giovedì 4 giugno 2015

La mia parte intollerante

Oggi è uno di quei giorni in cui  ciò che normalmente sopporto a fatica tirando un sospiro per calmarmi e imprecando tra me e me, mi risulta intollerabile.

Sono quelle piccole quotidianità che mi trasformano, in un attimo, da dolcissima cappuccetto rosso che entra nel bosco speranzosa del suo immediato futuro e canta e saltella e zompetta felice col suo fottuto canestro, a una specie di Crudelia De Mon che però non circoscrive la sua cattiveria a 101 cani, la estende a categorie umane specifiche e decisamente più ampie.
Nel mio caso, oggi, la applico alla categoria: vecchie al supermercato.
 


Sono pericolosissime e da evitare che manco er maniaco ar parco mette così paura.
Sono capaci di farti trasfigurare in un secondo e generare una bile nociva.
Arrivano con le buste accartocciate e infilate nella borsa, nella manica della giacca, in una tasca a caso e nell'ordine:
1) cercano una cosa che non compreranno nel banco frigo, tenendo il cestino o il carrello per obliquo nella corsia e impedendo a tutti di passare. Se chiedi permesso non sentono o fanno finta di non sentire. Se sposti il mezzo che intralcia si alterano e dicono che i giovani sono maleducati. La categoria giovani comprende tutti coloro che sono al di sotto degli ottanta.
2) devono acquistare sempre, al massimo, un paio di cose eppure hanno il carrello per metterle dentro che abbandonano a cazzo di cane in posti a caso. Se lo scansi, che tanto è vuoto, per prendere una cosa sugli scaffali, ti dicono "questo è il mio carrello" con aria arcigna e passi pure da ladra.
3) arrivano alla cassa e ti chiedono di passare perché hanno due cose. Malgrado anche tu abbia due cose perché stai in pausa pranzo e ti sei andato a comprare 'no stuzzichino, le fai passare. In quei rari casi in cui non lo fai, perché vai per uno, ti fanno sentire una merda insieme a tutta la fila che dice "prego signora, passi pure". Appena tocca a loro, però chiacchierano con la cassiera che vedono probabilmente tutti i giorni. La cassiera sorride con la paresi, che vojo di', uno a fatica tollera la madre che je ripete le stesse cose tutti i giorni, ma perché deve sta a senti' la vecchia?
Quando una povera cassiera è sottoposta al fuoco incrociato della vecchia ho l'istinto di abbracciarla e di accarezzarle i capelli per dire "non è niente, tranquilla, passa".
La cassiera con la paresi risponde in linea di massima a monosillabi per non incoraggiare, perché se je dai un dito alla vecchia, er braccio lo usa come stuzzicadenti de quello che te s'è magnato.  A quel punto la vecchia chiede conferme dei prezzi, dell'offerta che non è stata applicata e di un prodotto che si ricordano aver visto su un bancone ma non c'è più. La cassiera dice non lo so, ma sta pantomima dura già quei 3 minuti de troppo. Se le hai fatte passare tu, maledici la suora che ti ha educato tanto bene, se l'ha fatta passare qualcuno dopo averti infamato, lo guardi con disprezzo lanciando fulmini dagli occhi.
4) Il must della vecchia al super è il borsellino. Spende sempre una cifra inferiore ai 10 euro con centesimi annessi e tira regolarmente fuori il pezzone da 50. Quando la cassiera sta per darle il resto eccola là, la vecchia tira fuori il borsellino. Lì è la fine.
La cassiera dice "non si preoccupi signora ho fatto" ma la vecchia no, lei deve usare gli spicci "li conti un po' se sono tutti?" e li rovescia sulla sua mano, su quella della cassiera o sul bancone. La cassiera li conta e mancano sempre dei centesimi. Allora la vecchia accetta il resto dei 50? Noooo!!!!! Fruga nella borsa. Ma non è la stessa borsa che aveva il giorno prima? Certamente. Infatti secondo me ce li butta a casa, i centesimi. La cassiera a quel punto dice "va bene così, non si preoccupi".
E la vecchia non solo ha tritato le palle a tutti per un'ora, ha anche guadagnato sulla spesa.
E' finita qui? No. Adesso è il momento busta!
So' du' cose ma la vecchia deve cerca' la busta che aveva in qualche pertugio "no signora non me la dia che ce l'ho, ma 'ndo l'ho messa?", ed eccola qui, finalmente. Solo che la vecchia non si fida che la cassiera non gliel'abbia messa in conto e allora prima di imbustare quelle due stronzate, controlla lo scontrino.
E tu aspetti.
Passano dei minuti infiniti che sommi a quelli alla fermata dell'autobus, a cercare parcheggio, in fila sull'Aurelia per andare al mare e chiedi cortesemente al Signore di scalarteli dal conto finale perché so' buttati e nun vale.

Esiste la moglie di Hulk? Mio nipote lo sa sicuramente. Forse nel cartone animato quello nuovo, quello degli Shield! Eh forse lì Hulk ha una moglie, una sorella, una fidanzata ; beh sono certa che il creatore sia donna oppure marito di una donna che ha avuto una vecchia in fila alla cassa, davanti a lei.
All'ora di pranzo.
Per caritàààààà! Colpa mia, che per comprare un pezzo di pizza non sono andata dal fornaio ma al supermercato.
E me so' trasfigurata. 

Tutto riuscirei a tollerare, veramente, anche in preciclo, col diluvio universale, senza ombrello e le scarpe bagnate, tutto se non fosse per quell'interrogativo inspiegabile, un mistero che vorrei farci una puntata di Voyager, un dogma che non mi rassegno ad accettare:
Perché le signore anziane, le vecchie, devono fare la spesa all'una? Perché si ricordano sempre all'ora di pranzo che je manca er latte, du' finocchi e le uova?
Sempre. Una costante.

Capisco tutto, anche il fatto che non hai una mazza da fare  e per perdere un'ora compri una cosa al giorno al supermercato ma perché all'ora di pranzo. Perché? 
Perché non esci alle 10.00 che non c'è un cane e se c'è evidentemente non ha una mazza da fare come te e va a fare la spesa alle 10.00?
Quale profonda cattiveria ti smuove la voglia di uscire all'ora più calda, intensa e affollata dei giorni feriali per comprare un litro di latte e venire a rompere i coglioni a me?
Perché nei supermercati non fanno la fila dedicata alle vecchie, all'ora di pranzo? Come quella delle pensioni alla posta. 
Non me ne faccio una ragione.

Ah cacchio...la torta!!! Ho fatto una mousse. Interessa? Non è più coinvolgente l'annoso problema della vecchia al supermercato?
zucchero + 1 grammo
Burro + 1 grammo
Beh, comunque ho fatto la mousse al cioccolato bianco e fragole. E' venuta bene? No. Sembrava un semifreddo e non una mousse. 
La mousse non è una cazzata da fare. Anzi. 

Dopo mesi posso dire che se c'è un trucco, io non l'ho capito. Come la donna tagliata in due o le colombe dai cilindri. Ok, è finto ma io non capisco come facciano, ugualmente.
Così la mousse. Commetto sempre un errore fatale. 
A parte il fatto che non si sa per quale motivo, peso le cose col peso giusto e dopo un minuto hanno sempre un grammo in più, il problema stavolta è stato che ho rimontato la panna dopo che si era smontata all'aggiunta del cioccolato bianco. 

Torta pronta per il freezer
Per cercare di ritirarla su quando, chiaramente, non ne aveva nessuna voglia, ho provato a montarla con le fruste per circa cinque minuti. Alla fine ce l'ho fatta ma a quel punto era quasi burro. 

(Questa frase l'ho sottolineata in neretto e lasciata isolata per far rendere conto di quanto tutto potrebbe essere facilmente equivocato e trasformato in un porno casalingo. )

Torniamo a noi. Sotto c'era una base di roulade, una specie di pan di Spagna ma più ammassato, che è venuto perfettamente. Era buonissima e profumatissima. 
Poi ho rovinato tutto.

Roulade. Bella no?
Il sapore come al solito, non si batteva. 
Knam dice di metterci della scorza di lime e ovviamente ho eseguito alla lettera.
E' incredibile notare come il suo tocco sia fondamentale, come faccia la differenza nel gusto, nell'equilibrio di sapori, come cambi una torta anche solo per una "grattugiata di scorza" di lime.


Siòri e siòre: la mousse.


Ah sì, c'è stato anche un altro piccolissimo problema: ho fatto la torta sabato 23 e il giorno dopo l'ho portata da mia sorella. 
Siccome andava tenuta in congelatore, l'ho fatto ma per tutta la notte. 
La mattina l'ho messa in frigo per non farla smontare che già avevo avuto i miei problemi nella "catena di montaggio" (questa dovrebbe far ridere???? ma fammi il piacere!!).
Beh, il problema? Il problema è che il nostro frigo, ultimamente, c'ha le pretese di essere un freezer e congela tutto. Quindi la torta più o meno s'è adattata ma le fragole no. So' rimaste de sasso. Povere.
So' un disastro rega'... un disastro.
Che faccio er prossimo anno? Un anno di bricolage? 

ps. Titolo proprio titolo di canzone di Caparezza. Da citare tutta la frase, da farsi tatuare in fronte "trovo molto interessante la mia parte intollerante. che mi rende rivoltante tutta questa bella gente". 
Grazie Capa. Tu sì che la sai. 

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