.<br />
Seduta sull'erba poi. Che adesso neanche col filo spinato elettrico che brucia tutti gli insetti sottostanti, mi ci metterei.<br />
Questa foto insomma, mi serve per ricordare per quale motivo ho passato un anno a fare dolci, a vincere il terrore che mangiare con piacere sia "peccato" o il terrore di ingrassare anche soltanto mescolando burro e cioccolato, vivendo nell'enorme contraddizione di pensare che il grasso sia il male del mondo ma il cibo la sua consolazione.<br />
<br />
Ora so qual è la mia missione per il 2016: tornare a quella foto.<br />
Nè nel senso di peso, nè nel senso di età.<br />
Ambedue le cose possibili come viaggiare nel tempo.<br />
Dovrò togliere l'equivalente di sei matriosche, una diversa dall'altra, la prima di sensi di colpa, la seconda di paure, la terza di protezione e due o tre di puro, semplice e inattaccabile GRASSO.<br />
<br />
D'altronde Paolo Fox ha detto che sarà il mio anno, che Saturno è uscito dal Toro e che posso mettere in pratica le elucubrazioni degli ultimi 1000 giorni (di me e di me)...<br />
...e se lo dice Paolo Fox...<br />
<br />
Nel dubbio vi parlo di biscotti fatti a fine novembre.<br />
Erano nel libro di Knam e in attesa di fare "Giorgio", l'ultima grande impresa, non ho tralasciato il resto. Ho rifatto la Tris, ho rifatto "Giulio", ho fatto i bigné. Insomma, mi tengo in allenamento.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9V6X6-ILcY_9iODTRNcBosuj8oC7Nl554EWOdMNojDkrUbDtdOkhbqpZB6I4ocVFDaHpGb11BDCRDpcSTAu5LYodhoXGguuQuriIOf2Rgj9CSbNWQSxsGLNDE5GNK4-j4cFePNQLG3sao/s1600/WP_20151115_20_00_52_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9V6X6-ILcY_9iODTRNcBosuj8oC7Nl554EWOdMNojDkrUbDtdOkhbqpZB6I4ocVFDaHpGb11BDCRDpcSTAu5LYodhoXGguuQuriIOf2Rgj9CSbNWQSxsGLNDE5GNK4-j4cFePNQLG3sao/s320/WP_20151115_20_00_52_Pro.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">OVIS MOLLIS PRONTI</td></tr>
</tbody></table>
Sti biscotti si chiamano "<b>ovis mollis</b>". Sono fatti con i tuorli sodi invece che crudi e sono morbidissimi. Knam dice che è per questa cosa delle uova ed è un Ipse Dixit come Paolo Fox (ammazza quante x in una frase sola!) però mi permetto di credere che sia anche per il quantitativo di burro che travalica di un par de spanne la soglia del " che te farà mai un po' di burro! non ha mai ammazzato nessuno".<br />
Bòni comunque.<br />
Corrado se l'è spolverati in un pomeriggio. Ha rischiato che gli si allappasse per sempre la lingua ma immagino ne sia valsa la pena.<br />
<br />
Non lo racconto nemmeno che per cuocere solo i tuorli ne ho inventata una delle mie! Beh, ormai lo racconto. Li ho separati dalle chiare e messi un pentolino a cuocere nell'acqua.<br />
Non era scritto da nessuna parte. Ho deciso di fare sta cazzata di mia iniziativa.<br />
Quando se dice er genio...<br />
Il tuorlo con quel po' di chiara rimasta intorno, ha generato un quantitativo di schiuma nel pentolino che nun te po' veni' in mente che sto poco de chiara crei sto bordello, tipo quando mettevamo il Nidra al latte nella vasca da bagno! Però se so' cotti senza troppi danni.<br />
L'ho dovuti asciugare con la carta assorbente. Il resto è biscotto.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
E questi siamo mia mamma, io e papà. </div>
<div style="text-align: center;">
Felici.</div>
<div style="text-align: center;">
Davanti ad una torta.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigvUmj3Uwpz5bDtV5AbtW9Z_cZqNHkjiPa0iULiZs-ijxGu1ovQ3Ar_tICSOX8WfD_QndWoYF4KrbbSX3DhSnABNM-hF5NNZbvK_MTGl2oJePi-VYIUKgwfdu2w9yAZGB09IW0-4ZWEVXq/s1600/WP_20151224_23_30_52_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigvUmj3Uwpz5bDtV5AbtW9Z_cZqNHkjiPa0iULiZs-ijxGu1ovQ3Ar_tICSOX8WfD_QndWoYF4KrbbSX3DhSnABNM-hF5NNZbvK_MTGl2oJePi-VYIUKgwfdu2w9yAZGB09IW0-4ZWEVXq/s320/WP_20151224_23_30_52_Pro.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
p.s. riflessione alla "In treatment": l<span style="text-align: center;">e mie foto più felici sono davanti ad una torta. </span><br />
<span style="text-align: center;">Per quello mi rifiutavo di imparare a prepararle? </span><br />
<span style="text-align: center;">Ammappa che riflessione complicata...Freud me sta a fa' l'applauso dalla tomba...un'eco...</span><br />
<span style="text-align: center;"><br /></span>
<br />
<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-38258894109136292712016-01-11T13:33:00.001+01:002016-01-11T13:33:44.459+01:00And a Happy new year....Vabbé du' paroline allegre, un teuccio coi biscotti al caldo del salone di casa, per lasciare il 2015 co' 'n attimo de speranza, no?<br />
<br />
Ma sì dai... visto che in questo anno, che non mi sento ancora di aver finito di raccontare, ho sviscerato ricordi dolorosi, paranoie e problemi, ho salutato il mio amore per Roma, ho spiattellato al vento i miei affetti tutti, forse du' righe pe' di' "oh, comunque buon anno eh!", ci stanno bene.<br />
<br />
Ho lasciato una torta da raccontare in sospeso, tra l'altro, fatta il 22 novembre, al compleanno di mia cugina.<br />
Senza considerare quell'unica torta che è rimasta da fare invece, che rimanderà fino a nuovo giudizio, la chiusura definitiva di questo blog, o almeno di questo diabetico anno.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxsWhcDuYPgDo5omebjwvJHApsmxZgnmHb6dOvXCD5_En0rO0__dbSM4cykjIgo_03ahvfQduvrE_AqMrsfdSWu8Amx2L8gwaoF6V-dUlEBXsP1xqKlt1nuiGaS5JAHHtQhLDKdx15532J/s1600/WP_20151121_17_04_59_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxsWhcDuYPgDo5omebjwvJHApsmxZgnmHb6dOvXCD5_En0rO0__dbSM4cykjIgo_03ahvfQduvrE_AqMrsfdSWu8Amx2L8gwaoF6V-dUlEBXsP1xqKlt1nuiGaS5JAHHtQhLDKdx15532J/s200/WP_20151121_17_04_59_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Spremitura e zeste di lime</td></tr>
</tbody></table>
Sta torta rimasta indietro me fa domanda': perché non finisci con una che t'è venuta bene, Sara, invece che co' sto coacervo de minchiate fatte?<br />
Eh perché... perché questa è rimasta, che dovemo fa'?<br />
Che poi manco sarebbe venuta male, se non avessi avuto almeno un paio di volte nel corso del pomeriggio quello che si chiama "l'attimo der cojone". Dunque gli attimi.<br />
Il giorno in cui ho fatto la torta, infatti, avevo avuto un piccolo choc. Durante la mattina, mentre mi vestivo, ho avuto una specie di svenimento e delle palpitazioni. Ho scoperto di essere allergica a qualche componente di un nuovo detersivo che stavo usando da un paio di settimane. Allergia da accumulo con pruriti, bolle e asma durati quasi fino ad oggi, con cura a base di cortisone e antistaminico.<br />
Quel giorno non stavo un granché, in conclusione.<br />
Questo non per giustificare il semi disastro compiuto, ma per dire che quelle che ho fatto sono stronzate non usuali, che non appartengono al campionario di quelle fatte con una regolarità da serial killer.<br />
<b><i>Torta cioccolato bianco, aloe vera e lime</i></b>. Questa era. O avrebbe dovuto essere.<br />
Avevo persino trovato tutti gli ingredienti, aloe a parte.<br />
Knam dice: se non trovi l'aloe, mettici il cedro candito. Così ho fatto. L'aloe l'avevo trovata solo sciroppata; prima di usarla per il dolce di mia cugina, l'ho usata per una torta margherita, per vederne l'effetto. Una porcata epocale. Una roba semiviscida e zuccherina, assolutamente priva di ogni altro sapore che non fosse sciroppo di zucchero.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhVEB6HvwVnzthwVMzSSRiipDhazQE64PmN_QMG8SUybmsTk-_fob3txVNBlj_eWAgMM-AYw44WOzI63c8qvD57-yLuGHkXFu7PHNkKKybN2Si3qXiE3srosT3abwkkZrDPcymOtDlXXlf/s1600/WP_20151121_19_42_13_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhVEB6HvwVnzthwVMzSSRiipDhazQE64PmN_QMG8SUybmsTk-_fob3txVNBlj_eWAgMM-AYw44WOzI63c8qvD57-yLuGHkXFu7PHNkKKybN2Si3qXiE3srosT3abwkkZrDPcymOtDlXXlf/s200/WP_20151121_19_42_13_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gelatina di lime con i cerchi già fatti</td></tr>
</tbody></table>
Forse Knam ha un'aloe speciale, che sa di aloe e che ha una consistenza piacevole. Sinceramente sti quadratini di ostrica allo zucchero, mi facevano abbastanza cagare. Ho preferito il cedro.<br />
E fin qui...<br />
La sera prima, per portarmi avanti con le pratiche, avevo fatto, con successo, la gelatina di lime che doveva servire per decorare la torta e avevo spremuto il kg di lime che doveva servire per la crema pasticciera (al lime, appunto). Base: una frolla. Ormai la mia specialità.<br />
Riassumendo: frolla, crema pasticciera al lime con cedro candito, copertura di ganache al cioccolato bianco con zeste di lime, guarnita con cerchi di gelatina al lime.<br />
Nun se soffermamo sur fatto che a luglio sarebbe stata più bbbona co' tutto sto lime e che co' 'n mojito accanto potevi mori' felice. A novembre l'ho fatta e a novembre se la pijamo.<br />
Soffermamose piuttosto sui due momenti der cojone:<br />
1) cuocere la frolla con un cerchio di metallo all'interno della teglia per evitare che cadessero i bordi col calore, senza foderare la torta con carta da forno, così una volta sfornata ho realizzato che il cerchio di metallo, col calore, era affondato nella torta separando di netto il bordo dal fondo e costringendomi a rifare tutto.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO6y9Vcq5vj_goWvCErfpUUOeRWQHNG5BhWS0tbU_9kNDC9FZ1437RIX_SfS2-lywTAn4k0sZDCOujLstDv-Mxw6XYoGyb1ZvW0wEG8gGzJ7QOxVtk1Sl3FCFN0xA4yiSNz3CmktIssw6X/s1600/WP_20151121_18_31_48_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgO6y9Vcq5vj_goWvCErfpUUOeRWQHNG5BhWS0tbU_9kNDC9FZ1437RIX_SfS2-lywTAn4k0sZDCOujLstDv-Mxw6XYoGyb1ZvW0wEG8gGzJ7QOxVtk1Sl3FCFN0xA4yiSNz3CmktIssw6X/s200/WP_20151121_18_31_48_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cappellata n° 2</td></tr>
</tbody></table>
2) riprovare a cuocere la frolla ad evitare il crollo dei bordi inserendo nella teglia una scatola di metallo con coperchio rivolto verso il basso, ma sempre senza foderare con la carta da forno. Così sfornata la torta ho provato a tirar su la scatola con pessimi risultati, appurando che la frolla dei bordi si era riversata nell'intercapedine tra la scatola e il coperchio, sigillandola per sempre.<br />
3) a quel punto rattoppare la frolla cotta con pezzi di frolla rimasta e rimetterla in forno 10 minuti rendendo il tutto duro come 'n sercio.<br />
4) conseguenze del bordello sono state un ritardo clamoroso e la conclusione in Zona Cesarini: la ganache non si è freddata abbastanza e le gelatine di lime ci sono affondate come Artax nella palude della tristezza; la torta non si è potuta togliere dallo stampo pena la distruzione immediata da spappolamento della frolla.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM67MXB9zqirBV3TIjxl1VdgRgoHtL3C6RKqONfH-lxtjgrONBamJ8-nEySNXSwIduDXbsQnQM3ik9SF3JKhdGHAztgfZ03NEMvf_W0vUw8v3IIHlUk5A012JV9Oz7iKFuaRHmTR0h6Nr-/s1600/WP_20151121_19_42_21_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM67MXB9zqirBV3TIjxl1VdgRgoHtL3C6RKqONfH-lxtjgrONBamJ8-nEySNXSwIduDXbsQnQM3ik9SF3JKhdGHAztgfZ03NEMvf_W0vUw8v3IIHlUk5A012JV9Oz7iKFuaRHmTR0h6Nr-/s200/WP_20151121_19_42_21_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torta pronta senza cerchi di lime</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
Alla fine quindi, pe' tigna ho portato a termine il lavoro. Con il motto "ce la devo fare, ce la devo fare" nella testa.<br />
Ho fatto a mia cugina una buona torta, finita in mezz'ora da 5 persone. Non bella, come al solito, direi proprio bruttarella anzichenò, pora creatura!<br />
Sembrava avessi depositato delle fette di patate su un purè!<br />
Mi assolvo però, da 'sto disastro.<br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
Mi assolvo perché non ero in me. Non sono cappellate che farei normalmente. Era da me sbagliare la crema, far sciogliere la gelatina dimenticandomi di metterla in frigo la notte, accorgermi di aver spremuto tutti i lime senza aver grattato la buccia, lasciare il forno su grill o ad una temperatura improbabile.<br />
Ma dimenticarmi la carta da forno no, non è da me. E rovinare la torta per queste distrazioni nemmeno.<br />
Mi piace più fare errori che dichiarano che non sono capace, piuttosto che "sono capace ma sono rincoglionita".<br />
Altrimenti sarei costretta a dirmi "stai diventando capace" o per lo meno "puoi diventare capace" e lo scopo di questo anno si realizzerebbe, costringendomi a dare risposte a domande per le quali ho cucinato una cinquantina di torte.<br />
Tutto troppo complicato per deciderlo con della carta da forno dimenticata. Ci vuole tempo. E ne ho ancora un po' bisogno.<br />
<br />
Intanto...<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
...ecco la torta. Con le gelatine di Artax. </div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5-xxdx4qYxoZtxpm-bkXh2yvsp2oxRRa5zAAOHM9t45gTnrgzR3dSSZ0Cl7uOt4vlSADSMWlOtdqjMGjAA4nXY5pZqRkdz-bosQ2AIaQdBVJ-LHteRxCZwxPjKZ7BvmN3Ti3Gz630XjxY/s1600/WP_20151122_00_34_27_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5-xxdx4qYxoZtxpm-bkXh2yvsp2oxRRa5zAAOHM9t45gTnrgzR3dSSZ0Cl7uOt4vlSADSMWlOtdqjMGjAA4nXY5pZqRkdz-bosQ2AIaQdBVJ-LHteRxCZwxPjKZ7BvmN3Ti3Gz630XjxY/s320/WP_20151122_00_34_27_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
ps. no, non parlo di mia cugina e del fatto che ho sbagliato di nuovo una torta per una persona che amo perché lo voglio fare in altro modo e in altro post.<br />
A presto su questi schermi.SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-10614468434892351092015-12-22T15:27:00.001+01:002015-12-23T12:29:36.880+01:00E' un bicchiere di vino con un panino.<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyzJcQJfKVvzOem4M8RrwBc6zhBSa4Ol5RxVmdGZ_G_GvB3XoeL2DWjLnDso5HwqNOztTz-h8bS25-qZuJpF-viuL-QNwOOTu8sbyR0n63w9jnLJS7NHZX0WTq-AYa5FKdyuzFeLlcepEi/s1600/WP_20151115_23_53_50_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyzJcQJfKVvzOem4M8RrwBc6zhBSa4Ol5RxVmdGZ_G_GvB3XoeL2DWjLnDso5HwqNOztTz-h8bS25-qZuJpF-viuL-QNwOOTu8sbyR0n63w9jnLJS7NHZX0WTq-AYa5FKdyuzFeLlcepEi/s320/WP_20151115_23_53_50_Pro+1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torta Singapore finita. Male. </td></tr>
</tbody></table>
Ho ancora 2 torte arretrate di cui raccontare.<br />
Una è un'ottima "Singapore", proprio quella qui accanto: mousse al cioccolato con base di frolla e in mezzo una gelatina alta circa un cm di frutta tropicale, speziata al curry e pepe rosa. Fatta i primi di novembre, per far capire quanto sto indietro.<br />
Sono saltata di palo in frasca spesso e volentieri, lo ammetto.<br />
E' così che sono fatta, d'altronde.<br />
La torta è stata più facile del previsto ma devo essere sincera, non ho badato minimamente all'estetica perché non ce la potevo fare. La gelatina di albicocche con cui decorare e lucidare le superfici dei dolci, rimane per me un mistero, ovvero come va utilizzata e quindi questa mousse un po' più rigida del solito, perché fatta con la chiara d'uovo e non con la panna, era difficilmente malleabile soprattutto sotto le mie mani inesperte.<br />
Ho pensato bene di lasciarla brutta ma buona.<br />
Le due cose non dovrebbero essere in contraddizione, lo so. Facciamo finta che per ora sia così.<br />
Giuro, il mio 2016 sarà dedicato a migliorare l'estetica.<br />
Delle torte e mia.<br />
Singapore è stata un successone. La scelta del sapore a discapito dell'estetica, fingendo che fosse una scelta, è stata azzeccata.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuyiC7x-BVQfANX2qyyrR6tEOw9QTWMGjLndRhyG0I1X1-OmJYC7d-z7yrkH7USbFW2JS1ui9oWFuLL7wa9i1zsJAJzTy4Ns7Wf3i8Ha30_ImIaJtlto2qqHFBsBOk9SvmKNM94r8Jgvzj/s1600/WP_20151115_18_59_11_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuyiC7x-BVQfANX2qyyrR6tEOw9QTWMGjLndRhyG0I1X1-OmJYC7d-z7yrkH7USbFW2JS1ui9oWFuLL7wa9i1zsJAJzTy4Ns7Wf3i8Ha30_ImIaJtlto2qqHFBsBOk9SvmKNM94r8Jgvzj/s200/WP_20151115_18_59_11_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mousse</td></tr>
</tbody></table>
Ma successone nel senso che sono state invitate persone a cena per assaggiarla dopo un passaparola fitto, fitto! Evidentemente proprio buonissima.<br />
Commento le mie torte come se io non le assaggiassi. In realtà le assaggio ma mai le trovo così eccezionali come chi le mangia con me, ritiene. Non ho ancora capito se è un caso di sottostima o di gusti. Penso la seconda. A me la torta di mele coi pinoli piace un sacco, anche se viene male.<br />
<br />
Infilo sta torta in mezzo ad un episodio che ne metterà in discussione le basi.<br />
Domenica scorsa, mentre io ero a Monaco a godermi freddo, Germania e litri di birra, il mio nipote piccino è stato male. Bronchiolite.<br />
Mia sorella, in piena notte, come capita a molte mamme, è uscita col fagottino ed è andata al pronto soccorso per farsi aiutare.<br />
Dopo una settimana di antibiotico e aerosol, ovviamente sta meglio e per fortuna non era nulla di grave, ovvero non aveva degenerato in polmonite.<br />
<br />
Postuma, sono stata 2 giorni senza riuscire ad addormentarmi, per l'ansia.<br />
Inutile ansia.<br />
Postuma poi...a cosa serve?<br />
A cosa serve in generale, questa mia preoccupazione, questa convinzione che il mondo non vada bene, se non lo tengo sotto controllo.<br />
Atlante me dovevano chiama', non Sara!<br />
Eppure l'impotenza e la preoccupazione che mi generano le persone che amo, la ascriverei al patologico.<br />
Vorrei sempre che tutti stessero bene, che non succedesse niente a nessuno e che mi fosse sempre e comunque possibile aiutarli nel caso in cui si presentasse qualunque problema.<br />
Mi assale, nei momenti di difficoltà, un'ansia accecante, che non controllo, che non ha senso, che non porta da nessuna parte. L'ansia di cosa, non si sa. L'ansia di non poter far nulla.<br />
Riuscire ad essere razionali e a trasmettere la razionalità alla propria anima, è veramente uno dei compiti più difficili del mondo, per me.<br />
Sono solo una donna.<br />
Certe volte dovrei rimproverarmi della presunzione di credermi un padreterno capace di risolvere i problemi di tutti, che tra l'altro manco LUI ce riesce.<br />
E dovrei rimproverarmi anche del fatto che la mia ansia si potrebbe scambiare per mancanza di fiducia nelle capacità del prossimo, cosa assolutamente non veritiera.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMaw_nfVe3PR6hDHshiMjYpTGPy6O39s040-NzUqQo7P_m_3v4PdwAii_WX7bUo1QIzzUehMMPEcQNl-V72Wue3AWsmlMX870wq0svKLDscNIRlxtVqlT6MYtJEwh_syCUbk2Am-JC4yXI/s1600/WP_20151115_18_29_01_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMaw_nfVe3PR6hDHshiMjYpTGPy6O39s040-NzUqQo7P_m_3v4PdwAii_WX7bUo1QIzzUehMMPEcQNl-V72Wue3AWsmlMX870wq0svKLDscNIRlxtVqlT6MYtJEwh_syCUbk2Am-JC4yXI/s200/WP_20151115_18_29_01_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Frutta tropicale in cottura per gelatina</td></tr>
</tbody></table>
Tutto questo lo so, ne sono razionalmente cosciente, poi però l'idea di avere il mantello di Batman che protegge dalle malvagità i miei "cari" è più forte di me. Come fosse possibile, proprio. Come se avesse senso dire "se ci fossi stata io, porca miseria", sbattendo i piedi contraddetta.<br />
No, vita mia.<br />
Non è così.<br />
Puoi riuscirci a fare un dolce, anche complicato, anche riempiendo la cucina di bestemmie. anche rendendolo buono ma brutto e poco appetibile ma, siamo al 15 dicembre, a un trentina di torte fatte, è ora di smetterla con questo continuo paragonarti ad una ricetta!<br />
Arrenditi al fatto che la forza di volontà possa cambiare il tuo mondo, non eliminare le sofferenze.<br />
Arrenditi alla presenza del caso, al succedere degli eventi, all'umana fallibilità, arrenditi ad amare senza confini e a dare quando ci sei, non rimpiangere quando non ci sei stata.<br />
Arrenditi all'impossibilità di cambiare il passato e cerca di cambiare il presente, almeno il tuo.<br />
Arrenditi al non poter essere giudice della felicità altrui e continua a donare sorrisi.<br />
Arrenditi al ricordo di un dicembre triste, che ha visto il dolore della malattia di un papà, prendere il sopravvento e comincia a farlo tornare allegro guardando la gioia dei tuoi nipoti, non cedendo al reiterare dello stesso dolore.<br />
Arrenditi, vita mia, arrenditi a godere della possibilità di essere felice, prima di averne paura.<br />
<br />
Quando lo farai, quando riconoscerti la felicità senza ucciderla o mostrarla al mondo non ti farà temere che ti venga rubata, allora forse, le torte saranno buone ma anche belle.<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-56620614916081104542015-12-11T14:50:00.003+01:002015-12-11T15:02:02.247+01:00So long, farewell, auf Wiedersehen, good night<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQTnPwDL6pOpsgzNV9NdjLAjgN4wE7oZO9WbzQhFMIHLsdRyHH_GoZ1EmRU49eC7RqT5qgmBLu2Y7yu473kAO6WC2uncKPBMvyc2tuc2fr4DADFuBiG7xvuP4gbWJkQXqrNnsKza_5zcIi/s1600/IMG_7737+Marienplatz.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQTnPwDL6pOpsgzNV9NdjLAjgN4wE7oZO9WbzQhFMIHLsdRyHH_GoZ1EmRU49eC7RqT5qgmBLu2Y7yu473kAO6WC2uncKPBMvyc2tuc2fr4DADFuBiG7xvuP4gbWJkQXqrNnsKza_5zcIi/s320/IMG_7737+Marienplatz.jpg" width="213" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nuovo Municipio - Marienplatz</td></tr>
</tbody></table>
Sono appena tornata dalla ridente capitale bavarese, roba de ore e già mi trovo qui a farne un bilancio.<br />
Sono partita stamattina alle 6 con meno un grado e arrivo a Roma con più 17.<br />
Ma come se fa?<br />
Poi dice... so' ordinati... so' precisi. Ecco sì, vabbé ma fa un cazzo di freddo!<br />
A parte tutto...no, non ci potrei vivere a Monaco.<br />
Tante, tante cose belle e invidiabili per le quali ti viene da dire "basterebbe così poco".<br />
Che ne so, le piste ciclabili ad esempio!<br />
Quanto invidio le piste ciclabili d'Europa, quanto! E le loro! Che meraviglia. Una città capillarmente inondata di piste ciclabili.<br />
Faceva un freddo maiale ma a qualunque ora di qualunque giorno c'erano più bici che macchine.<br />
Invidia pura.<br />
E poi il resto, quella funzionalità normale di ogni città che non sia Roma: i soliti mezzi pubblici belli e frequenti, strade pulite, niente abusivismo.<br />
Tutte quelle cose che a noi sembrano aliene, come fossero impossibili da raggiungere.<br />
Fin qui, la sagra della banalità, no? Quella che ti fa dire, quando parli con chiunque "eh ma vivere all'esterooo", così, generico.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7iqI49hPXGl6GC9eSZMNr3ksbDH1A2-1ZY7wuUaRpDik2qkJgvT9bcC9oxk86mK92JQgaLnLpNDcz6JBdno2t1g-dA_trGZKaac_Ce39-HMo7NnNWxpdmnuGJJrS_WUFTdSYVj2LeSOsx/s1600/WP_20151126_20_03_15_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7iqI49hPXGl6GC9eSZMNr3ksbDH1A2-1ZY7wuUaRpDik2qkJgvT9bcC9oxk86mK92JQgaLnLpNDcz6JBdno2t1g-dA_trGZKaac_Ce39-HMo7NnNWxpdmnuGJJrS_WUFTdSYVj2LeSOsx/s200/WP_20151126_20_03_15_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Meringhe prima di essere montate ;)</td></tr>
</tbody></table>
Perché poi dici...sì ma i tedeschi so' antipatici! No. Non è così. Sembra sempre che te stanno pe' fucila' pure se te salutano caramente, però è colpa di tutte quelle "en" alla fine, di quelle consonanti dure che non tagliano il freddo, lo creano. In realtà bevono birra dalle 10 del mattino e la sera, almeno questa cittadina a misura d'uomo, come si apostroferebbe nella suddetta sagra della banalità, nelle birrerie è colmo di persone di tutte le età che ti offrono due posti al loro tavolo per non farti stare in piedi, brindano con te dicendo "alla salute" perché che sei italiano lo capiscono guardandoti in faccia e ti sorridono finché non vanno via, alzando calici e boccali al grido di "prosit" ogni volta che buttano giù un sorso.<br />
Allora ne ho detto solo bene. E non ci vivrei in cambio di questo caos mafioso?<br />
Eh rega'... fa freddo. Fa un cazzo di freddo che non ce la posso fare.<br />
Il mare è lontano.<br />
Che poi è tutto lì, il conquibus.<br />
Fa freddo e il mare è lontano.<br />
E poi parlamose chiaro, so' romana.<br />
A me sto fatto che so' così tedeschi un po' me dà fastidio. Insomma voglio visitare la "Residenz", ex residenza dei regnanti bavaresi <span style="background-color: white; color: #6a6a6a; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small; font-weight: bold; line-height: 18.2px;">Wittelsbach. </span><br />
Chiude alle 17.00. E già vabbé, stamo a Monaco mica a <span style="background-color: white; color: #6a6a6a; font-family: arial, sans-serif; font-size: x-small; font-weight: bold; line-height: 18.2px;">Reykjavík</span>!<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW-mRWr59sgfwuoAKgKmOkBah0yKlAj6kAGdg5HYP0ncJpQb9cYSLvy8YPtQ9qzdppscbEMKxpZf4pzJ4YFkRDA2v2jP68Zg8w89Fp3X38j8EeYlloPwaP-nQ1QO_QSqE6-Hm1ZItA9WNR/s1600/WP_20151126_20_20_38_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjW-mRWr59sgfwuoAKgKmOkBah0yKlAj6kAGdg5HYP0ncJpQb9cYSLvy8YPtQ9qzdppscbEMKxpZf4pzJ4YFkRDA2v2jP68Zg8w89Fp3X38j8EeYlloPwaP-nQ1QO_QSqE6-Hm1ZItA9WNR/s200/WP_20151126_20_20_38_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sgorbi al sapore di meringa ancora cruda</td></tr>
</tbody></table>
Arriviamo lì alle 16.00 e non ci fanno entrare. Dice che per visitarla ci vuole un'ora e mezza e quindi sprecheremmo i soldi e tutto di corsa non ce la godremmo. Allora dico io... saranno stracazzi miei?<br />
Imploro "ma noi domani partiamo!" ma niente. Non c'hanno fatto entrare malgrado il cartello dicesse che vendevano biglietti fino alle 16.00. In punto, Cristo, in punto.<br />
Quindi alle 16.00 non visiti più nulla, in inverno, in tutta Monaco. Manco de 8 dicembre quando è festa in tutta Europa e lì lavorano, manco de domenica che c'è più gente. No. T'attacchi al cazzo e cominci a bere dalle quattro.<br />
Ecco io la mancanza di elasticità non la tollero.<br />
Qui t'avrebbero detto "Signo', faccia 'n po' come je pare, io alle cinque la caccio, se vuole butta' i soldi so' fatti sua". Una scelta democratica.<br />
Così quell'ordine, quel rigore, quella bellezza inquadrata diventano armi a doppio taglio.<br />
Direte voi "eh, c'hai ragione ma se poi je dai corda, fanno tutti come caz je pare".<br />
Forse. Ma anche no. Quella è forma mentis, non è rispetto delle regole e basta. E' proprio quando dici "So' tedeschi". Sì, so' terribilmente tedeschi.<br />
E che vuoi te? La botte piena e la città 'mbriaca?<br />
'na via de mezzo. Uno mica chiede niente. Solo legalità o 'na sottospecie de. Poi me tengo pure la metro che nun funzeca, gli autobus vecchi e le Asl che puzzano de morto. Va bene. C'ho er mare, fa caldo a dicembre...'n se po' ave' tutto! Ma la legge non è rispetto delle regole e basta. E' 'n'antra cosa. E' agire nella legalità. Fare appalti regolari. Non far muovere una città sulle basi di mazzette e favori.<br />
Mica te dico d'anna' in giro co' lo stucco pe' tappa' le buche appena se fanno! Ma semo capaci de vive senza ruba' o proprio nun ce riesce?<br />
Tutto sto sproloquio per?<br />
Ma che ne so...parlo da sola. Nessuno m'ha chiesto niente, me la canto e me la suono, racconto cose e non racconto di dolci.<br />
Ovviamente perché non ne ho fatti. So' partita...<br />
Però... però prima di partire ho fatto delle ottime meringhe! Eh sì, la realtà è che mi manca solo una torta, difficilissima, di cui non trovo tutti gli ingredienti, come per esempio i lamponi freschi, grossa rottura de palle, quindi mi arrangio a fare quello che è rimasto dentro il libro.<br />
Come per esempio provare le meringhe. All'italiana, per la precisione.<br />
Sono venute molto buone. Solo che avrebbero dovuto cuocere 8 ore ma io già immaginavo che mi sarebbero costate quanto delle pepite, se avessi tenuto acceso il forno tutte quelle ore. Così mi sono limitatata a 4 ore e le ho lasciate ad asciugare la notte dentro il forno chiuso.<br />
Le meringhe erano concepite come bianche, forme a caso date dalla bocchetta del sac a poche.<br />
Dopo averne fatte una teglia, venute brutte perché come al solito non so usare il fregno apposito, ho deciso di aggiungere all'impasto un paio di cucchiai di cannella e aromatizzarle.<br />
Mo pijo pure iniziative, pensa 'n po'!<br />
Ho cercato a questa seconda infornata, di dare una forma decente.<br />
Farle sembrare meringhe, per esempio.<br />
Ci sono parzialmente riuscita quindi ne metterò il risultato qui. Di quelle belle.<br />
Ho ancora 2 torte di cui parlare e 1 da fare, prima della fine dell'anno.<br />
Non ce la farò mai.<br />
Vuol dire che mi riserverò un'appendice nel 2016.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Meringhe alla cannella. Quelle venute bene. Pensa l'altre!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU43LRsmG14SOnkhuTTiuqGZUB1eZM6BHSqEEVOTXCKz-oNIOdVWKTujZmxjj8DBSjjwnCsAhNCwN8efFKqGv5ynADk1vxB6P8zX30z3LtgIgUw1rT8FcvbVjNGjmP0K7vKplScTLcBgzt/s1600/WP_20151202_08_24_11_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="128" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU43LRsmG14SOnkhuTTiuqGZUB1eZM6BHSqEEVOTXCKz-oNIOdVWKTujZmxjj8DBSjjwnCsAhNCwN8efFKqGv5ynADk1vxB6P8zX30z3LtgIgUw1rT8FcvbVjNGjmP0K7vKplScTLcBgzt/s320/WP_20151202_08_24_11_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
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<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-80827258635553845092015-12-04T14:43:00.001+01:002015-12-04T14:43:05.870+01:00El Ga El Suv<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi26YP2_MUFLk2H1Rn_L9ex2wZHWPfsmCVOR_pC3owPJ5KZ1nds3mG3PYLADCwiW8vkcd3b4syTfOEcqS5SmSVppJhj4-dszOzzPzsuBap5zuo3vFQR4F8nFikUCMXoeQb6hz-bqe4UzMIP/s1600/WP_20151101_23_26_55_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi26YP2_MUFLk2H1Rn_L9ex2wZHWPfsmCVOR_pC3owPJ5KZ1nds3mG3PYLADCwiW8vkcd3b4syTfOEcqS5SmSVppJhj4-dszOzzPzsuBap5zuo3vFQR4F8nFikUCMXoeQb6hz-bqe4UzMIP/s200/WP_20151101_23_26_55_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torta alle melanzane, tagliata</td></tr>
</tbody></table>
Avevo preparato un romanticissimo e molto introspettivo post su me, su quest'anno, sul solito paragone tra il fare le torte e la vita ma un evento accaduto ieri sera mi ha costretto a deviare percorso.<br />
L'evento non si collega con nessun volo pindarico alla torta.<br />
Anche perché sto talmente indietro che ricordarmi cosa ho fatto quando ho provato 'sto dolce, sarebbe un'impresa.<br />
Tra l'altro me ne è rimasta indietro una che è stata una gran rottura di palle e della quale ho dovuto buttare dei pezzi perché a Corrado non piaceva.<br />
<b>Era una torta melanzane </b><b>cioccolato, </b><b>coriandolo e lamponi</b>.<br />
Il cazzo di coriandolo l'ho cercato ovunque ma simpaticamente essendo Natale dice trovi 'e noci, pe' r coriandolo devi aspetta' carnevale. Crasse risate di commessi che si danno pure la gomitata dopo la battuta. Quindi comincia a leva' 'na cosa.<br />
Poi c'erano i lamponi. Freschi. Non li ho trovati a novembre, ovvio.<br />
E se qualcuno li avesse venduti, lo avrebbe fatto ad un prezzo tale che me costava de meno nascondece l'anello cor brillante come nei film con Kate Hudson.<br />
Ho comprato quelli surgelati, ho aspettato che si scongelassero, li ho asciugati e ho fatto quello che potevo fa': 'na cagata. Ma tant'è...<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5-rZR655e0Al-RW9lzSkd-XY_br_1UVMKKdUM7G7IXspbvGzNOguExiw2FInbQ8A3viE5Habg-q1OitDrwiEE-ZUHc4-HywGgqVpuCTV_JL_IdRHp8GTNz6QVpFxoYveiBIHpqbPGlZs3/s1600/WP_20151031_22_13_45_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5-rZR655e0Al-RW9lzSkd-XY_br_1UVMKKdUM7G7IXspbvGzNOguExiw2FInbQ8A3viE5Habg-q1OitDrwiEE-ZUHc4-HywGgqVpuCTV_JL_IdRHp8GTNz6QVpFxoYveiBIHpqbPGlZs3/s200/WP_20151031_22_13_45_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Melanzane sistemate male sul fondo</td></tr>
</tbody></table>
Poi le melanzane. Andavano caramellate e sistemate a mo di "fondo della torta". Non sono capace. So' venuti fuori tipo lecca lecca di melanzana. Rigide come lingue di gatto. Sono certa che non dovessero essere così. Oltretutto il caramello bruciava come piombo fuso. Ho perso le impronte digitali per sistemare le maledette fettine prima che si irrigidissero come un colletto inamidato.<br />
Comunque... sopra ci andava messa la mousse, poi una marquise, una purea di lamponi, poi la mousse poi la marquise. Alla fine, anche se sul libro non c'è scritto, a mio avviso la foto della torta fatta, la faceva sembrare rigirata. Ovvero finitasi di freddare dovevo capovolgere la torta in modo che il letto di melanzane facesse da tetto. Cambio di iniziale. <br />
La torta non era male. Ma a Corrado non piacciono le melanzane e pur essendo diventate fette fossili cristallizzate, lui dice che ne sentiva il sapore. Quindi ciao torta. A non rivederci mai più.<br />
<br />
Ora posso raccontare la piccola avventura di ieri sera.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX8l0njuzZJyeMz5RMo4zoIIpH4J4710r_dFjyBa3zunvlTuLb8go2kNpULEoY2Mbw40fkkqw8fGv5XlVlkRWzDnmJRwhp4GxcE2Yy4_C_pQoBbLHfye32Yj2HTpGMGytwMheEVDZy7-R-/s1600/WP_20151031_22_53_15_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX8l0njuzZJyeMz5RMo4zoIIpH4J4710r_dFjyBa3zunvlTuLb8go2kNpULEoY2Mbw40fkkqw8fGv5XlVlkRWzDnmJRwhp4GxcE2Yy4_C_pQoBbLHfye32Yj2HTpGMGytwMheEVDZy7-R-/s200/WP_20151031_22_53_15_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mousse con lamponi finti freschi</td></tr>
</tbody></table>
Il titolo, che pare il nome di un arabo ed ultimamente non vanno certo per la maggiore, in realtà è una canzone che funge da simbolo di questo racconto.<br />
Ieri sera sono andata a mangiare una pizza con alcuni dei miei compagnucci di pilates. Bellissima serata. Il posto era in una strada traversa di via Nomentana all'altezza di Piazza Sempione.<br />
In quel dedalo di viuzze, c'è una quantità tale di locali e ristoranti che te conviene lascia' la macchina a casa e chiama' er taxi. Oppure te fermi in un posto a caso e giochi a ruzzle finché non esce qualcuno da un parcheggio.<br />
Culo ha voluto che c'era un pertugio della lunghezza della macchina, vicino alla pizzeria, accanto ad un mercato, chiuso a quell'ora. Dovevo mettere la macchina calandola dall'alto per quanto c'entravo di misura ma, essendo notoriamente conosciuta come la maga der servosterzo, dopo un'entrata perfetta, 3 manovre e stavo 'n graziadeddio.<br />
Davanti a me una Classe A.<br />
Dietro di me un Suv.<br />
Tra due fuochi praticamente.<br />
Ecco. Il Suv. Il Suv, nero, con il finestrino posteriore destro fatto con lo scotch carta e un foglio di plastica, la fiancata sempre destra, tutta rigata che pareva un gessato anche piuttosto elegante, era parcheggiato a discreto cazzo di cane. Ovvero come si mettono di solito le Smart nei buchi troppo piccoli: per verticale. Peccato che non fosse una Smart: muso dentro il mercato, tra due banchi chiusi, un secchione e qualche cassetta di legno, che impediva il passaggio sul breve tratto di marciapiede, culo in mezzo alla strada, nel senso di "in mezzo".<br />
Quel Suv, che non c'era più quando sono tornata a riprendere la macchina, per salutarmi ha lasciato sul vetro anteriore, sistemato in modo che sicuro non volasse, questo biglietto:<br />
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<div style="text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSTiQOK-BJq2uYNCwcamkI4uI770af2xk7OkdiHlX_9msAh4Z4fHZi6RjKAqcorspcyedOKWFeDjjy9I4EslTdgnDFm-3waX6n1b7WM53kgcYI9_5Q-pmk4Xerc2PSWrOKWsiackuVUmfl/s1600/WP_20151203_14_30_37_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSTiQOK-BJq2uYNCwcamkI4uI770af2xk7OkdiHlX_9msAh4Z4fHZi6RjKAqcorspcyedOKWFeDjjy9I4EslTdgnDFm-3waX6n1b7WM53kgcYI9_5Q-pmk4Xerc2PSWrOKWsiackuVUmfl/s320/WP_20151203_14_30_37_Pro.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br class="Apple-interchange-newline" /><br />
Ovviamente ho riso forte, dopo averlo letto.<br />
Lasciando stare il "mi stavi guardando mentre parcheggiavo che hai dato per scontato fossi una donna? O sei il solito maschilista di merda che presume che un parcheggio che a te non piace, l'abbia fatto una donna?".<br />
<br />
Questo lo tralascerei perché altrimenti poi mi incazzo due volte.<br />
Mi soffermerei invece sulla pochezza di questo biglietto.<br />
Ogni volta mi tocca tornare sull'annoso problema dei padroni di Roma, dell'inciviltà e del fatto che ormai incivili sono considerati coloro che non tollerano le inciviltà altrui.<br />
Così è.<br />
Ho parcheggiato dritto, in un posto dove potevo parcheggiare, stando attenta anche a non "appoggiarmi" sulle macchine davanti e dietro durante le manovre, controllando se il Suv, parcheggiato storto, col muso e il culo fuori posto, non facesse fatica ad uscire per colpa mia.<br />
Pure se era parcheggiato storto, col muso e il culo fuori posto.<br />
Il Suv nella persona di chi lo guidava, ha ritenuto necessario dirmi che sono una grandissima o gravissima testa di cazzo o di gatto e anche una puttana.<br />
<br />
Forse perché il suo passeggero è dovuto entrare in macchina dopo che l'autista era uscito dal parcheggio?<br />
Forse perché ha pensato che avessi rovinato l'elegantissimo gessato dello sportello?<br />
No.<br />
Lo so io perché e lo so perché Roma ormai è così: perché lei o lui si era fatta/o un piano, il piano di parcheggiare a cazzo di cane, andare in pizzeria, birreria, panineria o quello che fosse e una volta tornata/o alla macchina, senza fare alcuna fatica, prendere il fottuto Suv, fare mezza manovra, far salire gli eventuali utenti per storto senza dover prima uscire dal parcheggio e ripartire ridendo alla volta di casa.<br />
E nessuno deve sconvolgere il piano di un maleducato che tu devi rispettare. Un tu a caso.<br />
<br />
Questo biglietto mi fa incazzare a bestia e non per il "puttana", diventato ormai un insulto dai mille significati, neanche più una professione, che ditemi voi che c'entra "puttana" e nemmeno per il precedente, di insulto.<br />
Mi fa incazzare per la pretesa.<br />
Mi fa venire il sangue al cervello per questa assurda presunzione romana di essere sempre dalla parte della ragione anche quando si ha palesemente torto.<br />
Anche quando si è dei delinquenti.<br />
Ne abbiamo esempi giornalieri in questa città, sempre più presenti e sempre più numerosi e i suoi abitanti si comportano sempre più come i ladri che fanno i padroni: centurioni, camion bar, castagnari... tutti ad urlare perché urlare fa sembrare loro di avere ragione.<br />
Perché c'hanno famiglia e so' secoli che fanno come je pare.<br />
Perché loro so' lavoratori.<br />
Perché lo Stato nun t'aiuta.<br />
Come se le persone oneste non avessero famiglia o non lavorassero o fossero supportati meglio di altri dallo stato.<br />
Rubare miliardi all'Italia tutta, per anni, non è rubare anche e soprattutto ai poveri?<br />
Non è contribuire alla creazione di nuovi poveri?<br />
Sì, lo è.<br />
E comunque non c'è bisogno che stia qui a fare una digressione a difesa degli onesti.<br />
<br />
Perché il problema è proprio questo.<br />Ormai è chi ha ragione, che deve difendersi.<br />
Chi ha torto basta che strilli più forte degli altri.<br />
<br />
<br />
Quando arriverà il punto di non ritorno? E soprattutto, arriverà?<br />
<br />
Il problema è perdere la speranza. Che ciò accada, che la giustizia faccia il suo corso, che gli impuniti non rimangano tali.<br />
Roma non dà più speranza. Da un bel po', ormai.<br />
<br />
Manna li mejo "Grilli" pe' fa cri-cri... c'è del profetismo.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Per i posteri: questa è la torta intera. </div>
<div style="text-align: center;">
Oltretutto una foto brutta.</div>
<div style="text-align: center;">
Abbiate pietà</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_kEYAZ-BI25s1T6IvLuYVLvnAXcbgxTQJyaMLFLRfSUSv5WpxT0N2HgCy_mzYJwPM-Z04l_UXzmBcDed2ZWJ0V6boXbbHwkat-TYicoIxy4IsRXGD1MTefKADlRw954ad4ijzNAx1ZM4R/s1600/WP_20151101_23_25_24_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_kEYAZ-BI25s1T6IvLuYVLvnAXcbgxTQJyaMLFLRfSUSv5WpxT0N2HgCy_mzYJwPM-Z04l_UXzmBcDed2ZWJ0V6boXbbHwkat-TYicoIxy4IsRXGD1MTefKADlRw954ad4ijzNAx1ZM4R/s320/WP_20151101_23_25_24_Pro.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-2198692799908659372015-11-25T14:45:00.002+01:002015-11-25T15:01:09.126+01:00Se Dio muore è per tre giorni e poi risorgeE' il 23 di novembre ed io vorrei scrivere di nuovo, tutto il giorno e tutto il mese e tutto l'anno, dei concerti di Tiziano Ferro. Del concerto di ieri, per la precisione.<br />
Titolo: Della felicità e dell'emozione.<br />
Sottotitolo: mentre chi odia trema.<br />
<br />
Dovrei cominciare a pensare di fare un blog su Tiziano Ferro e sull'importanza che riveste nel mondo, non solo nel mio, emotivo e materiale. Vedremo, ci penserò nel 2016.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3XtmBCRmGu5O_PM1_j16g6_IAceQ0NFXN7iD9Gk2fiMRCPDyZwrmWH0zFDJteNYiyqNZwETCOgNZ6RtGiDvWgGUgBmZHdoqNFMLZ-XnmN7lyNf8RiOMCW0YqrzAljvv6JcvwWduV6jJFb/s1600/WP_20151024_19_05_28_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3XtmBCRmGu5O_PM1_j16g6_IAceQ0NFXN7iD9Gk2fiMRCPDyZwrmWH0zFDJteNYiyqNZwETCOgNZ6RtGiDvWgGUgBmZHdoqNFMLZ-XnmN7lyNf8RiOMCW0YqrzAljvv6JcvwWduV6jJFb/s320/WP_20151024_19_05_28_Pro+1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torta di mele streusel. La torta :) </td></tr>
</tbody></table>
Dovrei, accantonata l'ipotesi Tizzy, ricordarmi che ho ben 4 torte fatte di cui non ho scritto e farmi venire in mente qualcosa di cui parlare che non sia "gli attentati terroristici di Parigi".<br />
<br />
Eppure è come se mi fosse impossibile evitarlo.<br />
Al di là di quanto sia stato sconvolgente il tutto ne sento il bisogno non per il fatto di per se stesso per il quale di certo non serve anche la mia idea in merito.<br />
Piuttosto per l'effetto panico totale scatenatosi da noi, che non riesco a comprendere e condividere.<br />
Non mi ci ritrovo e continuo ad analizzarlo.<br />
<br />
<br />
Domenica Tiziano Ferro, durante il concerto, ha rivelato che mille paganti di sabato non si erano presentati. Non poche centinaia, che visto il freddo sarebbero state comprensibili per influenze, no, mille.<br />
Mille paurosi. L'ho visto sulla sua pagina facebook, il giorno dopo Parigi, scrivere da molti fan "vendo biglietti per il concerto di sabato e/o domenica". Quei mille hanno rinunciato. Per paura.<br />
Non sta a me giudicarle, per carità, non è questo il mio pensiero.<br />
Ma mi chiedo...<br />
Che vita è una vita di paura? Che vita è una vita non vissuta, rinchiusa nel terrore di essere uccisi?<br />
Quanto può durare l'effetto generato dal bombardamento di informazioni continue e alcune volte anche falsato, che ci viene fornito?<br />
Perché non abbiamo avuto la stessa paura dopo Londra, dopo Madrid, dopo Charlie Hebdo, dopo la Tunisia questa estate? Dov'è il discrimine?<br />
Ed invece... cosa ci ha fatto pensare e continuare a credere di essere intoccabili, di poter arrivare indisturbati alla vecchiaia e noi, solo noi che viviamo nella "parte fortunata" del mondo?<br />
Il benessere è stato a darci ciò?<br />
Gli orrori si consumano giornalmente in tutto il resto del mondo ma ora abbiamo paura.<br />
Per carità è vicino, è probabile che succeda anche qui ed è, credo, normale avvertire il "clima di ansia e terrore" istillato. Tanto è lontano e non lo sai, dice Baglioni.<br />
Però non riesco ad entrare in sintonia con quest'ottica di immobilismo.<br />
Ho vissuto fino a 42 anni senza una guerra, in discreto benessere economico, ovvero con una casa, cibo tutti i giorni, non ho attraversato terremoti, alluvioni, disastri ecologici, malattie importanti.<br />
Ho visto morire mio padre a 53 anni e ho creduto nei 10 anni successivi di avere un tumore come lui.<br />
La percezione...<br />
Lo so, è terribilmente retorico tutto questo ma sono domande che mi faccio di continuo.<br />
Mi domando: se tutti i giorni di tutti i mesi di tutto l'anno facessero servizi televisivi e articoli di giornale sugli incidenti in autostrada, in aereo, in treno quanti avrebbero paura di viaggiare?<br />
Se di continuo vedessimo persone in ospedale malate di cancro ai polmoni generato dal fumo, quanti additerebbero il fumatore di essere un suicida omicida?<br />
Ovvero, quanto il problema è reale e quanto percettivo?<br />
I cancelli del Palalottomatica, prima del concerto di Tiziano Ferro, sono stati aperti alle 18.30 passate. Mai avvenuto così tardi, a memoria mia. Il tempo giusto che si può aspettare per non creare panico fuori o dentro. Mi hanno controllato il biglietto 3 volte. Hanno perquisito lo zaino e passato il metal detector a tutti quelli con la giacca più abbondante di un giubbotto jeans. Era normale pensare che sarebbe avvenuto ciò e questo, a mio avviso, rendeva più probabile essere ammazzati a raffiche di mitra dentro un centro commerciale che a quel concerto.<br />
Però "è successo ad un concerto" e quindi "ai concerti non si può più andare".<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI6gZVLHLuvMAM4od3xOCaNb06STSvLdoO_0hBrj0J1Z3cpldMNTgE7V1Qzbf2QxjyIYX5j6n8UGXWHoQYB7KtCHkKSH6yOMHzTUYoCQtklvvRglG-6VPwYvmcjNKhOZRb6pyqsyWqmL5Y/s1600/WP_20151024_18_07_04_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI6gZVLHLuvMAM4od3xOCaNb06STSvLdoO_0hBrj0J1Z3cpldMNTgE7V1Qzbf2QxjyIYX5j6n8UGXWHoQYB7KtCHkKSH6yOMHzTUYoCQtklvvRglG-6VPwYvmcjNKhOZRb6pyqsyWqmL5Y/s200/WP_20151024_18_07_04_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">frolla pronta per essere farcita</td></tr>
</tbody></table>
Una percezione avvertita da giovani, non da anziani che guardano il mondo evolvere troppo velocemente per loro, non dal genitore preoccupato che si fa il segno di croce sperando che a suo figlio non accada nulla.<br />
Da ragazzi a cui è forse crollato il castello di carte della certezza di vivere sicuri, almeno dalle guerre, di crescere con la convinzione che l'Europa sia scevra da pericoli armati.<br />
Una reazione a caldo o un tilt emotivo?<br />
Si può morire in tanti modi anche non programmati o meglio messi in conto dal nostro innato istinto di voler prevedere i pericoli: per un terremoto, per un'alluvione, per un incendio.<br />
L'essere "sorpresi" dalla morte ci fa sentire più vulnerabili? <br />
Lo siamo. E lo siamo a prescindere.<br />
Sto discorso non ce l'ha una conclusione. Solleva solo dubbi sugli effetti psicologici che sta scatenando e scatenerà questo crescente clima di terrore su ognuno di noi.<br />
Mi spaventa il fomento.<br />
<br />
Parliamo di dolci? Parliamo di dolci. Meglio.<br />
<br />
E parliamo dell'ultima delle torte di mele presente sul libro.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz-eGl7pdL2Ql_IQ1ZVjT1q1XKU_DfNyhI0trWaLRNPpcYQczi2sUpRuJ8ff9FdgSfTEMGSb8qAQ6qZtLhnPGr9FvF6I4AQXV65M_Og3y9ePvc8rY0c-WuUQqbLpfUlZW01pl9W2lMmQCq/s1600/WP_20151024_18_11_04_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz-eGl7pdL2Ql_IQ1ZVjT1q1XKU_DfNyhI0trWaLRNPpcYQczi2sUpRuJ8ff9FdgSfTEMGSb8qAQ6qZtLhnPGr9FvF6I4AQXV65M_Og3y9ePvc8rY0c-WuUQqbLpfUlZW01pl9W2lMmQCq/s200/WP_20151024_18_11_04_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Panetto di impasto per streusel</td></tr>
</tbody></table>
Torta di mele streusel ovvero una crostata con crema pasticciera, mele e ricoperta di briciole di pasta frolla stile crumble ma tedesco, con farina di mandorle.<br />
Sulla torta di mele ormai sono ferratissima e vorrei ben vedere.<br />
Non c'era una gran difficoltà quindi, nel comporre questo streusel sopra.<br />
Una volta creato l'impasto si riduce a panetto e si fa congelare. Dopo si grattugia sulla torta.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8hT4r8xvWoaDL8HDg8BHjdPUADxpw5NYYzhNdOEnCWcWn9S-o-kNB8ycHzbSpZe24anvUCvDzGN2pm9WBo47k7fsET_ntXjDT42cH6Q1a3NJDhaPZNJae-_U2tHbY2eUQoekjbpRS-0j_/s1600/WP_20151024_18_22_11_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8hT4r8xvWoaDL8HDg8BHjdPUADxpw5NYYzhNdOEnCWcWn9S-o-kNB8ycHzbSpZe24anvUCvDzGN2pm9WBo47k7fsET_ntXjDT42cH6Q1a3NJDhaPZNJae-_U2tHbY2eUQoekjbpRS-0j_/s200/WP_20151024_18_22_11_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La torta prima di essere infornata</td></tr>
</tbody></table>
A giudicare dal finale è sembrata proprio come doveva venire.<br />
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La torta era buona. Da rifare senza dubbio.<br />
La coccola della stagione fredda, magari accompagnata ad una tazza di the dalle note speziate.<br />
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10 righe che sembrano un blog di cucina che non è, sotto a 100 righe che sembrano un qualsiasi blog scritto negli ultimi 10 giorni.<br />
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Ho un futuro come "via de mezzo".<br />
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<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-38425519529661343272015-11-23T14:23:00.000+01:002015-11-23T14:23:27.920+01:00Come si cambia per ricominciare<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnynw5fkOAE0ADzcOURki3aU65ZvMFQAEth6sq6sD-FqFp-mkTwUJ88se1lyUn6rX6AhBwrlUMLKxF41LudZGBVfHXqTUkJOMGyag4RlNiOGvy1dG9jWdvFR7xi41sZcufi9txtCsaoxXv/s1600/WP_20151116_18_00_14_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnynw5fkOAE0ADzcOURki3aU65ZvMFQAEth6sq6sD-FqFp-mkTwUJ88se1lyUn6rX6AhBwrlUMLKxF41LudZGBVfHXqTUkJOMGyag4RlNiOGvy1dG9jWdvFR7xi41sZcufi9txtCsaoxXv/s200/WP_20151116_18_00_14_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il gatto e il cambio di stagione</td></tr>
</tbody></table>
A mio avviso non c'è momento peggiore nell'anno femminile, di quello del cambio di stagione.<br />
<div>
<br /></div>
<div>
A colui che ha inventato, brevettato o solo pensato, l'armadio 4 stagioni, dovrebbero dare il nobel per la pace interiore. </div>
<div>
Che non esiste ma fosse per me lo istituirei.<br />
A lui, al genio dell'armadio di Vivaldi e poi al creatore di Love Actually, Scrivimi una canzone e Almost Famous, ai locali che servono mojito sulla spiaggia, all'inventore dello specchio dimagrante, ai concerti di Tiziano Ferro lo darei ad honorem.<br />
Gli altri anno per anno.</div>
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<br /></div>
<div>
<br />
<br />
Domenica ho guardato l'armadio e ho dedotto che sì, lo dovevo fare. Il cambio di stagione, intendo. </div>
<div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj76nF0KI-6hzwDpXt2qqrQP5haKr14WuTrLlS9YVMasI74MjAnxEjsXdfanCoxB5tZc5iO3V6ncrR3-IyYVN9uXM1Lvw7E62KzzUhW6DT4Ce_FwjMsKERjCxTruI4dDZW4puQtN3RXW81N/s1600/WP_20151108_10_48_00_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj76nF0KI-6hzwDpXt2qqrQP5haKr14WuTrLlS9YVMasI74MjAnxEjsXdfanCoxB5tZc5iO3V6ncrR3-IyYVN9uXM1Lvw7E62KzzUhW6DT4Ce_FwjMsKERjCxTruI4dDZW4puQtN3RXW81N/s200/WP_20151108_10_48_00_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Meringhe in lavorazione</td></tr>
</tbody></table>
Il Meteo tra un altro po' veniva a bussare a casa dicendomi "ancora co' le Birkenstock vai in giro? ma che sei tedesca? o 'na suora? datte na regolata, no!" </div>
<div>
Così, non essendo provvista di mille ante ne tantomeno di un letto contenitore, m'è toccato.</div>
<div>
Con il ciclo. Rendiamoci conto.</div>
<div>
Praticamente un suicidio umorale. </div>
<div>
Duecento scatoloni sul letto, canottiere e pantaloni svolazzanti a cui dire addio, parei che ancora profumano di iodio da relegare per almeno 9 mesi, nella lontana prospettiva che, una volta ripresi, sarà nata almeno una bandana...</div>
<div>
E' stato un momento terribile.<br />
Come tutti gli anni, d'altronde.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHMmzClLoh04vranS0DLnfB1twH1Io5_GcU3TyFyHkFrn75GNkmbl2ypFbX6rsUgpnU5dOrwnJxo3OBIjE2Jx-yYsRBcIfaD0rUu_GgQR3bz87VKH_hnL-qa2hahNRv6YciINawKFV5pYn/s1600/WP_20151108_20_13_44_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHMmzClLoh04vranS0DLnfB1twH1Io5_GcU3TyFyHkFrn75GNkmbl2ypFbX6rsUgpnU5dOrwnJxo3OBIjE2Jx-yYsRBcIfaD0rUu_GgQR3bz87VKH_hnL-qa2hahNRv6YciINawKFV5pYn/s200/WP_20151108_20_13_44_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Wasabi </td></tr>
</tbody></table>
E' una specie di funerale dell'estate, in cui si commemorano la perdita dell'abbronzatura, dei piedi liberi, della voglia di insalata, delle gite al mare la domenica.<br />
Il tutto condito dalla tragica idea che forse un paio dei tanti pantaloni messi via l'anno precedente, non entreranno più.<br />
Perché ne basta uno, uno solo, magari che entra pure ma sta leggeremente più stretto, per gettarsi nel panico totale del "porca mignotta mo c'è pure Natale, a gennaio sarò un maledetto barile adiposo!"<br />
E decidere di vestirsi nei giorni successivi con le tute senza elastico riesumate dai bidoni gialli della Caritas.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSqc_6Ivsc6MYImNhJW08jlQeK4CJGRzfF6goYLuuSD5aAzYCbaNeLUwD82qFgXCzD0DFmmYWBOzoK9xpFfMdqMMzobiTaHpA0EnJJuQr_vE3fPzskXmByXkRklFvDC9QzibAAJY8EmAHA/s1600/WP_20151108_20_29_24_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="112" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSqc_6Ivsc6MYImNhJW08jlQeK4CJGRzfF6goYLuuSD5aAzYCbaNeLUwD82qFgXCzD0DFmmYWBOzoK9xpFfMdqMMzobiTaHpA0EnJJuQr_vE3fPzskXmByXkRklFvDC9QzibAAJY8EmAHA/s200/WP_20151108_20_29_24_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torta pronta per il frigo</td></tr>
</tbody></table>
Vorrei rassicurare il mondo che se sono ancora qui a scrivere, se non avete sentito di suicidi di acari terrorizzati di trovarsi nel mio armadio, è perché i pantaloni mi sono entrati tutti. O quasi.<br />
<br />
Confesso che un paio non sono riuscita a provarli.<br />
<br />
Avevo lo spettro della torta da fare, una mousse al cioccolato con wasabi, servita con meringhe al wasabi e grué di cacao insieme a mango e succo di frutto della passione, potevo provarmi i pantaloni a vita alta, comprati a saldo quando avevo 5 kg di meno? No. Non potevo.<br />
<br />
Non so se le due cose siano state strettamente collegate ma nel dubbio ho preferito non rischiare.<br />
Metti che i pantaloni me tiravano sulla pancia? Non passavano dalle cosce?<br />
<br />
Chi avrebbe avuto il coraggio di sciogliere barre di cioccolato fondente come se non ci fosse un domani?<br />
<br />
Infatti è venuto un bel dolce. Le meringhe dovevano essere dei bastoncini simili a sigarette e so' venuti dei serpentelli sempre per colpa del sac a poche, la torta doveva essere triangolare ma non ho trovato la teglia e l'ho fatta a cupola, il wasabi dovevano essere 50 gr ma me pareva troppo e ne ho messi 30.<br />
<br />
Però bello. E buono. Evidentemente un po' la tecnica dell'ignoranza, funziona.<br />
<br />
Tocca che me lo ricordo quando mi incazzo con gli ottusi razzisti che popolano questa nazione.<br />
L'ignoranza aiuta a vivere meglio.<br />
Agitare bene prima dell'uso.<br />
Se il problema persiste, consultare un lobotomista.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
La torta sformata</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNGtHAa94bflwbJ_OBR_RKSPRypt4n3IRb_rwatyL42A23aeQEtyNDvfGUBLORmY4wmGtI5AFuXriHIAyKUMwOME6yDMCG6tyU4gq6ZW9tHqhF2q1YxcGPKoZzz_zXxMhC1MjAZmMkpROs/s1600/WP_20151108_23_08_41_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNGtHAa94bflwbJ_OBR_RKSPRypt4n3IRb_rwatyL42A23aeQEtyNDvfGUBLORmY4wmGtI5AFuXriHIAyKUMwOME6yDMCG6tyU4gq6ZW9tHqhF2q1YxcGPKoZzz_zXxMhC1MjAZmMkpROs/s320/WP_20151108_23_08_41_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Torta servita</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOiGcbf0oQYR_erbNcsqCeGtIsJTqI89ZFnt8FsEZU8aQmKBLaFCtv_mqpZlFkaxCBT66NeUY5d3pBAsJmqgsgM28Bmk_Y2-MdIaYuJqUB8aydjYYvZdZU4KlwGFAHhH4_bJkVe94vLPwd/s1600/WP_20151108_23_10_34_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOiGcbf0oQYR_erbNcsqCeGtIsJTqI89ZFnt8FsEZU8aQmKBLaFCtv_mqpZlFkaxCBT66NeUY5d3pBAsJmqgsgM28Bmk_Y2-MdIaYuJqUB8aydjYYvZdZU4KlwGFAHhH4_bJkVe94vLPwd/s320/WP_20151108_23_10_34_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
</div>
SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-15190818772679264352015-11-06T14:49:00.000+01:002015-11-06T14:49:09.889+01:00Il carrozzone va avanti da seAvrei voluto scrivere un post che sdrammatizza, uno di quelli miei simpatici e cazzoni, in cui prendo in giro il mio culo che lievita come la pasta della pizza d'estate, la mia pancia sblusata come le camicie nei Levi's nel 1987, le mie cosce a metà tra una cartina geografica e un paesaggio lunare.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9rTReq7YHX7Lplmaz8lFz2qSuJMrlksjXJxd0OEnIrUihFuSNdchnhUcZnsyVG6ajy12T_PlmgzPYZcNr9knw5d7qhozIPtoABW6Is1uohP7UUgTwKkvECe__l9ngHHr5poJGU78cSNz9/s1600/WP_20150606_20_28_06_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9rTReq7YHX7Lplmaz8lFz2qSuJMrlksjXJxd0OEnIrUihFuSNdchnhUcZnsyVG6ajy12T_PlmgzPYZcNr9knw5d7qhozIPtoABW6Is1uohP7UUgTwKkvECe__l9ngHHr5poJGU78cSNz9/s320/WP_20150606_20_28_06_Pro+1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Roma. Un posto a caso in periferia. </td></tr>
</tbody></table>
Ma non ce la posso fare.<br />
<br />
Anzitutto perché ho fatto dei biscotti orrendi.<br />
Due settimane fa. Sto indietro coi post.<br />
Dovevano essere dei krumiri ma evidentemente il nome o il momento o quello che è e sono usciti fuori dei semicerchi che somigliano molto più a pasta adesiva per le dentiere.<br />
Di sapore migliore, senza dubbio.<br />
<br />
<br />
Anzitutto.<br />
<br />
Poi perché penso che la libertà che abbiamo perso, con il sindaco cacciato in questo modo, non ce l'aveva tolta neanche la dittatura mediatica der Sor Silvio e questa cosa mi rende poco socievole con i miei concittadini, ormai tutti sindaci e in generale poco ottimista per il futuro di questo paese.<br />
<br />
<br />
La libertà... ce la siamo fatta soffiare via che manco i portafogli sul 64, da uno che dice di essere democratico e che dovrebbe governare uno stato laico, per difendere un premierato inesistente e gli interessi del Vaticano. Rendiamoci conto.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKCMjdw23cpL4GcOYAYMfdWn0msouu9vHMpkxIqt9rt2o5osRZTacw-hcCwiyqHIUEbtPATNvafdlIRIFpr3rZHFTz4uldUFjgzIzMfsLQnYXznuxh7i7IM6HFtGij2NcHTraTxJePr-F3/s1600/WP_20151020_17_31_38_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKCMjdw23cpL4GcOYAYMfdWn0msouu9vHMpkxIqt9rt2o5osRZTacw-hcCwiyqHIUEbtPATNvafdlIRIFpr3rZHFTz4uldUFjgzIzMfsLQnYXznuxh7i7IM6HFtGij2NcHTraTxJePr-F3/s200/WP_20151020_17_31_38_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ingredienti liquidi mischiati</td></tr>
</tbody></table>
Allora vediamo un po': ho preso la farina 00, la farina di nocciole più ciò che necessario, li ho mischiati a dovere dopo aver lavorato liquidi e solidi separatamente, ho inserito il composto nel sac à poche che addirittura ho trovato nel cassetto giusto, ho usato la bocchetta rigata, come chiesto da Knam, sono uscite delle mezzelune zighirinate, come i Krumiri, poi nel forno hanno avuto un problema e se so' arresi. Hanno detto "anche no, noi ci assoggettiamo al calore del forno e rimanere ruvidi come mamma c'ha fatto no, non ce la possiamo fare, preferiamo appiattirci come lingue di gatto". Krumiri fino in fondo. Coerenti con il loro essere. 'cci loro.<br />
<br />
E così vediamo un po': eleggiamo un sindaco con le perplessità del caso, ovvero il fatto che fosse un genovese, uno sconosciuto a Roma, uno che ti domandi sempre che minchia ha fatto prima e con la paura che, dopo Alemanno, manco Mandrake ce salva. Ma lo scegliamo.<br />
Alle primarie e poi al voto.<br />
Il sindaco si dimostra inefficace col popolo ed efficace coi poteri forti proprio per i motivi per cui si avevano perplessità.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxW6fQzt7uF9bD399KygfLLyWOBfv0a1S7BVdVlkcSkHCbjvhrXteXw7JPxMfg14LhcGMY6XqCpiFXGIH4Tp5PzmQFWcvnSvKO3sNY3ttuZ6jy0ffMiciHa7KOR6WFLdWwRl9K9kQz-opq/s1600/WP_20151020_17_38_03_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxW6fQzt7uF9bD399KygfLLyWOBfv0a1S7BVdVlkcSkHCbjvhrXteXw7JPxMfg14LhcGMY6XqCpiFXGIH4Tp5PzmQFWcvnSvKO3sNY3ttuZ6jy0ffMiciHa7KOR6WFLdWwRl9K9kQz-opq/s200/WP_20151020_17_38_03_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Farine mischiate</td></tr>
</tbody></table>
Questo mix di inadeguatezza spocchiosa e di lavoro sottobanco, crea qualcosa di mai successo, ovvero che prima il popolo, incitato dalla stampa, lo lapida e spiana la strada per le dimissioni, poi lo difende.<br />
Accade però che i poteri forti toccati, contino più del voto democratico e quindi il sindaco viene mandato via lo stesso.<br />
26 consiglieri, compresi quelli di destra, si arrendono al diktat di Renzi, si dimettono, obbligando di fatto la giunta a sciogliersi e da krumiri diventano lingue di gatto.<br />
<br />
Fila?<br />
<br />
Manco per il cazzo.<br />
<br />
I miei biscotti erano buoni lo stesso e l'errore non so dove sia stato ma c'è stato. Troppo burro? Troppa poca farina? Troppo caldo il forno? 'nchia ne so.<br />
<br />
Ogni volta che 'na cosa me pare facile, penso cioccolata ed esce merda. Una costante della mia vita.<br />
<br />
Il fottuto sindaco invece, se n'è dovuto andare perché la mafia a Roma si doveva riprendere il suo posto.<br />
Che mafia? Che poteri forti? Parlo come quelli dei complotti sui siti di bufale?<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirW9MH4xJlpXnHALJzWU7ygUrAyDKSwWg-FYF7Ezclxz7Jsc9Lip2GTYM078jvzopFZnhknC_HfS25yq8qHmocJ0uxTUD_8-LYWumjQ6b1e5loxVSYkPH4REl6-VtCUxMJL1advIqy8wfg/s1600/WP_20151020_17_57_28_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirW9MH4xJlpXnHALJzWU7ygUrAyDKSwWg-FYF7Ezclxz7Jsc9Lip2GTYM078jvzopFZnhknC_HfS25yq8qHmocJ0uxTUD_8-LYWumjQ6b1e5loxVSYkPH4REl6-VtCUxMJL1advIqy8wfg/s200/WP_20151020_17_57_28_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Krumiri pronti per essere infornati</td></tr>
</tbody></table>
Maddeché! I miei krumiri che diventano lisci e piatti come i sassi portati dal mare, quello è un complotto! Di un forno autodidatta che sceglie a caso quanto essere caldo!<br />
<br />
5 anni se semo tenuti quer fascistone delinquente ed incapace, 5 anni in cui manco è sfiorata alla capoccia de nessun non so cosa, de indagallo o mandallo via, tanto che questo, pure mo che se sa che c'ha messo chi je pareva, a governa' sta città, se permette ancora de scrive e de pensa' liberamente e noi er segno de croce sperando che 5 anni passassero in fretta.<br />
<br />
Marino permettiamo che venga epurato.<br />
Permettiamo che le nostre proteste contro la cancellazione totale del voto popolare non siano prese in considerazione.<br />
Permettiamo che la prossima volta, come già ha minacciato, Renzi ci possa dire "non avete scelto bene" e fanculo un altro sindaco.<br />
<br />
Non ce la faccio, malgrado mi andrebbe tantissimo, a non essere arrabbiata, preoccupata, spaventata e per Roma e per una nazione sempre più palesemente oligarchica.<br />
<br />
I miei biscotti comunque sono stati buoni.<br />
<br />
Su sta città invece, nun se potrà di' la stessa cosa.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Krumiro lingua di gatto</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiknwONhT8LNzIvDYNu8yMJi4G7zyJy1GSvCBYAyM6aFj8RxmTvwvHZKhl38v3XwWSWYcPLt9oQTT_ut-MAU_e1TgiFAtE1KKuwf0-KMbQrH3J18XMka9zDXnlaBr3rkRJegcZg-VCe7pW6/s1600/WP_20151020_18_32_31_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiknwONhT8LNzIvDYNu8yMJi4G7zyJy1GSvCBYAyM6aFj8RxmTvwvHZKhl38v3XwWSWYcPLt9oQTT_ut-MAU_e1TgiFAtE1KKuwf0-KMbQrH3J18XMka9zDXnlaBr3rkRJegcZg-VCe7pW6/s320/WP_20151020_18_32_31_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-2536378647418385892015-10-29T14:44:00.000+01:002015-10-29T14:44:42.365+01:00E Marina se n'è andata, oggi insegna in una scuola.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPt8rPX3ZjBPyQNc2maZqZ99p_Ya5q1sZkt6_ck8SMCOWMao2mkSzcFXy2e1skguSMb3hCyCwQ9VQJ5epQoupW_k0_mHcIRZ1bevnlYDiC32hONl-M_4l5hXTpa18nNdZYgv6qZyOfu-EG/s1600/antonello_venditti-sotto_il_segno_dei_pesci_s_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPt8rPX3ZjBPyQNc2maZqZ99p_Ya5q1sZkt6_ck8SMCOWMao2mkSzcFXy2e1skguSMb3hCyCwQ9VQJ5epQoupW_k0_mHcIRZ1bevnlYDiC32hONl-M_4l5hXTpa18nNdZYgv6qZyOfu-EG/s200/antonello_venditti-sotto_il_segno_dei_pesci_s_1.jpg" width="200" /></a>Questa canzone, "Sotto il segno dei pesci" è del 1978.<br />
<div>
Avevo cinque anni.</div>
<div>
Il retro del 45 giri è "Sara".</div>
<div>
Potevo non farmi delle domande alle quali, ovviamente, non ho mai dato risposta? No, non potevo.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ho detto in un post precedente che ho sviluppato un'antipatia per Venditti da molti anni e ho promesso che ne avrei raccontato il motivo.</div>
<div>
Ne approfitto visto che ciò di cui è invaso il web questi giorni, fa solo capire che nessuno ha più voglia di capire e la cosa mi fa incazzare tantissimo, tanto che preferisco dimenticare e distrarmi con un'altra delle mie storie - non storie. Ammappa che frase con-torta (risate)!</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: left;">
Si sappia che ho fatto un dolce dal nome "chiboust alle mele" ovvero fatto con la crema chiboust che era la prima volta che la sentivo, figuriamoci che la facevo. </div>
<div style="text-align: left;">
A quanto pare è la crema usata nel Sant-Honoré. Mo sì. </div>
</div>
<div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtkFkh1RTPIG4fvBPl0d05wqDG34_UuapB5b1zBITLTJx1DX_qrpf_ZBMnoCg70lzZapKm1o4NbpzCx6s64BAJD54TZxWfFI_2ymq3sl5DW7iXnG6RKBFodXRSeuH1E-zJvcmzObZrxIZ2/s1600/WP_20151011_12_32_46_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtkFkh1RTPIG4fvBPl0d05wqDG34_UuapB5b1zBITLTJx1DX_qrpf_ZBMnoCg70lzZapKm1o4NbpzCx6s64BAJD54TZxWfFI_2ymq3sl5DW7iXnG6RKBFodXRSeuH1E-zJvcmzObZrxIZ2/s200/WP_20151011_12_32_46_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mischiamento di crema chiboust</td></tr>
</tbody></table>
La torta non è venuta affatto male, la crema chiboust non si è smontata pur essendo crema pasticciera calda mischiata ad albumi montati a neve, la frolla era croccante, lo strato di mele e zenzero a mio avviso troppo gelatinoso ma roba de gusti. </div>
<div>
Quindi a parte l'estetica che ancestralmente non è il mio forte, il risultato è stato decente. A bake off sarei finita tipo quinta su 10. </div>
<div>
<br />
<br />
<br />
Venditti, dicevamo.</div>
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La mia antipatia deriva da racconti di papà. Potrebbero essere romanzati, forse leggermente gonfiati ma di fondo, un po' di verità, sicuramente c'è.</div>
<div>
Venditti è del 1949, cresciuto nel quartiere Trieste a Roma.<br />
Papà del 1942, cresciuto al centro ma stabilitosi, più avanti, a quartiere Trieste.</div>
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Si incontrarono a quanto pare, in quelle che un tempo chiamavano bische ma che in realtà erano più che legali: biliardi, ping pong e tavoli da gioco. </div>
<div>
Insieme giocavano a ping pong. Papà era molto bravo, Antonello, stando sempre ai racconti, un po' meno di lui.</div>
<div>
Papà mi diceva che er sor Venditti stava seduto a suonare la chitarra, mentre lui e i suoi amici giocavano e strimpellando diceva che voleva fare il cantautore.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrUXdTrdi4aYDUNqOsPCwpaKoPLoy_GF0Igsd-h0qiK0m-D0j7Q5b39SJ8g-S27nEBtfIipwCqz7VNHd6QJq6GwuYsDxjUIkipauO1lpIOnragK0reMF7z2ubdUZ9yVYqp8JUvXy0LXM2V/s1600/WP_20151011_13_08_20_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrUXdTrdi4aYDUNqOsPCwpaKoPLoy_GF0Igsd-h0qiK0m-D0j7Q5b39SJ8g-S27nEBtfIipwCqz7VNHd6QJq6GwuYsDxjUIkipauO1lpIOnragK0reMF7z2ubdUZ9yVYqp8JUvXy0LXM2V/s200/WP_20151011_13_08_20_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mele uvetta e zenzero in gelatina</td></tr>
</tbody></table>
Lo prendevano tutti in giro dicendogli "ma 'ndo vai che sei stonato come 'na campana!?" oppure "A mozzare'" perché così lo chiamavano "ma 'ndo vai co' quella voce? Datte all'ippica".<br />
Su questo, senza dubbio, ha avuto ragione lui.<br />
Il racconto, a questo punto, ha qualche lacuna. Ovvero ad un tratto mi trovo, non so perché, alle selezioni regionali per i giocatori di ping pong dove si trovavano sia mio papà che Venditti.<br />
Come ci siamo arrivati, non lo ricordo.<br />
Se sia un ricordo congruo, tanto meno.<br />
Papà è morto nel 1995, i racconti risalgono alla mia infanzia, sapendo che mi devo segnare pure quando fare pipì sennò me la faccio sotto, si può immaginare quanti buchi di memoria io possa avere. Ho un fischio continuo nel cervello, tipo pentola a pressione.<br />
Anyway... Papà mi raccontava che un incontro svoltosi in quella manifestazione, è stato il motivo dell'allontanamento tra loro due.<br />
Ovvero papà ha battuto Venditti in uno scontro diretto e l'ha di fatto eliminato.<br />
Ma lui voleva fare il cantautore e quell'eliminazione ha aperto strade diverse.<br />
Vero? Non vero?<br />
La costruzione di questi eventi è legata ovviamente al punto di vista di mio padre (e alla mia labile memoria).<br />
Per lui, dopo aver passato anni vicini a giocare e divertirsi, era inimmaginabile che un amico si potesse scordare di lui appena diventato famoso e forse ha preferito legarlo ad un evento preciso, ad un banale incontro di ping pong, piuttosto che al discorso "fama" che porta al naturale allontanamento di due persone che sì, si conoscevano ma non erano fratelli.<br />
Sta di fatto che 'sta storia a mio padre non gli andava giù (ragazzo di campagna...) .<br />
Non se ne faceva una ragione. Raccontava l'aneddoto sempre con una punta di amarezza.<br />
Mai di astio. In tanti anni non ho mai visto mio padre seriamente arrabbiato con qualcuno se non con chi aveva fatto del male a me o mia sorella.<br />
Solo amarezza. Amarezza di chi si è sentito tradito.<br />
Siccome io ero una bambina particolarmente sensibile, per me Venditti aveva ferito mio papà e quindi mi stava sul cazzo.<br />
E dunque il 45 giri: mia madre si chiama Marina e insegnava; io, fino a prova contraria, mi chiamo Sara.<br />
Un 45 giri che sembrava dedicato a papà.<br />
Ovviamente no ma nella mia testa era così. Infatti quelle canzoni le salvavo dall'antipatia.<br />
Malgrado poi crescendo quel "forse un giorno ti sposerò" mi abbia dato fastidio come una pulce nelle mutande.<br />
La storia però non finisce con le mie pippe mentali.<br />
Va avanti ad un giorno che mamma e papà decisero di pranzare in un ristorante fuori Roma dove amavano andare.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRI5S9zDeUISlfcUWHgWwStrkhPgNEcVLjTGhxjB5xXp8TuuivKGdvIxWNzNOrUI9xJEWh5kTsuigO32oPM_1pGz96-eVBT7Zb5Ypw4uRNFW07Y8qPQP3UWgnZ0JQt7_uEzbR7WhXs8mpg/s1600/WP_20151011_17_28_32_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRI5S9zDeUISlfcUWHgWwStrkhPgNEcVLjTGhxjB5xXp8TuuivKGdvIxWNzNOrUI9xJEWh5kTsuigO32oPM_1pGz96-eVBT7Zb5Ypw4uRNFW07Y8qPQP3UWgnZ0JQt7_uEzbR7WhXs8mpg/s200/WP_20151011_17_28_32_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torta pronta e tagliata</td></tr>
</tbody></table>
Non ricordo nè il nome del posto, nè l'anno. Diciamo che ero adolescente quindi tra l'87 e il 91.<br />
Tornato a casa, papà raccontò che Venditti era lì a pranzo circondato da guardie del corpo.<br />
Ha provato ad avvicinarsi per salutarlo ma lui lo ha ignorato.<br />
Così gli ha detto "Mozzare', so' io, Roberto Gubbinelli, te ricordi? Dai, ar buco?" (il buco era chiamata la bisca).<br />
Ma lui no, gli ha mandato incontro le guardie del corpo.<br />
Così la mia antipatia si è consolidata.<br />
Quando papà morì, ero decisa a vendicarlo. Nel senso bonario del termine.<br />
Ovvero a far sapere ad Antonello che era uno stronzo, che salutare vecchi amici non lo faceva tornare il mozzarella e che non lo avrebbe potuto più salutare perché quell'amico se n'era andato in 4 mesi.<br />
Mi capitò un'occasione: Un giorno a caso di un anno tra il 95 e il 98, Venditti era ospite a Radio Italia credo per la presentazione di un disco.<br />
Chiamai per parlarci inventando che ero una grande fan.<br />
Si lasciava il nome e il numero ad una signorina e si aspettava che tra le mille telefonate, scegliessero di richiamare in diretta, proprio te.<br />
Capita mai che richiamino? No. Invece a me sì. Sembrava destino!<br />
Peccato che oltre ad essere sensibile ero anche timida. Timidissima.<br />
Nella vita ho sempre preferito stare dietro i palchi, non sopra.<br />
Mi vergognavo talmente tanto che gli passai mia sorella, che forse ancora mi maledice.<br />
Gli chiesero la canzone preferita ma lei non ne conosceva una. Giustamente.<br />
La telefonata finì così, con la timidezza a farla da padrone e un sacco di rimpianti.<br />
E Venditti ancora oggi ignora, sempre più arancione, sempre meno mozzarella, sempre più strillone belante, che mi è sempre più antipatico per una storia di amore.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Che non si dica che la torta in realtà non l'ho fatta...</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiCh4X0DPNhINTLRK88tkUaQtYH7L3hg0hjmX1JVnUEwgaNPXpWretFRbovMU7OK8yM1TVXnhbHFjO5iaOYybdVFe-S9zHvQmsYER7stwC2ahmy6J4O3wFYK4WqQra7Ruk6SzQk6A3VhdU/s1600/WP_20151011_17_24_02_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiCh4X0DPNhINTLRK88tkUaQtYH7L3hg0hjmX1JVnUEwgaNPXpWretFRbovMU7OK8yM1TVXnhbHFjO5iaOYybdVFe-S9zHvQmsYER7stwC2ahmy6J4O3wFYK4WqQra7Ruk6SzQk6A3VhdU/s320/WP_20151011_17_24_02_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
p.s. Sì, potrei chiedere la versione a mia sorella e a mia mamma di questa storia, per sapere quanto sia rispondente a realtà ma non so se ne ho voglia. Ormai mi tengo l'antipatia che così magari un giorno lo incontro e lo insulto, pure se senza motivo. </div>
SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-92055973308733238662015-10-23T15:39:00.001+02:002015-10-23T15:39:38.186+02:00Arrivederci RomaSto indietro. Indietrissimo.<br />
Ho già fatto 2 torte e non ne ho ancora scritto.<br />
La settimana passata sono uscita parecchie sere, 3 concerti tra lunedì e giovedì, un aperitivo, le altre 2 in palestra.<br />
Praticamente sono stata a casa solo sabato. Molto radical chic, lo so.<br />
<br />
Solo che di radical chic ho anche le occhiaie, il passo stanco e il look trasandato.<br />
Più che un'intellettuale sono un cesso.<br />
Le torte però ho avuto il tempo di farle.<br />
<br />
La scorsa settimana, per esempio, ho provato una terza torta di mele. <br />
Ho cominciato a farla domenica mattina prima che arrivassero i miei nipoti a pranzo e l'ho sfornata che erano appena giunti.<br />
Livello di cazzate commesse: 'na cifra.<br />
Prima di tutto aver dimenticato di fare le foto. Salvo una, l'ultima, perché me l'ha ricordato Corrado.<br />
Quindi libera come l'aria dal dover descrivere i mille procedimenti, compreso un pan di Spagna che sembrava un frisbee all'uovo e una crema decisamente troppo calda, dedico questa torta e quest'ultima parte di post al Sindaco forse ex nun se sa, Marino e alla Roma che ha lasciato.<br />
<br />
Se mi avessero detto, non tantissimo, sei o sette anni fa che in futuro avrei avuto voglia di lasciare Roma, non ci avrei creduto.<br />
Potevo rinunciare a tutto nella mia vita, soldi, amore, casa, futuro, tranne che a Roma.<br />
Avevo bisogno di uscire di casa e respirare l'ironia generata dal guaio, protagonista indiscussa del nostro essere.<br />
Avevo bisogno di sentire "E che ce vòi fa'" , "Sòna che ballo", "Te manca la tèra sotto i piedi", "Sto anna' all'arberi pizzuti", "Sto a batte le brocchette", "Pizzica sta giannella", così come ogni iperbole spontanea, figlie di innata necessità di esasperare le cose, dal quale non possiamo prescindere.<br />
O i giri di parole infiniti per esprimere un singolo concetto, anche gravoso, che in questo modo finisce per farti sorridere: i celeberrimi "Aho, te pisto come l'uva", "Te do 'n cazzotto così forte che quanno finisci de girà, li vestiti tua so' passati de moda", "Te piego come 'na Graziella", "T'apro come 'na cozza" ecc ecc. Frasi queste ormai entrate nel linguaggio comune (e provincia) ma che evolvono, assumono connotazioni diverse a seconda del momento.<br />
Avevo bisogno di questo, un tempo. Di sentire che una frase mi ripagava del traffico e dello stronzo, perché quelli stanno ovunque, dello smog e dell'arroganza, delle cacche dei cani e dei furbi, dei difetti immensi di questa città e dei suoi cittadini.<br />
Ero felice quando scendevo al bar sotto casa, aperto 24 ore, alle 2 di notte, in infradito e mollettone, per prendermi un cappuccino e fumarmi una sigaretta; ero felice quando andavo al mercato a senti' "Aaaannamo che so' matta!!! Daje che regalooo".<br />
Ero felice anche il giorno dopo il derby, anche se la Lazio perdeva, perché eravamo capaci di prenderci in giro bonariamente, senza mai sorpassare limiti di decenza.<br />
Era un chiasso allegro, quello di Roma.<br />
<br />
Non è che non ci fossero problemi di traffico, che non ci fossero buche, che non ci fossero file ovunque, disservizi, Asl stracolme, autobus colmi e rari, macchine in tripla fila, assenza di parcheggi, lavori nei mesi e nelle ore peggiori, allagamenti, ruberie e furbizie.<br />
Roma è così da sempre.<br />
Ma noi ne sapevamo ridere. Un discorso di compensazione, probabilmente.<br />
Sembravamo pure matti, agli occhi d'Italia.<br />
Ladri e complici, allora, se ridete della vostra misera situazione!<br />
No.<br />
Semplicemente è così che siamo.<br />
Forse è anche per questo "così" che qui fanno tutti come je pare.<br />
E però hanno un po' sgravato: totale assenza di controllo, corruzione senza fine, servizi ridotti all'osso, scandali da telenovela, rigurgiti neofascisti ecc ecc ecc.<br />
Così, come reazione a catena, piano nel corso degli anni, dal più potente al più povero, ognuno si è creato la propria verità, quella che lo fa sentire autorizzato a far prevaricare i suoi bisogni su quelli degli altri.<br />
Se mi avessero detto, anche solo 5 anni fa, che avrei sognato di andar via da questa città, non ci avrei creduto.<br />
Ora, scoraggiata e ormai convinta che non cambierà mai nulla qui, ne vorrei fuggire.<br />
Non si smette di combattere per la giustizia, lo so, ma viveteci voi in questo inferno di finta democrazia.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw8JfTBCrmPRmudGf83-pceGlGr9DC1VyU1_8LK3noa-2QVqF0CCfdNXfWx_oAwV5v0emT4nvUEyGTQHeQvrbIbjw9ib-HtvgqOZgkDqxypRyOllJYI1ADNOF-4iQFRiE-XGINaNM8hSaM/s1600/WP_20140904_19_14_34_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw8JfTBCrmPRmudGf83-pceGlGr9DC1VyU1_8LK3noa-2QVqF0CCfdNXfWx_oAwV5v0emT4nvUEyGTQHeQvrbIbjw9ib-HtvgqOZgkDqxypRyOllJYI1ADNOF-4iQFRiE-XGINaNM8hSaM/s320/WP_20140904_19_14_34_Pro.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Marino che c'entra?<br />
Niente. <br />
Almeno non molto.<br />
Però du' paroline je le devo di':<br />
<br />
Igna', mo io te racconto du' cosette, poi te fa 'n po' come te pare.<br />
Nun me stai simpatico, no.<br />
A Roma nun ce stanno simpatici quelli che arìvano e dicheno "voi romani non ce capite niente, lasciate fare a me". Perché te risponnemo subito "Ma che ne sai te che manco sei romano, de come se vive qui? Vedi d'annattene a...".<br />
Parti già svantaggiato perché te manca la mano coatta da agita' contro lo spocchioso de turno e l' "aoh" detto come se deve, come t'hanno provato a spiega' bene a <a href="http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-34b158cd-f662-4be7-81c4-39529a6ff4d2.html#p=">Gazebo: Makkox spiega "Aoh".</a>.<br />
E nun lo puoi fa' tu quello spocchioso! No!<br />
A Roma devi soride e buttalla nel culo a tutti. Così se fa. Ma no soride come fai te che uno se chiede pure se c'hai 'na paresi. No. Devi soride sornione.<br />
Tutte le cose che hai fatto de bbbono tutte le belle idee de manna' fuori er marcio de sta città che sei riuscito a porta' a termine e che la gloria di Roma te ne renda merito, so' morte soffocate 'n mezzo a quer sorisetto da primario del Policlinico che te porti dietro.<br />
Sì, capito, come quanno vai dar dottor Mecojoni e je sganci ducento euro pe' fatte di' quello che t'ha detto pure er medico de base e lui te guarda dall'alto in basso pe' fatte vede' che sei ignorante e che ne sai... ecco no. Quel sorisetto lì c'hai tu. E qui non va bene.<br />
Qui devi parla' la lingua nostra.<br />
E questa è 'na premessa.<br />
Perché poi va a vede', io t'ho votato e lo rifarei. Subito.<br />
Stamo ner dumilaquindici e ancora comanna la Banda della Magliana, ancora la monnezza va a fini' in mano alla camorra, ancora l'autobus passano pieni e rari che manco a Nuova Delhi, ancora riescono a butta' fuori un sindaco co' du' bottije de vino.<br />
Ma che davero, davero?<br />
Allora io te rivoto, Igna'.<br />
Perché tu devi porta' a termine quello che hai cominciato, devi sfonna' sto muro de corruzione e manna' a fanculo sto PD de ladroni.<br />
Nun me frega niente se t'allei coi 5stelle, anzi, fai pure bene.<br />
Pijate du' persone oneste e mettitele vicino. Almeno co' loro cor discorso scontrini stai a posto, no?<br />
<br />
Igna', nun te n'anna', rimani. Nun le famo altre elezioni che ce manca solo de ritrovasse a dove' sceje tra 'na fascista, 'n palazzinaro e 'no sconosciuto che Di Battista nun se po'.<br />
<br />
Però... e qui tornamo ar discorso de prima delle du' paroline però poi tu fa come te pare... però devi impara' a tratta' coi romani e devi mettete vicino quarcuno che parli ar posto tuo.<br />
Fatte doppia'.<br />
Chiedi a Pino Insegno! Vedrai che te sa aiuta'. E' 'n fenomeno. Fa tutto lui ormai.<br />
Oppure fa' na seduta spiritica e chiedi consiglio a Albertone... se c'era lui stavi a cavallo ma nun ce sta più, quindi chiamalo co' la maga e fatte di'.<br />
<br />
De mio te suggerisco du' nomi, così magari ce fai 'na pensata eh?<br />
<br />
C'è Bruno Conti che nun sta a fa niente sto momento. Faje 'no squillo. Ce parli, da omo a omo e je chiedi se traduce quanno parli. Tu je le dici all'orecchio le cose e lui le dice a noi.<br />
<br />
Sennò Maurizio Battista. Lui c'ha un po' più da fa'. Però magari 'na mano te la dà pure se je la fai chiede da Bruno Conti, no?<br />
<br />
Tu però, scusa, altre du' cosette... nun te n'anna' e questo te l'ho già detto.<br />
<br />
Poi nun te scorda' che Roma campa de cultura riflessa.<br />
<br />
Se nun je dai 'na lucidata costante, a sta cultura e nun riflette più, qua so' cazzi.<br />
Quindi oltre a Ama e Atac, ricordate pure dei musei e dei monumenti.<br />
<br />
Grazie Igna'. Tu mo' fa come te pare. E scusa se t'ho dato del tu.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Tie', t'offro 'na fetta de torta de mele alla romana.</div>
<div style="text-align: center;">
Gradisci?</div>
<div style="text-align: center;">
L'uvetta bruciata la puoi leva'.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbM28hAqU-Y3AYN-WAR5sIZRyRwkQHhY41LYJPwqd7Iz7HvPDfBB3ndHSXEZ0RJK1mkhHcxfp7RbtC4cvKlXy6IBSkTt6Ai6_9gQqgzFDY-NtmojTqwkKB7q5EdiWWN4Ia2PGXcjf3CH6r/s1600/WP_20151004_14_29_19_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbM28hAqU-Y3AYN-WAR5sIZRyRwkQHhY41LYJPwqd7Iz7HvPDfBB3ndHSXEZ0RJK1mkhHcxfp7RbtC4cvKlXy6IBSkTt6Ai6_9gQqgzFDY-NtmojTqwkKB7q5EdiWWN4Ia2PGXcjf3CH6r/s320/WP_20151004_14_29_19_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-867783899787856022015-10-12T11:56:00.002+02:002015-10-12T11:56:38.270+02:00Piove e intanto penso<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi02404cmeQkN3ae4yf980bDVgwAtVH3KDDi0jHv8nsBb9yLx0ibxUmYSuVeXgzghCokwOmbH-buGdql8qv2yI_oeo7zTaxZ1U6FfcQ8jBhsJbfOJv38Dh4UJdPbCx2WCi3PKsrk-EttQIB/s1600/nonnapaperaric.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi02404cmeQkN3ae4yf980bDVgwAtVH3KDDi0jHv8nsBb9yLx0ibxUmYSuVeXgzghCokwOmbH-buGdql8qv2yI_oeo7zTaxZ1U6FfcQ8jBhsJbfOJv38Dh4UJdPbCx2WCi3PKsrk-EttQIB/s1600/nonnapaperaric.jpg" /></a>Avoja a di'. A me sta cosa dell'autunno proprio non mi va giù.<br />
<div>
Il buio mi angoscia come una fine.</div>
<div>
Non si tratta di subconscio, di esperienze brutte dell'infanzia,<br />
di chissà quale trauma ancestrale. No.<br />
E' questione di genetica. Mia mamma è così, mia sorella è così, io sono così e guarda un po', anche i miei due nipoti. A settembre, il grande già reclama: "quanto torniamo alla baganza?". Il piccolo, un anno e spicci, soffre di claustrofobia: se lo tieni chiuso in casa per più di un giorno sbatte sulle porte come fosse in carcere perché vuole uscire. Una cacofonica tara ereditaria.<br />
<br />
Normale che l'autunno e l'inverno io necessiti zuccheri consolatori.<br />
Come colmerei altrimenti vuoti di tristezza climaticamente umida e caduca?<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZIhY-0ezLjrDetBLx-zL8a-Bm-dBN8YJKzYQtZR33TfvV0f_UHT2iH4pEiVgxa_tuLhRm2sRYZFZnk80ngN74X4qEj2ZrDp2cPraemFnPdAFdIIvNtpYz8P0RJY0Awa-QFYqSIq8K-BNL/s1600/WP_20150927_20_59_22_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZIhY-0ezLjrDetBLx-zL8a-Bm-dBN8YJKzYQtZR33TfvV0f_UHT2iH4pEiVgxa_tuLhRm2sRYZFZnk80ngN74X4qEj2ZrDp2cPraemFnPdAFdIIvNtpYz8P0RJY0Awa-QFYqSIq8K-BNL/s200/WP_20150927_20_59_22_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Frolla e mele assemblate!</td></tr>
</tbody></table>
Con una torta di mele, per esempio! </div>
<div>
Sul libro del Maestro Ernst, ci sono ben 4 tipi di torta di mele.<br />
Probabilmente una selezione di quante ne ha già inventate...</div>
<div>
Tempo fa ne feci una di quelle presenti: mele e creme royale.</div>
<div>
Tra le rimanenti ho scelto la pigrizia: la torta di mele classica, quella che si associa di più alla torta di Nonna Papera: frolla che riveste una vagonata di mele alla cannella. Qui in più, altrimenti non sarebbe Knamm, c'è uno strato di pan di spagna sul fondo, probabilmente per assorbire il liquido delle mele.<br />
Malgrado si possa malignare su questa presa di posizione che parrebbe dettata solo dalla voglia di non fare, vorrei dire a mia difesa che ho cucinato la torta la stessa settimana del compleanno di mio nipote. Roba de forno a manetta per un centinaio di muffin e di "rabbocco" con cinnamon rolls per festa spostata causa pioggia.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDJT7bGeIEvU9Mm3o_q3yt17qdqsUtN1zBSYG5V_Dy09Y5P8TGO5RGdi-ndjAovbPCvSRIb5ZFDi6NfZksLIcRBvoU-Il0nA4fZvgcSug9EFjfjWEEC7tGcMZlspLVpsGg6UmOPlr9KR9R/s1600/WP_20150927_21_03_46_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDJT7bGeIEvU9Mm3o_q3yt17qdqsUtN1zBSYG5V_Dy09Y5P8TGO5RGdi-ndjAovbPCvSRIb5ZFDi6NfZksLIcRBvoU-Il0nA4fZvgcSug9EFjfjWEEC7tGcMZlspLVpsGg6UmOPlr9KR9R/s200/WP_20150927_21_03_46_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pronta per il forno</td></tr>
</tbody></table>
Ho passato vari pomeriggi a consigliare mia sorella, due pomeriggi con mio nipote di cui il primo, il giorno del suo compleanno, per consolarlo della pioggia che era caduta sulla sua voglia di festeggiare, il secondo proprio alla festa.<br />
E' stata una settimana forno - feste. Ergo è il tempo che è mancato, non la voglia.<br />
<br />
Ma parliamo di questa torta di mele. Parliamone della torta di nonna papera venuta come quella della foto di Knam! Sì sì! Proprio uguale uguale.<br />
E non voglio sentire il grillo parlante della mia coscienza che dice "grazie ar ca... (perché c'ho er grillo de Garbatella, io) se dopo 'n anno de preparazioni di cui manco sapevi pronuncia' er nome nun sai fa' 'na torta de mele, falli cor Didò co' tu' nipote i dorci che almeno diventano quello che te pare!".<br />
Ho un grillo coatto ma non ha del tutto torto.<br />
Solo che io voglio prendermi il merito della perfezione. O pseudo tale.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
eeeeeh!??? no???? Bella ve'? </div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIxVA6QA1vwNnwUQ3ezF85qjA1XPl1o5o-VkioFsYEbCII8ffagSpXj7F3Qs8gbBJYh2k9LyHTBjPw_iCv3wMrMpKIOjG0eh2dsr0IJdb8LAPWHE8P0X4LAn0oxoTSFQiT09VhqRC8WL4o/s1600/WP_20150927_21_55_25_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIxVA6QA1vwNnwUQ3ezF85qjA1XPl1o5o-VkioFsYEbCII8ffagSpXj7F3Qs8gbBJYh2k9LyHTBjPw_iCv3wMrMpKIOjG0eh2dsr0IJdb8LAPWHE8P0X4LAn0oxoTSFQiT09VhqRC8WL4o/s320/WP_20150927_21_55_25_Pro+1.jpg" width="319" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn_uhkWO6Wl_MO4oQvvlWCJCLapdB-ZvmTDxs-L0eqnfS7jdZ_T1ZkcGPkRj0vIYHu00kYDUaWRHPLo8quF2bkojJBWV88e4Dr7O-V7ZvWvoCDfevYLK3lPyP9pjgrmpzd4cAuJeE2tfpX/s1600/WP_20150927_21_57_41_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn_uhkWO6Wl_MO4oQvvlWCJCLapdB-ZvmTDxs-L0eqnfS7jdZ_T1ZkcGPkRj0vIYHu00kYDUaWRHPLo8quF2bkojJBWV88e4Dr7O-V7ZvWvoCDfevYLK3lPyP9pjgrmpzd4cAuJeE2tfpX/s200/WP_20150927_21_57_41_Pro+1.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<br />
Null'altro da dichiarare vostro onore.<br />
La torta se la semo magnata.<br />
Dopodiché chiedo tutte le attenuanti: ho scritto questo post fino all'11 ottobre, vivo a Roma dove non c'è più un sindaco, piove e fa freddo. De che stamo a parla'? </div>
SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-90091957111372767992015-09-29T15:43:00.003+02:002015-09-29T15:43:27.083+02:00September morn<div>
Se dico settembre o canto Neil Diamond o canto Venditti.<br />
Invece la PFM la canto a Luglio. Vassape' il perché.</div>
<div>
Ho scelto come titolo il buon Neil perché Venditti non è che lo tolleri moltissimo.</div>
<div>
Per quanto, andando a ricontrollare dove fosse stata pubblicata "Settembre", ho visto che era in un album di capolavori e un po' ci sono rimasta male. Alla fine mi dovrò arrendere che sì, bela quando canta, è arancione e incartapecorito, ormai vive di spocchia ma cacchio, qualcosa di molto buono l'ha fatta anche lui. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Settembre non lo so se lo amo o lo odio, di certo la fine dell'estate, le giornate che si accorciano, il freddo in testa coi capelli bagnati, la tramontana che ti secca la pelle ecco, non è che lo facciano amare poi così tanto, però ho meravigliosi ricordi marini, anche di questo mese.<br />
<br /></div>
<div>
Finché il dovere scolastico non ci richiamava all'ordine infatti, io e mia sorella rimanevamo a casa con i nonni e quegli ultimi giorni di vacanza erano bellissimi. </div>
<div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4nbO4_2tGzQHomElsk-vasZoO10bL03hkb-yVJhXkJsr9X6iXZtly-v2l3ZCuCtoLnfnNYucUufo9MztAhvAJwKbst2kMWHCZVKJa2Ujwi9df6k7RnToPvILyTsY8BKsP3cIYcPlqExXH/s1600/Torvaianica+pioggia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4nbO4_2tGzQHomElsk-vasZoO10bL03hkb-yVJhXkJsr9X6iXZtly-v2l3ZCuCtoLnfnNYucUufo9MztAhvAJwKbst2kMWHCZVKJa2Ujwi9df6k7RnToPvILyTsY8BKsP3cIYcPlqExXH/s320/Torvaianica+pioggia.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torvaianica - 18 agosto 2015 - impressioni di settembre</td></tr>
</tbody></table>
Pochi amici restavano a farci compagnia e tra l'altro non è dei momenti passati con loro, che ho nostalgia. Ho nostalgia degli acquazzoni e dei suoi rumori, per esempio. Di quando il maestrale portava pioggia e onde, mi vestivo con una tuta e una felpa col cappuccio e in bicicletta andavo in spiaggia.<br />
Il rumore del copertone sull'asfalto bagnato, è il ricordo di un rumore che non ho più sentito.<br />
Arrivata al mare, rimanevo a sentire le gocce sulla sabbia e sull'acqua, se non c'era troppo vento e prendevo il freddo umido delle giornate grigie, per accettare quello che la stagione aveva ancora da darmi.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL0vPB5YF5NVOTR0NkUyL_SQrdYabUi-FPLj7PbJnErsqdEk8_uuX9mO-gYw30_TQxHldQZ8b65Jwczw51gsp5A1kiw4PHayqQ0Jno7Xyvam75fbnFC5t0bDjhebSCgOCRZwaMDDGV-ZAH/s1600/WP_20150919_20_06_11_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL0vPB5YF5NVOTR0NkUyL_SQrdYabUi-FPLj7PbJnErsqdEk8_uuX9mO-gYw30_TQxHldQZ8b65Jwczw51gsp5A1kiw4PHayqQ0Jno7Xyvam75fbnFC5t0bDjhebSCgOCRZwaMDDGV-ZAH/s200/WP_20150919_20_06_11_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Disco di cioccolato temperato</td></tr>
</tbody></table>
Poi tornando a casa, passavo tra le strade piene di alberi di pino, per avvertire il rumore degli aghi mossi dal vento e di quelli schiacciati dalla mia bici.<br />
Tutte cose che puoi udire solo se intorno c'è tanto, tanto silenzio.<br />
Adesso a rendermi bello settembre, ci sono i compleanni delle persone che amo: Corrado, la mia amica Mary, mio nipote Riccardo.<br />
<br />
Settembre passa pensando a come stare con loro, come festeggiarli al meglio, perché l'autunno fa morire le foglie ma fa nascere i miei amori.<br />
<br />
La torta della quale parlo, però, era tutta per Corrado, finalmente festeggiato domenica 20 settembre.<br />
Per immedesimarmi bene nel clima autunnale, ho scelto una mousse zucca e cioccolato.<br />
Complicata? Come tutte le cose di Knam.<br />
Tu pensi...mousse...monti panna ed è fatta...beat'a te!<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLsKTdAYVUHika6VwiQADYqcdivk12Z-VxNVjoWvGN8okmNbs9QvlRQHBHCtqbbbRDt_XVXVzcjFJ5YOMhAWfJLd-kzreTCfv54WGsvzkwxa3kxFgvf8huaee-C4-DVzdl6cWMlqHr7fwd/s1600/WP_20150919_21_49_54_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLsKTdAYVUHika6VwiQADYqcdivk12Z-VxNVjoWvGN8okmNbs9QvlRQHBHCtqbbbRDt_XVXVzcjFJ5YOMhAWfJLd-kzreTCfv54WGsvzkwxa3kxFgvf8huaee-C4-DVzdl6cWMlqHr7fwd/s200/WP_20150919_21_49_54_Pro.jpg" width="200" /></a>Prima preparazione: zucca al forno finché non diventa purea.<br />
Seconda preparazione: disco di cioccolato temperato per il fondo della torta.<br />
Parentesi: il disco di cioccolato era il motivo per cui ho rimandato a fare sta torta per tanto tempo. Ero terrorizzata di far sembrare la carta da forno sulla quale stendevo la cioccolata fusa, il pannolino di un neonato.<br />
Alla fine non è stato terribile. Quindi probabilmente ho fatto qualche cazzata di cui non si è accorto nessuno mangiandola. Chiusa parentesi.<br />
Terza preparazione: marquise per dividere gli strati della torta, due dischi.<br />
Quarta preparazione: mousse di zucca in gelatina.<br />
Quinta preparazione: mousse al cioccolato fondente.<br />
<br />
Siccome ho già scritto che sembrano le mie memorie, non esagero con la descrizione delle bestemmie che ho tirato giù per la marquise che non capivo quanto minchia dovesse essere alta, visto che c'è scritto "marquise - 2 dischi" e poi vai a leggere la descrizione e chiede anche di foderare i bordi della teglia, o per la mousse di cioccolato che era montata tipo meringa, con la chiara d'uovo e me s'è ammosciata due volte creando vomito di gatto.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8RTsZ6fafkpF0PYT2y-hO9xWsdLtNW_u1G6VAOKMhcy9cUydcjOgttM2UsHA7trYyJeJYwJ-bZPVyF8cBSaJTlOQZ-QbSQZEtzxYBipZMHHgp0z7tj9Wni-DBsyAU7PSGY9DDYiYw-U-F/s1600/WP_20150919_21_07_03_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8RTsZ6fafkpF0PYT2y-hO9xWsdLtNW_u1G6VAOKMhcy9cUydcjOgttM2UsHA7trYyJeJYwJ-bZPVyF8cBSaJTlOQZ-QbSQZEtzxYBipZMHHgp0z7tj9Wni-DBsyAU7PSGY9DDYiYw-U-F/s320/WP_20150919_21_07_03_Pro.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ah questa è la mia cucina quando preparo i dolci</td></tr>
</tbody></table>
A finire tutto c'ho messo una cosa tipo 4 ore, senza considerare le 3 di freezer.<br />
Volevo mori'.<br />
Il risultato è stato apprezzato dai più, soprattutto la parte di cioccolata.<br />
Per l'estetica devo lavorare come una starlette alle prime armi.<br />
Sulla mousse di zucca in gelatina sono perplessa: premesso che la gelatina mi fa un po' schifo in assoluto, boh, quel mattoncino arancione al gusto That's amore Findus, no, che ce stava a fa?<br />
Perché sembrava una frittata alla zucca e non una mousse in gelatina?<br />
Ovviamente la risposta è: perché nun sei capace.<br />
Ma essendo una risposta ormai nota ai più, direi di soprassedere, no?<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Ecco la torta fatta e finita.<br />
Je la potevo fa' 'na foto alla fetta, o no? Che dentro è mejo che fòri</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpcIRAnP3IvVaZDdkhYjYx3vzyQZPxUXMXTkQgNs88C6pNMdTBxvjCeosldoJ0K1WM1mSGY8um3Xx3XgUfU_ZXREKdXDvpzW_LcjffiyWi2GfF65txPnaRuu0kEE9dIs1eOXZs4kdEhap9/s1600/WP_20150920_12_33_35_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpcIRAnP3IvVaZDdkhYjYx3vzyQZPxUXMXTkQgNs88C6pNMdTBxvjCeosldoJ0K1WM1mSGY8um3Xx3XgUfU_ZXREKdXDvpzW_LcjffiyWi2GfF65txPnaRuu0kEE9dIs1eOXZs4kdEhap9/s320/WP_20150920_12_33_35_Pro.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
P.s. lo so che Settembre ha altre mille canzoni. Io canto sempre Venditti. Problemi? E comunque il mio problema con Venditti è personale. Racconterò un giorno un'altra storia di papà. </div>
SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-23555719880988514392015-09-16T14:07:00.001+02:002015-09-16T15:29:44.902+02:00Di dieci cose fatte, te n'è riuscita mezzaAvrei dovuto scrivere prima, avrei dovuto scrivere del compleanno di Corrado e della splendida torta che ho scelto tra le tante di fargli e dedicargli, avrei dovuto scrivere un sacco di cose romantiche ma siccome sono un completo disastro, non posso farlo.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-SCACBu2hvpoznNGRL1RDqokVelUUt_GVFy5mQ8EecNWhPI874OFL4TEqKmwk20fzz5UaGwp-pH9yr_DLYrZjlaft_UxROYYVIpIqAab4DRDbvfKwMOnkvjDDYkib3OVD4Pc3jHqY_PNT/s1600/WP_20150909_18_03_01_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-SCACBu2hvpoznNGRL1RDqokVelUUt_GVFy5mQ8EecNWhPI874OFL4TEqKmwk20fzz5UaGwp-pH9yr_DLYrZjlaft_UxROYYVIpIqAab4DRDbvfKwMOnkvjDDYkib3OVD4Pc3jHqY_PNT/s200/WP_20150909_18_03_01_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mandorle tritate</td></tr>
</tbody></table>
Perché si può immaginare cosa sono riuscita a combinare in un solo pomeriggio in cui avrei dovuto fare la romantica fidanzata?<br />
<br />
No, non si può immaginare.<br />
<br />
Giovedì 10 settembre. Compleanno di Corrado.<br />
<br />
Esco dall'ufficio nel pomeriggio e mi faccio accompagnare da mia sorella in un casalinghi molto fornito. Volevo una teglia particolare che Knam mi chiede per fare la torta scelta.<br />
<br />
Accanto ce n'è un altro, di casalingi, altrettanto fornito. Penso: su due, uno lo avrà!<br />
<br />
No. Sbagliato. Non la aveva. Mannaggia e mo come faccio, uffa non ho alternative...vabbé cambio torta, magari faccio una panna cotta che gli piace tanto.<br />
<br />
Mi dirigo a piedi verso l'alimentari che ha cose un po' particolari, tipo la stracciatella al tartufo, il salame di cinghiale, il caciocavallo di grotta, tutto autoprodotto.<br />
Mezz'ora a piedi. Arrivo ed essendo giovedì pomeriggio, l'alimentari è chiuso.<br />
<br />
Penso...ok, magari faccio un po' di pasta al forno e un po' delusa e rattristata mi avvio a casa.<br />
Avevo 3 idee e tutte bocciate.<br />
<br />
Arrivo a casa e c'ho l'attimo del cojone. Quel guizzo di idiozia che ti fa fare dei pensieri cretini, ti fa venire delle idee malsane e poi te le fa mettere in pratica.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj37pTD4k6cknWa6TngVo-8ZZ0UcUYiPsm_Y5a6eYaGJv9n2SL93x8U7BMD5VR0wQ_jfxYI9kywknequgMchOQrqHwQMWk6aVV-RO9YVhqUMIaWasqaTJLBxmrlV7fsqC0I9m58JYsTxCPC/s1600/WP_20150909_18_10_18_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj37pTD4k6cknWa6TngVo-8ZZ0UcUYiPsm_Y5a6eYaGJv9n2SL93x8U7BMD5VR0wQ_jfxYI9kywknequgMchOQrqHwQMWk6aVV-RO9YVhqUMIaWasqaTJLBxmrlV7fsqC0I9m58JYsTxCPC/s200/WP_20150909_18_10_18_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Preparazione impasto amaretti</td></tr>
</tbody></table>
Per esempio guardare il muro bianco, appena dipinto da me in 3 giorni di enorme fatica e decidere che sì, che idea, faccio la sorpresa a Corrado e attacco la carta da parati da sola.<br />
<br />
Ahahahahahahah! Eco di risate diaboliche del gatto che miagola preoccupato. Probabilmente non è miao ma "nooooooo". Capito male, scusa Eric.<br />
Me stanno a pija' pe' 'l culo pure le piante in balcone. Er geranio pe' nun guardamme è morto, s'è suicidato ner vaso.<br />
<br />
Ma io non cedo: preparo una buatta ( https://scn.wikipedia.org/wiki/Bu%C3%A0tta ) de colla e mi industrio per attaccare la carta che, per inciso, è un mappamondo, quindi va attaccato dritto.<br />
4 fogli da 150 x 120 cm. Grossi quanto me.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh38rqubsTopuzAuHcVRoTTJLtWLg1carN4TMOEUkfnb1PRBthu6VqX23r_7-wmAHUMgsgaZCvHWnqJZdLmRnUWobyQhEUii1ccpoVGvPQJyPxRJJJNA7HjBoK0cOK_19yY1jJcbcurpDEH/s1600/WP_20150909_18_27_09_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh38rqubsTopuzAuHcVRoTTJLtWLg1carN4TMOEUkfnb1PRBthu6VqX23r_7-wmAHUMgsgaZCvHWnqJZdLmRnUWobyQhEUii1ccpoVGvPQJyPxRJJJNA7HjBoK0cOK_19yY1jJcbcurpDEH/s200/WP_20150909_18_27_09_Pro+1.jpg" width="111" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il guanto ripieno di amaretti</td></tr>
</tbody></table>
Poteva funziona' solo se avessi dovuto attaccarla a terra e mi ci fossi rotolata sopra come il rullo per dipingere. Allora sì, veniva dritta, senza pieghe, senza bolle.<br />
<br />
Però io ci credo e beh, so fare tutto, che ci vorrà?<br />
Prendo le misure, scarico addirittura l'applicazione "livella" sul telefono, traccio righe, faccio segni, stendo fogli, metto colla...<br />
<br />
Poi attacco la carta storta e piena di bolle. Poi per cacciare il gatto che sta dormendo sul secondo foglio, rovescio tutta la colla per terra. Poi realizzo che ho fatto una cazzata.<br />
<br />
Poi chiamo Corrado piangendo, chiedendogli di tornare a casa per aiutarmi.<br />
<br />
Così, il giorno del suo compleanno, invece che avere una cena romantica e della carta da parati da sogno, sopporta me, le mie crisi di pianto, le bolle d'aria sul muro e il digiuno.<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpKFV5hg04aM-rKiwl10sr4H-VQ6357-1tzG75OmLc2rjkTuhZtFEiiYokNl1b4PcIzX7hNVsaFB0s-mq5oZMdcm58s_DDgcKrFumq4-lalx2M9wwvS9iWWZpMrj9GUwiWduHVIXFZiqw1/s1600/WP_20150909_18_27_31_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpKFV5hg04aM-rKiwl10sr4H-VQ6357-1tzG75OmLc2rjkTuhZtFEiiYokNl1b4PcIzX7hNVsaFB0s-mq5oZMdcm58s_DDgcKrFumq4-lalx2M9wwvS9iWWZpMrj9GUwiWduHVIXFZiqw1/s200/WP_20150909_18_27_31_Pro+1.jpg" width="200" /></a>Rimediata una cena al volo, brucio anche quella.<br />
La notte non dormo per la rabbia.<br />
<br />
La mattina dopo ho fatto gli amaretti di Knam per tentare di calmarmi. Non è accaduto.<br />
Dovevano venirne 20 e invece ne sono usciti 15.<br />
La metà probabilmente è rimasta attaccata ai guanti che ho usato per fare le palline.<br />
C'era scritto 15 grammi l'uno, 3-4 cm di diametro. Le due cose non combaciavano.<br />
Come la carta da parati.<br />
<br />
Probabilmente ho problemi a far combaciare le cose, a settembre.<br />
<br />
Settembre non combacia con la mia vita.<br />
<br />
Gli amaretti però, erano buoni.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Amaretti pronti. E bruciati sotto. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6164-9QterD8sT0nehttF4FkZn3inER4H_GQPN91gmfhnpk4wlhtHDmrua2gMAyHapp4-TR5FKnbn9zx-zRi1TCwZRTS5PP476fizHj2zLVz65RCLElKwgGvm7xwv2i29JJia4BhUzrzS/s1600/WP_20150910_09_07_23_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6164-9QterD8sT0nehttF4FkZn3inER4H_GQPN91gmfhnpk4wlhtHDmrua2gMAyHapp4-TR5FKnbn9zx-zRi1TCwZRTS5PP476fizHj2zLVz65RCLElKwgGvm7xwv2i29JJia4BhUzrzS/s320/WP_20150910_09_07_23_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
Il post per il compleanno di Corrado è rimandato a festa da destinarsi e no, non la metto la foto della carta da parati, cerco di dimenticare.<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-36219550314798786132015-09-02T13:59:00.000+02:002015-09-02T13:59:06.671+02:00Su nell'Olimpo felice tu stai<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0r4-EYo5DnZ-GAP3hKrMowh7gEBn5XtN-6EIOfV-RxJUbpKl9HQnbz3PvW2nuwUL6Z9bYn3H80Ex4PH88PQ6F4qbuDwdhHJGgErFAGJbrLta7L-NXtgV6fxE4JZjE0rkKMja3qeg-SfYo/s1600/IMG_7172+partenone.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0r4-EYo5DnZ-GAP3hKrMowh7gEBn5XtN-6EIOfV-RxJUbpKl9HQnbz3PvW2nuwUL6Z9bYn3H80Ex4PH88PQ6F4qbuDwdhHJGgErFAGJbrLta7L-NXtgV6fxE4JZjE0rkKMja3qeg-SfYo/s320/IMG_7172+partenone.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Partenone</td></tr>
</tbody></table>
Tornai.<br />
<div>
Scendere dalle nuvole non è facile, l'atterraggio risulta sempre un po' complicato, soprattutto se non si è troppo abituati a salire.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Sono pronta per ricominciare? No. </div>
<div>
Non ho idee e le poche sono annacquate di acqua salata.</div>
<div>
Seduta in riva al mare, il sole davanti, il vento nelle orecchie, le gambe rannicchiate e racchiuse tra le braccia, il rumore bagnato di sassi che rotolano trascinati dalle onde. </div>
<div>
Ho in mente solo questo: il mare della Grecia che cattura come una sirena.</div>
<div>
E Atene. Quanto ho amato Atene. La confusione araba in una città così italiana, la bellezza paralizzante del Partenone, gli odori e i colori che riempiono di sorrisi, i suoi incredibili abitanti.<br />
Che peccato pensarla lasciata a se stessa.<br />
Che peccato vedere palazzi crollare, strade deserte e un'idea di abbandono incombente, a pochi passi dal centro.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvmHr0Pz4L9kU2bTlUQuK22yb5b-5uPOpSuJh5a_nbD866gCiKamo9PKXthupJGzNpUnJQDWwCMZmN45bqlZ2JJpYGlx3-wdqYp6wcnY0jvx8kLJe3UL-OJ9X8OLiFpcTwJOPat8swYRWV/s1600/IMG_7237+plaka+panorama.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvmHr0Pz4L9kU2bTlUQuK22yb5b-5uPOpSuJh5a_nbD866gCiKamo9PKXthupJGzNpUnJQDWwCMZmN45bqlZ2JJpYGlx3-wdqYp6wcnY0jvx8kLJe3UL-OJ9X8OLiFpcTwJOPat8swYRWV/s320/IMG_7237+plaka+panorama.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Plaka - Milos</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Spero di poter fare qualcosa, per evitarne il declino. Fosse anche solo spendere parole a suo favore.<br />
Ho promesso a me stessa che ci tornerò. E imparerò a fare baklava, kataifi, dolci di miele e pasta fillo, strapieni di buonumore.<br />
<br />
Per ora, in attesa di riprendere le attività, che sarà a breve, appena recupero in pieno le mie capacità psico fisiche, sono costretta a parlare della ricetta fatta il 3 di agosto, prima di partire per le vacanze, lasciata in sospeso come tutta la mia vita romana.<br />
<br />
Avevo voglia da un po', come già ho detto, di fare i <b><i>cantucci pistacchi e cioccolato</i></b>.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlIxz1lG58z_FSFCoR9G3l5yB3HTKnQRW9Us0d6Wp3AjF7rNdkVz1r2Rj_gZ1bChP3SNAl8ZsoPBZlEaOQXu0d8kvn65FcSz9_4OVyMH2Z75tcSeBVc0_McjA5FzRJ8rh4Q0u8V-h9qBhJ/s1600/WP_20150803_15_26_38_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlIxz1lG58z_FSFCoR9G3l5yB3HTKnQRW9Us0d6Wp3AjF7rNdkVz1r2Rj_gZ1bChP3SNAl8ZsoPBZlEaOQXu0d8kvn65FcSz9_4OVyMH2Z75tcSeBVc0_McjA5FzRJ8rh4Q0u8V-h9qBhJ/s200/WP_20150803_15_26_38_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Saturnia in forma di cantuccio</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Ho deciso di farli a 3 giorni dalla partenza per le ferie.<br />
Praticamente un suicidio.<br />
Perché è come poco prima delle Vacanze di Natale quando si andava a scuola, che il 10 dicembre già non facevi più una mazza che tanto era finito l'anno.<br />
Ero in effetti non solo molto, molto stanca, anche proiettata al riposo e allo svacco.<br />
Poi lasciamo stare che il giorno prima di partire si è rotta la frizione della macchina e ci hanno staccato la luce a casa, facendoci fare uno sprint finale degno di un centometrista.<br />
In ogni caso temevo la débâcle definitiva. Quella del: da settembre magno e nun cucino.<br />
<br />
Per fortuna in casa con me c'era la mia amica Kikka che mi spronava, che mi rassicurava, mi diceva di stare tranquilla che sarebbero venuti bene.<br />
Forse, altrimenti, avrei buttato tutto senza un vero perché.<br />
Compresa l'idea del blog.<br />
<br />
Non ne ero convinta per nulla. Ho messo sulla teglia a cuocere un impasto color fanghi di Saturnia e intoccabile, appiccicoso come la cera a caldo.<br />
Ho sfornato un panetto profumato ma molle come le mie cosce, ho tagliato in obliquo e messo a tostare dei legnetti di bosco inumiditi dalla pioggia ma poi, miracolosamente, ho sfornato dei veri cantucci.<br />
Diciamo più che cantucci erano lastre di parquet e la dimensione non collimava con la definizione ma per lo meno, buonissimi.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAmSdjaDgXu9XH3fjY9ZjiSrZC5sx7kzuipNk-lVVUTxgwg7i-9kiuTbJGlPcmzOgkedjhDcTOcxPbUdcKji83KjWMBcw1YpSrSaQqSuSP2nWfEzBcCFrsCOu9_jQR1tsxjD4KzM_fBve8/s1600/WP_20150803_16_21_05_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="128" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAmSdjaDgXu9XH3fjY9ZjiSrZC5sx7kzuipNk-lVVUTxgwg7i-9kiuTbJGlPcmzOgkedjhDcTOcxPbUdcKji83KjWMBcw1YpSrSaQqSuSP2nWfEzBcCFrsCOu9_jQR1tsxjD4KzM_fBve8/s200/WP_20150803_16_21_05_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Cantucci in fase di tostatura</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Peccato che, essendo il 3 di agosto ed avendo un anno di stress alle spalle, io sia stata completamente presa dal cercare di portare a casa il risultato, scordando di documentare molti dei passaggi.<br />
Per fortuna, presa da rari momenti di lucidità, spariti dopo nemmeno 2 minuti, ovvero dopo le foto, mi sono ricordata di immortalare l'impasto, la prima cottura e i cantucci fatti e finiti.<br />
<br />
<br />
<br />
A Roma fa ancora molto caldo, caldo umido per la precisione, tipo foresta amazzonica solo che le uniche piante presenti, sono al catasto, quindi non lo so se sarò in grado di riprendere in mano il cioccolato seduta stante. Anzi, direi di no.<br />
<br />
Se vedemo appena me accorgo de esse tornata.<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Ah. Questi sono i cantucci</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXSObfNJ-XDJnvwSveL6XXZlE3ZgW7k0CwQFoDKpNDpXkf4b-tFS7ioQcs_bnPAXMubmUD7L86WJ21uOWSf5-S2iZ4zMf9G0RHVqz7ZSt01pHS_PDxbLkquGBPFA5EY-IGms5dqcukcJU7/s1600/WP_20150803_17_09_11_Pro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXSObfNJ-XDJnvwSveL6XXZlE3ZgW7k0CwQFoDKpNDpXkf4b-tFS7ioQcs_bnPAXMubmUD7L86WJ21uOWSf5-S2iZ4zMf9G0RHVqz7ZSt01pHS_PDxbLkquGBPFA5EY-IGms5dqcukcJU7/s320/WP_20150803_17_09_11_Pro.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
ελληνια νελ ψθορε</div>
<br />
<br />
<br /></div>
SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-24158996929086160732015-08-05T14:29:00.001+02:002015-08-05T14:29:31.800+02:00Le mamme si amano ma ti amano di più<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiFMMbAwOT8VQ7jtbTzKsvYTjS0_0tNpoyLeFQx41zBhJTKriefeT3jVWEiclTGoTTMgpo4D6XsvAcTNvg4g12mGtzRyUY-2l0g-8109bvMTuOdJ_csypQyMAqwrBxHFSxcGEz5aUwdtnA/s1600/WP_20141208_001.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiFMMbAwOT8VQ7jtbTzKsvYTjS0_0tNpoyLeFQx41zBhJTKriefeT3jVWEiclTGoTTMgpo4D6XsvAcTNvg4g12mGtzRyUY-2l0g-8109bvMTuOdJ_csypQyMAqwrBxHFSxcGEz5aUwdtnA/s200/WP_20141208_001.jpg" width="111" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io e la mamma di mia mamma</td></tr>
</tbody></table>
Certo brutta sta frase de Toto Cutugno eh?<br />
Che poi sul ritornello!<br />
Insomma, sta fissa de Toto de fa' le canzoni sempre che te vie' da di' "zum zum" alla fine della strofa, quella cosa un po' da inno nazionale russo che, pure se ve fa schifo tocca riconosce' che alla fine vince lui, come se coniuga co' "le mamme si amano ma ti amano di più"?<br />
Tocca vede'... tra l'altro.<br />
In ogni caso era il 1989 e lui ci andava a Sanremo arrivando secondo dopo "Ti lascerò" di Leali Oxa.<br />
Vie' er sospetto che concettualmente, il family day imperversasse anche al Festival.<br />
Dunque se coniugava così: nazional popolare.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkLDBXlKGTvFX-hPq-bbhAUTQmYmhSy88jxedAUv7YVjeokMvXVGl8kB-WQeaHAvMdFwBxMsPFOsh0VS0DOwaQDxc5iBtZ4IcrVXKJibIKuOOK8nWR0wktJp4oS2WbdAFM_XQODhVjcssD/s1600/WP_20150725_16_49_21_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkLDBXlKGTvFX-hPq-bbhAUTQmYmhSy88jxedAUv7YVjeokMvXVGl8kB-WQeaHAvMdFwBxMsPFOsh0VS0DOwaQDxc5iBtZ4IcrVXKJibIKuOOK8nWR0wktJp4oS2WbdAFM_XQODhVjcssD/s200/WP_20150725_16_49_21_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Frolla pronta nella teglia</td></tr>
</tbody></table>
Una premessa da rompipalle pedante quale sono, per arrivare a dire che la torta "<b>fondo nero con frutta esotica e zenzero candito</b>" l'ho fatta per mia mamma.<br />
Per il suo compleanno.<br />
Colorata e intensa. Come lei. Come me.<br />
Ci somiglio tanto.<br />
Fisicamente ci differenziano solo occhi e capelli, caratterialmente ho mitigato qualche tratto con la pacatezza paterna.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY-gvG7Osi67-fQVxtiGM-CjPxfu5dZaYBd5K0zKI1wtTAMy87ULF6PS_TNPvWsUmII_UmmSPeaXERlBjPK94TJf0cGad9gHwN_dAQEMYS9fIcERBKm7YjcBQb4Zm46wlRpcR4QCpudefC/s1600/WP_20150725_16_51_59_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY-gvG7Osi67-fQVxtiGM-CjPxfu5dZaYBd5K0zKI1wtTAMy87ULF6PS_TNPvWsUmII_UmmSPeaXERlBjPK94TJf0cGad9gHwN_dAQEMYS9fIcERBKm7YjcBQb4Zm46wlRpcR4QCpudefC/s200/WP_20150725_16_51_59_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ganache e crema pasticciera</td></tr>
</tbody></table>
Ha fatto 68 anni.<br />
Per me ne ha sempre una cinquantina.<br />
Spesso mi rendo conto di non rassegnarmi al pensiero della sua vecchiaia futura e quando le spunta qualche acciacco dovuto all'avanzare dell'età, mi spaventa come se fosse qualcosa di serissimo.<br />
Mamma è la roccia che non crolla. <br />
E' sempre stata la roccia che non crolla.<br />
E io non ammetto nemmeno di vedere rotolare un sassolino, un anca dolorante, una macchia nell'occhio, la forza che diminuisce.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrhne3qL6BeAmj0hw1p5te7MvdLYLNmEKM7d9NzZbxnuIiWgwDtVsP7OXW20FBfposKxOKuH4H1xPhb01wi9yDxgbEe_-L6QnLi2QqNvyaK70ICX9g5kWV-gyFRJfDbJ5PFClE76WxShUE/s1600/WP_20150725_17_29_02_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrhne3qL6BeAmj0hw1p5te7MvdLYLNmEKM7d9NzZbxnuIiWgwDtVsP7OXW20FBfposKxOKuH4H1xPhb01wi9yDxgbEe_-L6QnLi2QqNvyaK70ICX9g5kWV-gyFRJfDbJ5PFClE76WxShUE/s200/WP_20150725_17_29_02_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fondo nero pronto!</td></tr>
</tbody></table>
Mamma è lì, che parla come la prof che era, con il volume a palla, che per lei è tutto "ma che sarà mai" oppure "che tragedia", che non vede grigi, non li ha mai visti, che se ne frega di ciò che gli altri pensano di lei, che la sua vita se la gode in riva al mare o seduta in balcone, che la luce del giorno basta fino al tramonto, mamma con la vita che ruota intorno al sole, come fosse la terra fertile che dona vita ma necessita luce e calore.<br />
Questa è mia mamma, spigoli mai smussati e dolcezze nascoste negli occhi, ironia che nasconde i dolori, contraddizioni come tra il dolce e amaro cioccolato e l'aspra ma zuccherina frutta esotica.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVyWfNH52pfFsdXuTRwI5X6Q0q5YFudTwPlc4CwTh-iV8c1jvRlpDWkFGYaGWG56xMqZc38gh2Z5iaxzZynldgdV9MjCgayA_dyXPG3e_04yB2U_uzFKejFuY_uqQuqV38Ll8alZf6zdKV/s1600/WP_20150725_18_49_08_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVyWfNH52pfFsdXuTRwI5X6Q0q5YFudTwPlc4CwTh-iV8c1jvRlpDWkFGYaGWG56xMqZc38gh2Z5iaxzZynldgdV9MjCgayA_dyXPG3e_04yB2U_uzFKejFuY_uqQuqV38Ll8alZf6zdKV/s200/WP_20150725_18_49_08_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Frutta tagliata per la decorazione</td></tr>
</tbody></table>
Il mix perfetto.<br />
<br />
<br />
Se sono capace di rialzarmi sempre quando cado è grazie a lei.<br />
Se sono in grado di non farmi abbattere e andare avanti in qualunque situazione è grazie a lei.<br />
Se sono una rompicoglioni che spacca sempre il capello in quattro, anche.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>E questa è la torta.</i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2HRUzPjNlucxxWTRBA5zL6-ohsTlR_92MttqvXwEmo1kvE_RI95ySD8oXiiOAtcRg1aIoXndB7tRUndmKkbUJSa2lPWHMoOt5Qfcp13NoCm8crHLERmWt5ALO7pGFlqS1jaOjtKqxSXOg/s1600/WP_20150725_19_00_16_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2HRUzPjNlucxxWTRBA5zL6-ohsTlR_92MttqvXwEmo1kvE_RI95ySD8oXiiOAtcRg1aIoXndB7tRUndmKkbUJSa2lPWHMoOt5Qfcp13NoCm8crHLERmWt5ALO7pGFlqS1jaOjtKqxSXOg/s320/WP_20150725_19_00_16_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Stavolta essendoci frolla al cacao e ganache al cioccolato con crema pasticciera, non ho fatto neanche un danno.<br />
Incredibile eh?<br />
<br />
Ma me rifaccio 'n ve preoccupate.<br />
<br />
<br />
ps. Questa settimana ho fatto i tozzetti al cioccolato e pistacchi, il post di mia mamma doveva essere scritto la scorsa settimana ma c'ho la capoccia mischiata come le lettere dello Scarabeo e nun je la posso fa'. Tanto pe' di', ho fatto i tozzetti e mi sono scordata di scattare molte delle foto.<br />
Meno male che ho i testimoni.<br />
Comunque ne scriverò a vacanze finite.<br />
Mo me ne vado che so' fritta come 'na patatina del McDonald.<br />
Che fritta a sto modo puoi dura' 'na cifra...ma non vali niente.<br />
<br />
Buone vacanze a tutti. Con affetto.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-16633301294116895552015-07-30T12:21:00.000+02:002015-07-30T12:21:43.349+02:00Te c'hanno mai mannato a quer paese?Knam, Maestro, parlamone.<br />
Da pasticcere a pasticciona.<br />
Perché nun me vengono ste cazzo de ricette tue?<br />
Perché a 'n certo punto, pur copiando che manco a scòla er compito de ragioneria, quello che esce dar forno sta ai dorci tua, come 'n ritratto de Picasso sta a 'na donna?<br />
Co' tutto er rispetto pe' Picasso, tra l'atro, che almeno 'na cosa 'a voleva dì.<br />
<br />
Cioè, ner caso suo lo sai che è 'na donna. C'arivi! 'o deduci!<br />
<br />
Ner caso de li dolci mia no.<br />
<br />
'nsomma ho deciso de fa le lingue de gatto ar cacao.<br />
è 'n impasto, tutta roba pesata, mischiata, montata. 'na cosa che puoi fa fa' ai nipoti quanno piove!<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Mh0pwNKEBVcFw9ddrzmbpF6gFnjR0OQAqMuLo70vsOBdcVwbyU1rCTBGKpqJhKic4kNDQkXAn8UNCHF2QNf8DOGkH__FI9nrVmGr6F9N_PSYeCSwBlVthGOzue6Z_pKTGFNQeX4t23HV/s1600/WP_20150720_20_22_02_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Mh0pwNKEBVcFw9ddrzmbpF6gFnjR0OQAqMuLo70vsOBdcVwbyU1rCTBGKpqJhKic4kNDQkXAn8UNCHF2QNf8DOGkH__FI9nrVmGr6F9N_PSYeCSwBlVthGOzue6Z_pKTGFNQeX4t23HV/s200/WP_20150720_20_22_02_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Chiare a filo</td></tr>
</tbody></table>
Burro e zucchero a velo: montare fin quando er burro diventa bianco. Fatto<br />
Mettere gli albumi a filo. A filo. E ho fatto pure quello. Du palle co' sto filo ma vabbé, mettemoli a filo.<br />
<br />
Poi le farine a mano cor cucchiaio de legno. Fatto. Co' la santa pazienza. Ma proprio lì bbbona, bbbona, càrma e tranquilla.<br />
<br />
Mischio, arimischio, arimischio. E che m'esce?<br />
<br />
'no sterco de vacca stitica che se nutriva de tappetini de saggina, no d'erba!<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGjXqE1YNVml0fXiK8UEAhjN-92x6GLXgUPeEyeP8gVdRy9BSNCPB9ICenlpJsUoLn4QW0ZpJkiC0msib6rgTFfd4UKKNsbM6D8fz5J7kh1-dkeG3n_uP7bMoq4BregBGNqP70lQSbdJrV/s1600/WP_20150720_20_41_42_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGjXqE1YNVml0fXiK8UEAhjN-92x6GLXgUPeEyeP8gVdRy9BSNCPB9ICenlpJsUoLn4QW0ZpJkiC0msib6rgTFfd4UKKNsbM6D8fz5J7kh1-dkeG3n_uP7bMoq4BregBGNqP70lQSbdJrV/s200/WP_20150720_20_41_42_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lo sterco</td></tr>
</tbody></table>
'n ammasso de blob informe che ce potevi crea' 'na puntata de icsfails?<br />
Nooo, dico, nooooooo!!!!<br />
Porco il demonio!<br />
Mo che ce combino? Ce concimo le rose sur balcone?<br />
Allora, co' 'na faccia come quando devi cambia' er pannolino a tu' fijo o tu' nipote, che pe' divertisse s'era magnato un campo d'albicocche e co' la cacca sua ce stava a fa' i fanghi tipo Saturnia, prendo 'a vaccata e la metto ner saccaposc, bocchetta liscia non tanto grande.<br />
<br />
Dovevano usci' dei bastoncini de 5 - 6 centimetri.<br />
Faceva 40 gradi, in cucina ce ne staveno 60 e si te piegavi vicino ar forno pure 90, che piegata vale doppio, e io ho messo der cemento marrone dentro 'na sacchetta sperando de fallo usci' da 'n forellino de mezzo centimetro.<br />
<br />
Mo capisco che er caldo può da' alla capoccia, pe' carità, ma come speravo de riuscicce?<br />
Come prova' a entra' dentro 'na 42 de Bershka pensando che er grasso migri verso l'alto.<br />
Come aprì le bustine de maionese der meddonal solo sull'angoletto e crede che er buchino s'allarghi spignendo.<br />
Come lascia' la Vinavil aperta e dopo 'na settimana pensa' de fa' usci' la colla co' la sola imposizione delle mano.<br />
'na cazzata.<br />
<br />
Alla terza ernia nonché sudata epocale dico no, vabbé, m'arendo.<br />
Chiamo Corrado.<br />
Ovviamente co' le braccia più forti delle mie je la fa'.<br />
Sudando che manco 'na mortazza sotto ar sole ma je la fa.<br />
Peccato che escono du' stronzetti de gatto, no du' lingue. Nun se potevano guarda'. 'na cosa brutta.<br />
Vabbé, dico, ce rinuncio, le impasto a mano, tanto poi cor burro se squajano in forno.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC-usdpkdrRgB_PnhJE50F51AsydhdUmwsELpmfgEDHhr6OH4mm5Uqao2mLqPyvREqSn51me-3sRNK5jcZlFNIG7OsJ6sCGASvR6514Th6TTr8r7jcQiNyEtxm9VleZ_BGLTt82nFK1-HY/s1600/WP_20150720_20_58_52_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC-usdpkdrRgB_PnhJE50F51AsydhdUmwsELpmfgEDHhr6OH4mm5Uqao2mLqPyvREqSn51me-3sRNK5jcZlFNIG7OsJ6sCGASvR6514Th6TTr8r7jcQiNyEtxm9VleZ_BGLTt82nFK1-HY/s200/WP_20150720_20_58_52_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lumache</td></tr>
</tbody></table>
<br />
E 'nvece no, rega', no. Ho creato 'na teja de lumache senza guscio, de togo co' la cellulite già incorporata prima ancora de magnalli, cilindretti storti e brutti.<br />
<br />
Eppure m'ostinavo a esse ottimista. Dico...aho, po' esse che lui c'ha er saccaposc mejo, che l'impasto doveva esse così, bastoncini so' bastoncini, de merda ma so' bastoncini.<br />
Così li metto in forno.<br />
1, 2, 3, 4 minuti... 15 minuti. Eccaaalà. Ho cotto le lumache. Che pe' fortuna sapevano de cacao. Toste 'nguastite, brutte che manco la madre le voleva guarda'.<br />
<br />
Corrado dice che erano bone. Io l'ho messe nello yogurt pe' affogalle dentro quarcosa che nun me creasse 'a calce viva 'n gola.<br />
<br />
Adesso vorrei sape' 'ndo ho sbajato. Nun lo so, giuro, nun lo so.<br />
<br />
L'ho messi dentro a 'na scatola tutti ammassati che sembrava che avevo raccorto i legnetti pe' accende er camino o che stavo a prepara' i bigattini pe' pija' du' trote.<br />
<br />
Nun ce semo manco pe' scherzo. 'n se nasce 'mparati, se direbbe a Roma.<br />
Però me sa che io manco ce 'nvecchio.<br />
<br />
Che ne pensa Maestro? 'n generale eh? de ste lingue 'o so già...<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwhMvfD0w1NmCdqzU3eS_5mbsTwOr7zF9SDaiI4KHwp2OBlmkhbkYC1n2r5RGtdJilGrzSqBVJpYz-TqHJ5_Z2c__9oXCZ209IuzDbjBx0HZ4IFamOq_DfpSmZLrxNYskPBoZPxUA8JlOn/s1600/WP_20150720_21_48_15_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwhMvfD0w1NmCdqzU3eS_5mbsTwOr7zF9SDaiI4KHwp2OBlmkhbkYC1n2r5RGtdJilGrzSqBVJpYz-TqHJ5_Z2c__9oXCZ209IuzDbjBx0HZ4IFamOq_DfpSmZLrxNYskPBoZPxUA8JlOn/s320/WP_20150720_21_48_15_Pro+1.jpg" width="319" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"> Lingue di bi-gattini </td></tr>
</tbody></table>
SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-39533541780740301212015-07-22T13:23:00.000+02:002015-07-22T13:23:38.212+02:00Non è mai stato facileNo.<br />
Uno pensa...la sbrisolona...mischi 4 ingredienti, li butti in una teglia e li cuoci.<br />
No.<br />
Perché qualunque cosa fatta così, in pasticceria non viene.<br />
E non solo in pasticceria, pure a casa mia, anzi, soprattutto a casa mia.<br />
C'è da dire che spesso non viene neanche quando mi ci impegno ma diciamo che se lo faccio, almeno, non ho rimpianti.<br />
Questo mood che ho preso, di spararmi tutte le cartucce che io ritengo facili, del libro di Knam perché il caldo mi rende insopportabile la concentrazione, sta portando ad enormi buchi di autostima.<br />
Mi riescono preparazioni complicate e poi mi perdo in bicchieri con troppa poca acqua per la sete che ho.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ZxG7zHsSHx-iVB1JOLjNXq510Go63qXtqQ3Zfc1K98GRHaCLJzDKUDAtkGREMeSfXn0_PNJPAa9xRJoxikNBYZCFFhihtJplYfQuv44UEvVYekJ45WR8Qd-KOP5xbAP88rabk2aUby0A/s1600/WP_20150712_21_28_56_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ZxG7zHsSHx-iVB1JOLjNXq510Go63qXtqQ3Zfc1K98GRHaCLJzDKUDAtkGREMeSfXn0_PNJPAa9xRJoxikNBYZCFFhihtJplYfQuv44UEvVYekJ45WR8Qd-KOP5xbAP88rabk2aUby0A/s200/WP_20150712_21_28_56_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fare la farina di mandorle</td></tr>
</tbody></table>
Decido di fare la sbrisolona perché basta scendere al supermercato e prendere quelle due tre cose necessarie ma commetto due fondamentali errori: credere di avere la farina di mandorle, non pensare ad un piano b.<br />
Così la farina di mandorle che pensavo di avere, l'ho fatta tritando le mandorle che avevo comprato per decorare la torta.<br />
Il piano b si è ridotto invece ad una sequela di bestemmie.<br />
Leggendo il libro di Knam, ho scoperto che la sbrisolona si chiama anche la torta delle tazze perché per farla bisogna utilizzare lo stesso quantitativo di farina, una tazza appunto, per tre tipi di farine: mandorle, mais, doppio zero.<br />
Per non rischiare le ho addirittura pesate.<br />
Qual è la complicazione allora? Non lo so.<br />
Personalmente non ce la vedevo. Mischi tutto, gli dai una forma decente e poi inforni.<br />
Senza dubbio ho problemi col forno ma comincio a sospettare di averne anche con la bilancia, problemi che esulano dai miei personali, ovvero quelli con la bilancia per pesare gli ingredienti e non me stessa.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5YMlZjCdVlodFebaxDqKmnv4t2Yt6ZsI0qS5zwiLxhFvuDEHH6QcjfQvgcNNXg7tswYO4C8i7KQxMsepJhJBrsvatzarz8nkcrdNoJMw0l01irxNy9QqMHxbDL1sfHu1vDJo4l7uumE2y/s1600/WP_20150712_21_43_07_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5YMlZjCdVlodFebaxDqKmnv4t2Yt6ZsI0qS5zwiLxhFvuDEHH6QcjfQvgcNNXg7tswYO4C8i7KQxMsepJhJBrsvatzarz8nkcrdNoJMw0l01irxNy9QqMHxbDL1sfHu1vDJo4l7uumE2y/s200/WP_20150712_21_43_07_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ingredienti mischiati</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Mi ricordo un anno, il 2008 credo, che a fine luglio ho avuto una tonsillite a placche con 40 di febbre.<br />
Faceva molto, molto caldo. La mia temperatura interna, malgrado ciò, riusciva ad essere inferiore a quella ambientale. A casa potevi butta' la pasta dentro il bidet pieno, che si cuoceva.<br />
Tranquillamente in camera avrei potuto imbasti' 'na serra coi pomodori.<br />
La febbre non riusciva a scendere ed ero costretta a stare molto svestita, col ventilatore acceso per sperare di non cuocere.<br />
Tra l'altro essendo fine luglio, nessuno voleva venire da me per non rischiare di essere contagiato e passare le vacanze al letto, come stavo facendo io.<br />
Avevo rari amici e parenti ai quali aprivo la porta di casa mentre stavano ancora per le scale, che non incrociavo perché mi lasciavano medicine in cucina e mi parlavano da fuori la stanza da letto. Una cosa triste. Isolamento da malattia contagiosa. Buio in camera. Aria malsana e lamenti da lebbrosa. Caldo e freddo insieme. Producevo da sola una sauna finlandese. Medico in ferie.<br />
Un dramma da telenovela argentina.<br />
Un inferno. Reale. Ero però convinta che sarebbe passata presto, che non avrei avuto bisogno di nessuno salvo di una coperta di ghiaccio bollente. Tantomeno di contagiare i miei soccorritori.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9l4gpg_szYXbPjrHwaIiPvCvU36PBcVx-kHtPeQM8fqrQkozmTD8PhdulFe3qv-ISg78X7b-nm2LquTDtDDJj37Q0MDxNN1aCfd_A9rUJG2lSRj3ePL4EQ2zEue5OUeXB1umpAY_g-4qr/s1600/WP_20150712_21_48_03_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9l4gpg_szYXbPjrHwaIiPvCvU36PBcVx-kHtPeQM8fqrQkozmTD8PhdulFe3qv-ISg78X7b-nm2LquTDtDDJj37Q0MDxNN1aCfd_A9rUJG2lSRj3ePL4EQ2zEue5OUeXB1umpAY_g-4qr/s200/WP_20150712_21_48_03_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sbrisolona pronta per essere infornata</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Facevo le prove per dimostrare a me stessa di essere lucida. Così una notte in cui rasentavo i 41°, ho voluto provare che mi riuscivo ad alzare e che ero perfettamente in me.<br />
Ripetevo a me stessa, o all'ombra che ero "Vedi? Stai bene! Ti alzi e cammini". Tipo Lazzaro.<br />
<br />
Presi un bicchiere che avevo sul comodino per dirigermi in cucina a poggiarlo. Perché non lo so. Ero convinta di stare bene quindi per me aveva un senso, quell'azione.<br />
Arrivata sulla porta della cucina, senza verificare dove fossi io, dove fosse il tavolo, che minchia stessi facendo, come in trance, posseduta, sonnambula, ho allungato il braccio e lasciato il bicchiere.<br />
Convinta di stare a poggiarlo sul tavolo, distante circa 2 metri da dove mi trovavo.<br />
Si è frantumato sui miei piedi scalzi. E bollenti. A quel punto anche tagliati.<br />
<br />
Ho sentito il rumore, un po' di pizzicore ai piedi dovuto alle schegge di vetro, un lieve giramento di testa per la stanchezza dello sforzo e mi sono detta "no, mi sa che non sto bene".<br />
<br />
Ho lasciato tutto così e sono tornata al letto.<br />
<br />
<br />
Ecco, credo che sì, forse il caldo brucia le poche cellule rimaste attive dall'inverno e si compiono gesti che crediamo facili e fatti bene ma che in realtà sono frutto delle nostre ridotte capacità intellettive e manuali.<br />
<br />
Come sono andata? Buona come difesa, no? Regge la scusa, giusto?<br />
A onor del vero, la sbrisolona aveva un sapore buonissimo ed era morbida e fragrante insieme.<br />
Però sembrava 'na vomitata de gatto.<br />
<br />
Ora, la lucidità per capire cosa ho sbagliato non ce l'ho.<br />
Ho solo una buona scusa e una canzone di Biagio Antonacci di quando era meno figo ma decisamente rivoluzionario.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Orrore di sbrisolona</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicxfI-oLsTFN9VAO0KRvVOHfK73m2fgF4r0a19sdaY3QGryfXHpFoVIqT03Z-yvspLh5uzA_8D_TejBDL2gLK5u252W47OEs4eTZ0Cd3ANC0fqmxhlgnY9K3rydVgwxxPojhhb5qhmVsPd/s1600/WP_20150713_08_24_09_Pro+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicxfI-oLsTFN9VAO0KRvVOHfK73m2fgF4r0a19sdaY3QGryfXHpFoVIqT03Z-yvspLh5uzA_8D_TejBDL2gLK5u252W47OEs4eTZ0Cd3ANC0fqmxhlgnY9K3rydVgwxxPojhhb5qhmVsPd/s320/WP_20150713_08_24_09_Pro+2.jpg" width="320" /></a></div>
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-59960078785510794052015-07-21T11:00:00.001+02:002015-07-21T11:00:07.591+02:00E vinci casomai i mondialiQuando ero adolescente, no, non mentiamo, diciamo dai 16 agli X anni che per pudore ometterò, sono stata, nel senso più infantile del termine, innamorata di Walter Zenga.<br />
Sì, il portiere dell'Inter e della Nazionale Italiana di calcio, migliore nel mondo per 3 anni di seguito, mondiali del '90 compresi.<br />
Un'infatuazione che oggigiorno potrebbe essere attribuita solo ad una velina!<br />
Come tutte le persone che poi ho amato profondamente, Walter Zenga lo detestavo. Lo trovavo supponente, fanatico, spocchioso ed anche antipatico.<br />
Poi un giorno, d'improvviso, durante un'intervista in cui ha detto la sua mettendo le cose molto a posto, ho cambiato radicalmente idea.<br />
Da quel momento in poi è stato stalking. Parola che allora non esisteva, altrimenti io sarei stata quasi denunciata.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj32G4oJ6HComSYJGQIYmO0YANHQczKenQVziSwRtb-Tobn5KZ-VaOviR_MBLB0ncF66ISdbheZ-jDTVIvO3XaV97PBUVdkOd77QpRUkQsXRB5vzxgPRrDZQiHvOsCztXnjd9xzsLcJl0n6/s1600/WP_20150721_00_01_22_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj32G4oJ6HComSYJGQIYmO0YANHQczKenQVziSwRtb-Tobn5KZ-VaOviR_MBLB0ncF66ISdbheZ-jDTVIvO3XaV97PBUVdkOd77QpRUkQsXRB5vzxgPRrDZQiHvOsCztXnjd9xzsLcJl0n6/s320/WP_20150721_00_01_22_Pro+1.jpg" width="179" /></a>Quando racconto quegli anni, lo faccio sempre come la zia anziana, circondata da nipoti che ascoltano che matta che era la vecchietta canuta e rincoglionita che hanno di fronte.<br />
Mi piace farlo in modo evocativo, come se stessi a racconta' che ero Frodo alla ricerca dell'anello.<br />
Racconto, per esempio, che una volta Walter Zenga con l'Inter, alloggiavano all'allora Jolly Hotel di Corso Italia. Entrare era praticamente impossibile e i calciatori non uscivano. L'Inter perdeva spesso e necessitavano concentrazione.<br />
Così per vedere almeno un secondo il mio eroe, cosa dalla quale non potevo prescindere, sono entrata nel garage del Jolly Hotel, passata negli ascensori di servizio, nascosta in uno stanzino pieno di divise da concierge e poi passata a fingere una telefonata in una pseudo cabina posta nell'atrio dell'Hotel.<br />
Mi hanno ovviamente cacciato via in malo modo. Ignoranti. Neanche un po' di cavalleria! Uno s'aspetta che dentro un 5 stelle venga trattato coi guanti bianchi! Infatti, però coi guanti bianchi mi hanno gentilmente accompagnato fuori dalla porta.<br />
Eppure ho fatto tutta quella cosa convinta che, come nei film, te la cavi se passi dal garage. Chissà chi pensavo di essere, James Bond probabilmente; ci sono telecamere anche nei cessi, in questi alberghi, figuriamoci che me tenevano d'occhio che manco Bin Laden. Oh, comunque so' entrata dalla porta de servizio e uscita dalla porta principale: 'na certa soddisfazione!<br />
Un'altra volta invece, Zenga era con la nazionale italiana in ritiro nell'hotel della Borghesiana. Riserbo totale, guai a far avvicinare i fan, guai a disturbare i calciatori!! Ma io, in quel frangente in compagnia di mia sorella, mia cugina e una mia amica, ero lì speranzosa. Una mattina passata a elaborare piani su come entrare. Ad un certo punto l'ideona! Sulla strada verso l'hotel, imbocca un signore con Patrol a vetri oscurati. Tanto gli abbiamo rotto le palle che lo abbiamo convinto a nasconderci sul retro, sotto una coperta che teneva per i cani. A lui avevamo fornito un alibi da fotografo insieme al tesserino di una ragazza giornalista conosciuta lì che si è seduta accanto a lui. C'è mancato pochissimo che ci cascassero, non ricordo il motivo che li fece tirare indietro ma fu veramente una quisquilia. Maledetti infrangitori di sogni!<br />
Malgrado questi racconti, divertenti ma risolti con un pugno di mosche in mano, l'epopea <i>zenghiana</i> finì un po' meglio. Ovvero finì che lui una volta, vedendomi dalla finestra dell'hotel Aldrovandi, fuori in piedi con la faccia da cane abbandonato sull'Autostrada, dopo che avevo supplicato un ragazzo che stava entrando di chiamare Zenga e dirgli di uscire che lo volevo conoscere, disse al ragazzo "Lei? Sicuro? Ma lei la conosco!".<br />
Roba di cui vergognarsi fino alla settima generazione. Per me fu motivo di orgoglio.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghRCzQIDeo5BD2cXk4nRBHyUi5_RMfKEZMXfjSXxJDy1qKrB6c7MpDQXGFcnHAP5t-6ep90V4P5qbiDbYUB1fCDxyMF6Qr8nwPa21SBbdX9EUIvFJt3Bxo9icEmxqO0i6S7SM8BBHkoWTl/s1600/WP_20150706_17_41_16_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghRCzQIDeo5BD2cXk4nRBHyUi5_RMfKEZMXfjSXxJDy1qKrB6c7MpDQXGFcnHAP5t-6ep90V4P5qbiDbYUB1fCDxyMF6Qr8nwPa21SBbdX9EUIvFJt3Bxo9icEmxqO0i6S7SM8BBHkoWTl/s200/WP_20150706_17_41_16_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Impasto dei muffin</td></tr>
</tbody></table>
Ne parlo perché la scorsa settimana, mentre sfogliavo il libro di Knam per decidere in cosa cimentarmi, mi sono resa conto che a casa non c'era veramente una beneamata mazza per cuocere alcunché. Così mi sono dovuta arrangiare a fare i muffin, ricetta ovviamente presente sul libro, ma contenuta nella parte dedicata alle "basi". Ovvero: così se fanno i muffin bianchi, mo aggiustati tu.<br />
E quindi me so' aggiustata alla meno peggio, con cannella e gocce di cioccolato.<br />
Però certo, poca soddisfazione nell'aver creato un qualcosa che, parliamone, se non lo sapessi fare non lo potrei manco aprire, il libro di Knam!<br />
Ovvio che ho avuto le mie difficoltà anche in questo caso, per esempio il cazzo di forno che, non l'ho mai confessato per non sembrare che cercassi scuse, ha la ghiera che segna i gradi completamente cancellata dall'usura. Così ogni volta metto gradi a caso, più o meno orientandomi, come quando cerchi de capi' l'ora sulla spiaggia, co' la meridiana fatta co' 'na canna de bambù. E ogni tanto sono sbagliati. Non solo quando metto grill al posto di forno statico, pure quando metto 190 invece di 185, ignorando di averlo fatto. Come in questo caso.<br />
I muffin non si sono bruciati ma c'è mancato poco.<br />
Anyway, mentre, a forno acceso, giravo per casa in cerca di refrigerio, ho trovato nascosta in una libreria, una scatola da scarpe con dentro un pacco di album fotografici risalenti alla preistoria.<br />
E' stato lì che ho trovato la foto di Walter Zenga, la mia prima foto scattatagli (o fatta scattare).<br />
<div>
Mi sono messa a guardarla con rinnovata tenerezza.<br />
Ho ripensato ai rullini, alla paura che avevo quando scattavo una foto, che non sarebbe venuta bene o non sarebbe venuta per niente.<br />
Avevo sempre la macchina fotografica nella borsa ed era sempre carica.<br />
Certe volte, quando andavo a sviluppare i rullini, neanche ricordavo cosa avessi fotografato!<br />
<br />
La foto in effetti, faceva realmente cacare. Perché lui era di corsa, assediato e poco disponibile, quel giorno. E io avevo la faccia di chi stava chiedendo i soldi a strozzo ad un malavitoso locale per strappare la famiglia alla morte per inedia. <br />
<br />
Ebbi la fortuna di rifarne un altro paio. No, dai, la fortuna... che cazzata che ho scritto. L'ho pedinato negli alberghi per tre anni!! Comunque ne ho una in cui Zenga ha la faccia chiaramente svogliata di fare una foto con una rompicoglioni epocale e io con la faccia più felice del mondo, con un sorriso da far impallidire la caricatura de Julia Roberts. E' incorniciata e poi autografata.<br />
Quando mi scattarono questa foto con Zenga, perché dovevi dire "per favore mi scatti una foto?", la nostra prima foto, le successive le scattai foto a vuoto per far finire il rullino e portarlo a sviluppare. Era troppa la paura che la pellicola, per un caso fortuito, si bruciasse.<br />
Non ci volevano 24 ore, o un'ora, addirittura, per averlo stampato, ci volevano tre giorni.<br />
Quei tre giorni infiniti. Se è venuta male...quando lo ribecco...come farò.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmXtjvGz_zZOVh86IGaLRdUYuTF2wmTFHA-bZ0DHetmolUwhlxCMgBL7xHuzPRtOFJMji5GL5oaEvu-bvpS5C2SOfWrsSvV-MJdW73B-BY-0RxyF6KAmwBWpYYHym0E0nOZTTCFJQDIG8R/s1600/WP_20150706_17_53_14_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmXtjvGz_zZOVh86IGaLRdUYuTF2wmTFHA-bZ0DHetmolUwhlxCMgBL7xHuzPRtOFJMji5GL5oaEvu-bvpS5C2SOfWrsSvV-MJdW73B-BY-0RxyF6KAmwBWpYYHym0E0nOZTTCFJQDIG8R/s320/WP_20150706_17_53_14_Pro+1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Muffin pronti per essere infornati</td></tr>
</tbody></table>
Lo so che è molto banale, eppure ho avuto nostalgia della capacità di aspettare, persa con gli anni. Aspettare di sapere se una foto è venuta bene, aspettare il tempo che serve per sviluppare un rullino, aspettare di incontrare il proprio mito, aspettare che mi conceda tempo. Aspettare con l'idea che la pazienza, la tenacia, la convinzione di volere qualcosa, portino quasi sempre a raggiungerla.<br />
Anche nell'imparare a fare dolci: la capacità di aspettare di essere capace.<br />
A tutto questo ho pensato davanti ad una brutta fotografia che ferma un attimo non in posa ma un attimo di transito emotivo.<br />
Aprirò un giorno mille parentesi per parlare del mio amore per il calcio degli anni intorno al 90 con sospirata nostalgia. Sembrerò più vecchia di quello che sono dicendo "ai miei tempi", come se tutto fosse stato meglio.</div>
In realtà non so se di meglio ci fosse qualcosa, so che mi divertiva, il calcio e ora non lo fa più.<br />
<br />
Adesso, nipoti cari, zia ha finito la storia: un muffin per uno e tutti a nanna.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
I muffin</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIk2DL0tSR1q6HQ_DgJy6SQYSQ7gGp_9iY8SnvZd6a8bhHrDtsYenwsD7ZBOVG1bvO1jTzUN60kC3VBuvhVKIzSoNKdinwlFU5NfVhCslhAId2XDU2vhmbX-H44B771ITea5Cy2TyX5M4v/s1600/WP_20150706_20_54_01_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIk2DL0tSR1q6HQ_DgJy6SQYSQ7gGp_9iY8SnvZd6a8bhHrDtsYenwsD7ZBOVG1bvO1jTzUN60kC3VBuvhVKIzSoNKdinwlFU5NfVhCslhAId2XDU2vhmbX-H44B771ITea5Cy2TyX5M4v/s320/WP_20150706_20_54_01_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-43248734391075250922015-07-09T16:08:00.001+02:002015-07-09T16:08:51.586+02:00Semplicemente incanto<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNlOap7Wq90HggpUm80wLrgqREx1Dd8HAj18ti291BNLyZd6HVij_Pl8ZjfOtQQkPo46EeOZom_WkYVDIL66qifpTKhK8lqBng0FYaPhZCFKSCYnqu3j1ci0F8XvlnVy3ihSFdrjj9UYQ-/s1600/WP_20150626_18_03_44_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNlOap7Wq90HggpUm80wLrgqREx1Dd8HAj18ti291BNLyZd6HVij_Pl8ZjfOtQQkPo46EeOZom_WkYVDIL66qifpTKhK8lqBng0FYaPhZCFKSCYnqu3j1ci0F8XvlnVy3ihSFdrjj9UYQ-/s200/WP_20150626_18_03_44_Pro.jpg" width="111" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">'na coatta</td></tr>
</tbody></table>
Sul libro di Knam, oltre alle torte, ci sono anche dei biscotti.<br />
La scorsa settimana, visto il caldo imperante, ho scelto di fare i biscotti al parmigiano, già un mio cavallo di battaglia extra Knam, richiesto in ogni luogo e in ogni lago.<br />
Probabilmente farò biscotti da qui a fine agosto... fa troppo caldo.<br />
Roba che se accendi er forno te dicono "Ah ma c'hai l'aria condizionata a casa?".<br />
Pensa monta' 'na mousse... devi esse' l'uomo ghiaccio co' la forza de Mastro Lindo!<br />
<br />
Me sto a perde'... Biscotti al parmigiano dicevo.<br />
Siccome già li sapevo fare, seppur con qualche ingrediente diverso rispetto al Maestro, non ho avuto nessuna difficoltà e a dirla tutta, raccontare di una facile vittoria, non è da me.<br />
C'ho messo tempo a sbucciare i pistacchi e a grattare i formaggi, per il resto: una passeggiata di salute.<br />
Il fatto è che quel week end è stato impegnato psicologicamente e fisicamente per il concerto di <b>Tiziano Ferro</b> allo Stadio Olimpico.<br />
Sento il bisogno di occupare il resto della pagina a spiegare perché è così bello ed è stato così bello.<br />
<br />
Con una bella lista. Come le canzoni che detesto.<br />
(D'altronde s'è capito che le emozioni forti non le so descrivere, quindi m'arrangio fingendo che sia creazione d'artista).<br />
<br />
<br />
Perché a 40 anni mi posso permettere di farmi una maglietta con scritto "Iron Lady" e di andarci al concerto sentendomi fiera di indossarla.<br />
Perché perdo tempo con le mie amiche a scegliere colore, font e modello che "è importantissimo, dobbiamo averla", quella maglietta.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhw4ykF_2M1Q-tdOs5n3JX2BrIUJYNvyRsEwfQS1947fHLTDCE00narDhKbzCDYdZBlSdiKCigZ_IM6XJ6Kvrb6GaNZ5X7bQ0BfjqKWDQ7SKHsrVn0zXq96mJi-8b0j51tGORBCHCXFxyi/s1600/WP_20150629_18_46_06_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhw4ykF_2M1Q-tdOs5n3JX2BrIUJYNvyRsEwfQS1947fHLTDCE00narDhKbzCDYdZBlSdiKCigZ_IM6XJ6Kvrb6GaNZ5X7bQ0BfjqKWDQ7SKHsrVn0zXq96mJi-8b0j51tGORBCHCXFxyi/s200/WP_20150629_18_46_06_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Impasto dei biscotti</td></tr>
</tbody></table>
Perché spendo felice 15 euro al banco del merchandising per avere un cappello che altrimenti non avrei messo nemmeno per scommessa.<br />
<br />
Perché nelle tre settimane prima faccio il conto alla rovescia come quando c'erano i Duran Duran.<br />
<br />
Perché mi sento in diritto di essere adolescente, almeno per un giorno, di dimenticarmi quanta vita è passata da quando strillavo come un'aquila impazzita appena si spegnevano le luci nello stadio.<br />
<br />
Perché non c'è niente di più bello di quel sorriso che mi si stampa sulla faccia mentre vado al concerto, quando guardo il palco, mentre canto, quando i giorni successivi ci ripenso.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdjOrt-zpKytsnhrR1WRg-ogd65xy-At5AZmTXAqDga0VZx9-qyyg4IokYfjxqi72KknmiVwTbN1oSue5M5oHEgvpjhW7iKjlIINjVbodf4hFvowdJDX2j3EOUwePvVFXlXDfhh3HO2Ahu/s1600/WP_20150629_20_43_14_Pro.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdjOrt-zpKytsnhrR1WRg-ogd65xy-At5AZmTXAqDga0VZx9-qyyg4IokYfjxqi72KknmiVwTbN1oSue5M5oHEgvpjhW7iKjlIINjVbodf4hFvowdJDX2j3EOUwePvVFXlXDfhh3HO2Ahu/s200/WP_20150629_20_43_14_Pro.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Io e Corrado stampiamo i biscotti</td></tr>
</tbody></table>
Perché salto e canto contemporaneamente, dimenticandomi che c'ho un'età e la mattina dopo i polpacci indolenziti mi ricordano che la fatica non era un mio problema.<br />
<br />
Perché senza che me ne accorga e ne conosca veramente il motivo, all'improvviso, durante una canzone che canto spesso, sgorgano lacrime sepolte e semi sconosciute, che ricordano momenti dimenticati, superati e che diventano un abbraccio con chi ho accanto.<br />
<br />
Perché mi accorgo ancora di più che le amiche che ho scelto, le amerò per sempre.<br />
<br />
Perché quando si riaccendono le luci ho ancora voglia di giocare.<br />
<br />
Tiziano Ferro mi fa così. Me ne fa fregare di quello che pensano gli altri, anzi, a buon bisogno me ne fa sentire orgogliosa. Per un giorno sono me stessa e in alcuni momenti anche quello che non sono ma che vorrei essere, le solite remore derivate dal giudizio altrui diventano aria fritta, compatimento della loro invidia, superiorità e forza.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvoP2IGugcGCpyjM9tgByoBbsOta9MD8-MKT2760RXMVKmw-HexPy1edW3w9tXZZix04GCbKIqaNtZYKYNtl9hS321Ny764FD7M84tQ5Tb4CWJeoXhLpDOba6uioSy0eSoOv1r5w92NlUS/s1600/WP_20150629_20_58_06_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvoP2IGugcGCpyjM9tgByoBbsOta9MD8-MKT2760RXMVKmw-HexPy1edW3w9tXZZix04GCbKIqaNtZYKYNtl9hS321Ny764FD7M84tQ5Tb4CWJeoXhLpDOba6uioSy0eSoOv1r5w92NlUS/s200/WP_20150629_20_58_06_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pronti per essere infornati</td></tr>
</tbody></table>
Niente dà più forza dell'essere quello che vorremmo. Tiziano me lo ricorda.<br />
<br />
Mi ricorda che posso anche essere superficiale, a volte, senza smettere di essere profonda, mi ricorda che posso piangere davanti a trentamila persone e che questo non cambia nulla di me.<br />
<br />
Tiziano è sincero, guarda il pubblico commosso ogni volta che si accorge che lo stadio è pieno. E io mi sento parte di quella commozione, mi sento quasi di contribuire alla sua felicità quanto lui contribuisce alla mia. <br />
<br />
E tutto ciò è impagabile, ha il valore dell'eterno.<br />
<br />
Ha il valore di quelle cose che se non le vivi, non è pazienza, non è sarà per un'altra volta, non è farò altro, è una felicità lasciata andare.<br />
<br />
Mo però basta eh? Che pare tutto triste. Invece c'è un sacco da ridere. O da far ridere il cuore.<br />
<br />
<br />
Mentre finivo di scrivere questo post ho appreso da una mia amica che TZN farà anche il tour invernale. Vabbé Tizia'... grazie. M'hai appena dato un motivo pe' nun bestemmia' da fine ottobre a fine febbraio.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
Te posso offri' 'n biscottino? 'o gradisci? </div>
<div style="text-align: center;">
Guarda quanto so' belli! Dai...'n te fa prega'...</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1epQzvRk-B4IjC1gljZPm7Wr3l6V4HIg425V8hKhzRiie3w9UUdsGVszMZGYnw6cMVL0TUJIhaOYhJt9fNPGcdWwfzhtT7SWf5cV2EOV6e2zHm19aXF_iL9ePun-gOCFrvuT2-thURTUk/s1600/WP_20150629_21_14_28_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1epQzvRk-B4IjC1gljZPm7Wr3l6V4HIg425V8hKhzRiie3w9UUdsGVszMZGYnw6cMVL0TUJIhaOYhJt9fNPGcdWwfzhtT7SWf5cV2EOV6e2zHm19aXF_iL9ePun-gOCFrvuT2-thURTUk/s320/WP_20150629_21_14_28_Pro+1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Eccheteli tie'!</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7370072964356602791.post-46453352682903239352015-07-01T14:52:00.000+02:002015-07-01T14:52:17.814+02:00Sorella miaLa torta che ho scelto di fare la scorsa settimana, allo yogurt e frutto della passione, mi ha dato non pochi problemi. Nessuna me ne aveva dati così tanti, finora. Nessuna mi aveva generato un nervosismo tale da lanciare le ciotole nel lavandino e chiamare Corrado per calmarmi, in qualche modo. Aveva una base chiamata miserabile, albume montato con zucchero e farine di mandorle e nocciole, su cui era poggiata una mousse di yogurt e panna con mango a cubetti, ricoperta da gelatina di frutto della passione.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq8gzsRMlydUtkfqEDCA7feDwxZMIt_Ma7HjTJdTppP_Dz1QZdgvxKiDgDxdbKSrcaBmRwC6OtJxfLAbODR_C-vEsyy_Hv6hQaMF1EYpvtTyiTvOqM4rr5htmizlNu6hv3meiGPl1AKsJl/s1600/WP_20150622_21_16_45_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="111" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq8gzsRMlydUtkfqEDCA7feDwxZMIt_Ma7HjTJdTppP_Dz1QZdgvxKiDgDxdbKSrcaBmRwC6OtJxfLAbODR_C-vEsyy_Hv6hQaMF1EYpvtTyiTvOqM4rr5htmizlNu6hv3meiGPl1AKsJl/s200/WP_20150622_21_16_45_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Miserabile</td></tr>
</tbody></table>
Malgrado avesse tutte preparazioni che io non avevo mai fatto, non ero pessimista, pensavo di farcela. Come ce l'ho fatta finora, d'altronde. Sia pur con discreti problemi.<br />
La miserabile, base che prima di leggerla sul libro non avevo mai sentito, unica preparazione da cuocere, è stata una passeggiata, dopodiché il disastro totale. Non mi sembrava complicato montare della panna e della chiara d'uovo da mischiare allo yogurt, invece ho buttato circa 750 gr di panna, 6 albumi e 150 grammi di zucchero dopo aver provato vanamente a montarli.<br />
Un po' come quando un cane te s'attacca alla gamba nel tentativo di farti passare per una cagnolina.<br />
La prima volta è uscito burro di panna e la chiara è rimasta staccata, la seconda è uscita una roba liquida imbarazzante che sembrava latte giallo, la terza tutti granelli di grasso e chiara d'uovo dall'aspetto di vomito.<br />
A quel punto, mi erano rimasti gli ultimi 250 gr di panna e le ultime 2 chiare d'uovo ed erano le 22.00 di lunedì sera. Neanche Auchan mi avrebbe potuto aiutare!<br />
Loro erano la mia salvezza, sbagliavo anche quell'ultima volta e non potevo finire la torta.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmw1ZNCk96yR61EiJqhNo-d-SVDNfzBIUFNTpsWP9DSeyWArrYToFZIaYIpEOLQBqMeEc3ZXvZMBQ2rFTUav9RatNQcKuBitf95rWW379oJUdc5PY0QSCXSF3R4KqwQswm1Ctlhrd9WEVD/s1600/WP_20150622_20_29_30_Pro+2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmw1ZNCk96yR61EiJqhNo-d-SVDNfzBIUFNTpsWP9DSeyWArrYToFZIaYIpEOLQBqMeEc3ZXvZMBQ2rFTUav9RatNQcKuBitf95rWW379oJUdc5PY0QSCXSF3R4KqwQswm1Ctlhrd9WEVD/s200/WP_20150622_20_29_30_Pro+2.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Impasto per la miserabile</td></tr>
</tbody></table>
Mi sono sentita un po' come Wendy, rinchiusa in attesa di essere uccisa dall'accetta di Jack Nicholson e come dire, senza speranza, solo con il desiderio di un agente esterno che intervenisse a salvarmi la vita.<br />
Oppure come Vince Vaughn in Dodgeball (che quanto je piacciono a Vince sti film sugli sfigati che vincono all'ultimo momento), quando mancano 20 secondi e la tua squadra di nerd arrangiati ma con un gran cuore è sotto di un punto e spetta a te farne entrare due, quando la possibilità di salvarti la puoi trovare stando calma e ragionando, mentre ti cachi sotto dalla paura. <br />
Così per la prima volta in 6 mesi, ho detto no a Knam, ovvero ho ripreso ad usare il cervello mentre preparo i dolci, ho unito quel poco che ho imparato, alla logica.<br />
Knam mi diceva di montare panna, albume e zucchero da aggiungere poi allo yogurt. Sicuramente lui ha dato per scontato che io lo sapessi fare e che montassi separatamente panna e albumi invece io ho seguito alla lettera creando il disastro per ben tre volte. Sul punto di essere <i>accettata</i> da Jack Torrance, ho fermato l'immagine e scritto un finale mio. Semplicemente montando tutto separato. E ho vinto.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkWQutL2r7bNAGB6P2ZN8QszENrK6e_MVEDW1SJ3TWMdF1c5YtKVU2dkX3tgVY5GTR22j9y-xQmjiPhkibrrOXc1NLA8jLoFcwePdWFlNd7ous6rxHULyMMOVUL0Hgk_rJkG-vW6ZKsyf_/s1600/WP_20150622_22_27_12_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkWQutL2r7bNAGB6P2ZN8QszENrK6e_MVEDW1SJ3TWMdF1c5YtKVU2dkX3tgVY5GTR22j9y-xQmjiPhkibrrOXc1NLA8jLoFcwePdWFlNd7ous6rxHULyMMOVUL0Hgk_rJkG-vW6ZKsyf_/s200/WP_20150622_22_27_12_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Assemblamento torta</td></tr>
</tbody></table>
Una vittoria sofferta, che mi ha un po' mandato di traverso la distrazione rilassante del fare un dolce e che ha scoperchiato l'enorme vaso di Pandora del mio senso di inadeguatezza.<br />
La torta la stavo facendo per mia sorella e per il suo compleanno. Ci tenevo tantissimo a farle una cosa speciale, particolare, come lei lo è per me e come lo è il nostro rapporto.<br />
Così mi è stato più facile sbagliare, attenendomi a delle regole scritte, proprio per paura di sbagliare. Solo quando ho rischiato e messo del mio, che sia cervello, cuore, logica o esperienza, il prosieguo è andato per il verso giusto. Non completamente, perché la gelatina di frutto della passione invece che rapprendersi in frigo si è liquefatta, ma viste le premesse potevo accontentarmi.<br />
Fino a quel momento, era stato un po' come se tutto di me dicesse "non sei tu quella che sa fare le torte, tu non sei capace, puoi al massimo imitare alla meno peggio, è lei quella brava". Non con l'invidia, sia chiaro, con l'amore di una sorella che ammira e che pensa di non dare mai abbastanza di sé a chi la ama e ama.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2c9eBBNAXpkuzSXuN9j4DqFq2UCI7zt_2PaRGRBkt3eBFMAxEO2PnBpy7QKHwwVBEdmBqBWd4QMaZcZrGFeHIGPhFMy7EwtsWdleFeecbAL2TenXDn1RXYv3qwznIaKn9MbqzUnwsgNSa/s1600/WP_20150623_20_25_39_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2c9eBBNAXpkuzSXuN9j4DqFq2UCI7zt_2PaRGRBkt3eBFMAxEO2PnBpy7QKHwwVBEdmBqBWd4QMaZcZrGFeHIGPhFMy7EwtsWdleFeecbAL2TenXDn1RXYv3qwznIaKn9MbqzUnwsgNSa/s200/WP_20150623_20_25_39_Pro+1.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fetta di torta. Si evince che la gelatina<br />
di frutto della passione non sia venuta.</td></tr>
</tbody></table>
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Ho assemblato questa torta con la paura di non aver dato tutta me e che quello che ho da dare, a prescindere non sia un granché bello.<br />
Così ecco la torta che doveva celebrare amore, un amore che cresce negli anni, che si modifica, che di allunga nell'amore per i miei nipoti, rischiava di non esserci per paura.<br />
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Infondata. Peraltro. E non per il fallimento che ne poteva conseguire ma perché mia sorella mi ama e mi amava lo stesso, anche quando facevo fresbee al posto delle torte, anche se le dicevo "ce l'ho messa tutta ma non è voluta venire".<br />
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Sentirsi degni di essere amati è la più grande sfida con noi stessi. La mia senza dubbio.<br />
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E sto ancora miseramente perdendo.<br />
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<div style="text-align: center;">
La torta</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA6urtj9Jwl0rwdGZIwsxmTvL_TunCMYag9O4XDWA8XQrgFKlsjL2pkxPH23XJxy7ISDhLoOe1z7cDhtRfUuJx8DfCNZteISCw6gua20NmiBihyH7ZCoXX9HeHlzzLpajwPS2dFspoPeF_/s1600/WP_20150623_20_25_45_Pro+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA6urtj9Jwl0rwdGZIwsxmTvL_TunCMYag9O4XDWA8XQrgFKlsjL2pkxPH23XJxy7ISDhLoOe1z7cDhtRfUuJx8DfCNZteISCw6gua20NmiBihyH7ZCoXX9HeHlzzLpajwPS2dFspoPeF_/s320/WP_20150623_20_25_45_Pro+1.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />SaraLellahttp://www.blogger.com/profile/03866282748842707520noreply@blogger.com0