venerdì 22 gennaio 2016

...L'estate che passa in fretta, l'estate che torna ancora

Un milione di anni fa. O forse 2
E così sono stata bellina anche io.

Avevo 14 anni circa, capelli alla Samantha Fox ovvero scalati finto confuso, tutti da un lato, tipo Fantozzi vicino al megafono, occasionalmente con la frangia cotonata e laccata stile onda inviolabile del Pacifico, mille braccialetti ai polsi quasi tutti di una bruttezza epocale e con dei colori da labirintite, perché va oggi, ma prima di tutto andava negli anni '80. Magra.

Abbastanza magra.

Rispetto ad ora, stress, intolleranze e gonfiori a parte, pesavo ad occhio e croce 15 kg di meno.

Ero magra perché non mangiavo molto ma la cosa fantastica è che non me ne accorgevo.
Non me ne fregava nulla.

Giocavo a pallavolo e ciò mi rendeva anche aggraziata.
Tuorli in cottura

Non avevo un pensiero al mondo se non stare attenta a quando mi cadeva il braccialetto al cui nodo era legato un desiderio, per sperare si avverasse.
In questa foto sono seduta nel giardino della casa di Fregene, in un'aiuola piena di piante, d'estate.
In uno dei tre mesi di mare che la vita mi ha concesso per un sacco di anni.
Probabilmente l'estate di 28 anni fa.


Così, con profonda indulgenza, ogni volta che guardo questa foto mi dico: guardati cretina, guardati!
Ti costava molto credere in quello che eri?
Temo di sì.
...e cotti
Se avessimo a 14 anni la saggezza dei 40 saremmo tutti felici. E non esisterebbero gli psicologi.

Questa foto mi sembra sempre surreale. La guardo come se non fossi io, come se quella bella ragazza con lo sguardo sensuale, seduta con naturalezza, non corrispondesse con quello che ricordo di lei e con quello che l'ho fatta diventare.
Ah dunque esisteva? Mi dico. C'era chi un tempo ha saputo di essere donna e voleva restarci?
E dov'è ora? Quand'è che ha smesso di amarsi, se mai lo ha fatto, almeno d'estate?
Cosa vedevano gli altri in lei? Una a cui manca sempre la terra sotto i piedi o una futura, grande e bellissima donna?
Troppe domande separano me da quella foto.
Vai con lo stampo
Domande che riguardano più il mistero della donna scomparsa che i motivi della sua sparizione.
Mortificarsi è una cosa che riesce molto facile da adolescenti, non bisogna far altro che assecondare gli ormoni e seguire la naturale inclinazione all'autolesionismo tipica di quell'età.
Eppure non lo si pensa, guardando la testa leggermente chinata e lo sguardo ammaliante.
Seduta sull'erba poi. Che adesso neanche col filo spinato elettrico che brucia tutti gli insetti sottostanti, mi ci metterei.
Questa foto insomma, mi serve per ricordare per quale motivo ho passato un anno a fare dolci, a vincere il terrore che mangiare con piacere sia "peccato" o il terrore di ingrassare anche soltanto mescolando burro e cioccolato, vivendo nell'enorme contraddizione di pensare che il grasso sia il male del mondo ma il cibo la sua consolazione.

Ora so qual è la mia missione per il 2016: tornare a quella foto.
Nè nel senso di peso, nè nel senso di età.
Ambedue le cose possibili come viaggiare nel tempo.
Dovrò togliere l'equivalente di sei matriosche, una diversa dall'altra, la prima di sensi di colpa, la seconda di paure, la terza di protezione e due o tre di puro, semplice e inattaccabile GRASSO.

D'altronde Paolo Fox ha detto che sarà il mio anno, che Saturno è uscito dal Toro e che posso mettere in pratica le elucubrazioni degli ultimi 1000 giorni (di me e di me)...
...e se lo dice Paolo Fox...

Nel dubbio vi parlo di biscotti fatti a fine novembre.
Erano nel libro di Knam e in attesa di fare "Giorgio", l'ultima grande impresa, non ho tralasciato il resto. Ho rifatto la Tris, ho rifatto "Giulio", ho fatto i bigné. Insomma, mi tengo in allenamento.
OVIS MOLLIS PRONTI
Sti biscotti si chiamano "ovis mollis". Sono fatti con i tuorli sodi invece che crudi e sono morbidissimi. Knam dice che è per questa cosa delle uova ed è un Ipse Dixit come Paolo Fox (ammazza quante x in una frase sola!) però mi permetto di credere che sia anche per il quantitativo di burro che travalica di un par de spanne la soglia del " che te farà mai un po' di burro! non ha mai ammazzato nessuno".
Bòni comunque.
Corrado se l'è spolverati in un pomeriggio. Ha rischiato che gli si allappasse per sempre la lingua ma immagino ne sia valsa la pena.

Non lo racconto nemmeno che per cuocere solo i tuorli ne ho inventata una delle mie! Beh, ormai lo racconto. Li ho separati dalle chiare e messi un pentolino a cuocere nell'acqua.
Non era scritto da nessuna parte. Ho deciso di fare sta cazzata di mia iniziativa.
Quando se dice er genio...
Il tuorlo con quel po' di chiara rimasta intorno, ha generato un quantitativo di schiuma nel pentolino che nun te po' veni' in mente che sto poco de chiara crei sto bordello, tipo  quando mettevamo il Nidra al latte nella vasca da bagno! Però se so' cotti senza troppi danni.
L'ho dovuti asciugare con la carta assorbente. Il resto è biscotto.


 E questi siamo mia mamma, io e papà. 
 Felici.
Davanti ad una torta.



p.s. riflessione alla "In treatment": le mie foto più felici sono davanti ad una torta. 
Per quello mi rifiutavo di imparare a prepararle? 
Ammappa che riflessione complicata...Freud me sta a fa' l'applauso dalla tomba...un'eco...




2 commenti:

  1. Ottimo punto di ripartenza
    In questo strano pazzo e anche un po' stronzo giovedì di luglio io ripartirei da qui

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