lunedì 21 marzo 2016

La famosa squadra G cinque eroi uniti qui

Questa notte ho fatto un sogno che mi ha un po' scosso.
Stavo camminando in strada per entrare in uno studio medico dove avrebbero dovuto operarmi al piede.
Davanti alla porta dello studio medico, intravedevo la macchina di una mia amica fraterna che non frequento da un po'.
Speravo fosse realmente la sua, nel sogno, per poter riabbracciare lei dopo tanto e chiudere alle spalle ogni problema potesse essersi creato con la distanza. La vedevo scendere dalla vettura; mi vedeva anche lei e subito dopo aver realizzato che ero io, girava la testa per evitarmi, infilandosi dentro un negozio contiguo allo studio medico. Mentre eravamo ancora sulle rispettive porte, le gridavo che le voglio bene, che lei lo doveva sapere e se lo doveva ricordare: "ti voglio bene, hai capito?", le dicevo con la voce rotta.

Lei faceva un gesto di stizza come per mandarmi a quel paese e se ne andava, lasciandomi con il mio affetto chiuso e solitario.

Mi sono svegliata con una sensazione di tristezza immensa, di mancanza profonda, come se mi avessero rubato qualcosa a cui tenevo quanto una parte di me.

Penso molto a lei, questi giorni. Penso alla lei con cui ho passato tanti anni della mia vita: la sua decisione di non frequentare più me e le amiche che mi sono care quanto lo erano a lei, mi sta pesando sull'anima. Soprattutto perché non ne ho capito il motivo.
Tra un paio di mesi la piccoletta delle cinque amiche che eravamo, amica del sogno compresa, si sposa. 
Siamo felici, in fibrillazione, contente ed eccitate come delle adolescenti che guardano un film con Zac Efron.
Questa assenza però, è come un ma alla fine di una frase in cui dici che va tutto bene.

Continuo a pensare alla sua capacità di vedere la vita in modo positivo, di guardare sempre alla bellezza delle cose, alla sua contagiosa voglia di divertirsi e di non invecchiare mai.
Tutto questo mi manca e non solo a me.
Ci manca quello che eravamo insieme e lei, con pregi, difetti e contraddizioni.
Chissà se manca anche a se stessa.
Chissà se allontanarsi è stata una necessità, se darmi e darci la colpa di qualcosa che non sappiamo o non abbiamo capito, le serviva per trovare una nuova se'.

Solo in questo caso potrei accettare la lontananza e starmene da parte a guardare la sua vita.
Sì, è un po' melodrammatica questa osservazione, me ne rendo conto ma è una delle rare volte in cui mi sento impotente, in cui sto da parte perché non posso ottenere nulla di diverso da quello che è lo stato delle cose.

Il fatto è che sono e rimarrò convinta che potrei e potremmo aver fatto tante cose sbagliate ma parlando si sarebbero risolte, anche solo per il profondo amore reciproco.

E se non ci fosse più, questo amore?
Se non ci fosse più avrei voluto sentirlo dalla sua voce.





Anche se non ci avrei creduto. Un po' come quando non ti rassegni ad un fidanzato che ti ha lasciato perché credi che ti ami ancora.



Vedi, amica mia, anima bella, non lo so perché non mi rispondi, non lo so qual è la mia colpa, la nostra colpa ma voglio che tu sappia che mi manca tutto di te, che ora che siamo tutte vicine, che c'è qualcosa di felice da condividere, sei l'indice che manca in una mano.

Vorrei che andassimo in giro a scegliere il vestito per il matrimonio della cucciola, sentirti dire cosa mi sta bene e come dovrei prendermi cura di me, bermi con te un bicchiere di Shiraz parlando di cose futili, abbracciarti come non succede da tanto, troppo tempo.
Vorrei telefonarti alle 2 di notte e cercare una soluzione ai nostri problemi, vorrei farmi raccontare da te le stesse identiche storie che mi hai già raccontato mille volte, le sette pizze, il tennis, la ballerina che eri, l'amore per tuo papà.
Vorrei venire a cena da te e chiacchierare con tua mamma, vorrei che andassimo al mare alle 7 di sera per guardare il tramonto, bere un mojito e tornare a casa.
Vorrei andare al cinema a vedere un film che non fa pensare, vederti commuovere per le stupidaggini e ridere di questo.
Vorrei accompagnarti a concerti di musica che non ascolto solo per farti contenta.

Vorrei vedere il tuo sorriso, quello che so che c'è ancora, in una foto tutte insieme, qualche anno più tardi.

Vorrei vederti con noi a questo matrimonio.

Se ne hai voglia, a Pasquetta sai sempre dove trovarci e sei sempre la benvenuta.

E' come nel sogno... ti voglio bene sempre, amica mia.

Ti vogliamo sempre bene, amica nostra.





6 commenti:

  1. Come ti sei permessa di scrivere di cose "private" e non veritiere, qui, su di un sito accessibile a tutti !?!
    Il fatto che tu abbia delle mie foto, non ti autorizza, in automatico, a farne uso a tuo piacimento.
    Sabrina
    Sei pregata di non usare mie foto, di cancellare quelle presenti in questa pagina web, insieme a tutto il suo contenuto e di non scrivere più niente sulla mia persona.

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  2. Io non ci posso credere a quello che leggo. Quindi l'unica spiegazione è che c'è stata l'invasione degli ultracorpi e di te è rimasto un guscio vuoto. Altrimenti non si spiega una risposta così rancorosa ( o da malata di mente) ad un post così bello e così di cuore. Non so se sto piangendo perché mi sono commossa di nuovo nel leggerlo o se queste lacrime sono per la tua risposta di merda. Comunque si vive bene anche senza un indice. O si impara a farlo

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  3. Forse se inizi a curarti subito sei ancora in tempo per capire quanto paranoico, patetico ed egocentrico sia quello che hai scritto e quello che, quindi, alberga nella tua testa. Altrimenti puoi prendere la tua persona e riportarla nel tuo piccolo mondo dove fare la caccia alle streghe con nemici immaginari brutti e cattivi è l'unico modo per non guardarsi allo specchio e vergognarsi della propria inadeguatezza. Chissà perché so già quale strada sceglierai.

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  4. Finalmente, grazie ai nostri commenti, avrai un motivo reale per avercela con noi. Che altrimenti inseguire i fantasmi e non acchiapparli mai, è piuttosto faticoso.
    Finalmente puoi dire che ti abbiamo dato della stronza e della malata di mente e allora potrai passare in allegria i tuoi prossimi mesi, a riempire di parole contro di noi la tua vita evidentemente arida.
    Noi invece, possiamo finalmente smettere di volerti bene a prescindere che sono tempo ed affetto sprecato.
    Questo post non ha un nome sopra, glielo stai dando tu, quindi se vuoi che nessuno sappia chi sei, basta cancellare il tuo commento.
    Sono certa che chiunque legga, conoscendomi, sa che sto parlando di un'amica che mi merita.
    Quindi non puoi essere tu.
    Le foto non ci sono già più che non sia mai che hai ancora tempo da perdere e soldi da regalare ad un altro avvocato. Io fossi in te opterei per uno psicologo.
    Grazie di avermi levato il dubbio comunque: fregarmene di te, ora, è la cosa più naturale del mondo.




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  5. ma vergognatevi voi !
    prima mi allontanate, in un periodo di merda della mia vita e poi dopo anni ci ripensate e mi venite a rompere i coglioni con le vostre follie.
    e cara Sara, il nome non c'è, ma è chiaro che parlavi di me e questo si chiama diffamazione. Fattelo spiegare dal tuo compagno.
    Cancella questa cazzo di pagina o, si, spreco soldi per denunciarti per diffamazione.
    e andateci voi dallo psicologo.

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  6. La diffamazione prevede un'offesa e nello scritto di Sara non ce ne sta neanche l'ombra, fattelo spiegare dal tuo avvocato prima di fare ridicole minacce. Per quanto riguarda il resto, quello che è successo veramente è talmente diverso da come l'hai distorto tu che non c'è nulla da aggiungere, meglio che tu continui pensare che è il resto del mondo ad essere pazzo e cattivo. Buona vita da chi dallo psicologo ci va eccome.

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