venerdì 13 febbraio 2015

Mangiatori di Fave?

In questi giorni sta arrivando la Primavera, a Roma.
Ci sono circa 15 gradi nelle ore di luce e l'aria serale ti invita a guardare le stelle.
Si avverte in lontananza l'odore delle mimose ancora verdi ma con tutta l'intenzione di maturare a breve, per diventare simbolo del marzo capitolino.
Le nuvole sanno di sole e non soffiano vento che punge con aghi di freddo.
Il tramonto raggiunge la città ogni giorno più tardi e ogni minuto  di luce rubato alla notte è un passo più vicino all'estate...
...e io ho scritto questa introduzione solo per dimostrare che a cacare banalità non ci vuole molto, basta accoppiare a cazzo elementi della natura nella stessa frase in maniera apparentemente sensata e avere la faccia come il culo di farli sembrare poesia.
Ce l'ho con Sanremo sì ma poi mi passa.
Soprattutto perché la torta di questa settimana l'ho fatta per portarla alla

"XDLOL - Nona Convenscion autogestita delle Fave"  

il fanclub di Elio e Le Storie Tese.


e il paragone tra quello che sento queste sere su Rai1 e quello che ho visto e sentito sabato, nonché alla musica degli Elii, è impietoso. 
Accantonato l'amaro in bocca per il festival, passiamo al dolce. 
No, questa frase non è stata fatta apposta per il doppio senso, me ne sono accorta dopo; l'ho lasciata lo stesso anche se mi aspetto il brivido di freddo nelle vene di chi legge.


Fave di cacao in via di frantumazione
La scelta della torta è caduta, per una ragione ben precisa sulla "Crostata al cioccolato, zenzero candito e grué di cacao".

Il grué, ho appreso dopo aver acqustato il libro di Knam,  è composto da FAVE di cacao frantumate e niente mi sembrava più appropriato: alla convenscion si meritavano una torta ad hoc.
Se fossi stata brava me la sarei inventata ma non è il mio caso e nemmeno il mio blog.
Chi non mi conosce, ammesso che gli interessi, si potrebbe chiedere cosa ci facessi, in quel loco e con quelle splendide persone ma siccome raccontarlo, per quanto interessante, impiegherebbe almeno un paio di post, una vagonata di pagine e pezzi di cuore lasciati in giro da andare a cercare, mi limiterò a dire che sabato pomeriggio, dentro "Lo Spazio Ebbro", locale deputato, c'erano molti degli affetti che hanno felicemente occupato gli ultimi 13 anni della mia vita. 
Il motivo per cui sono stata invitata è che l'organizzatore del tutto, fava Tracca, legge questo blog e ha avuto la brillante idea di coniugare la voglia di assaggiare una mia torta con l'evento sublime.
Ci tenevo quindi più che mai a fare un dolce che meritasse l'invito e che fosse tanto "appagante" quanto i miei momenti di vita vissuta con quegli amici.
Sto diventando melensa, lo so ma me lo concedo, ogni tanto. Serve a riequilibrare la serotonina! 

Mi rimetto subito in paro elencando, in ordine alfabetico, i santi che ho bestemmiato per stendere la frolla al cacao. 
Già perché siccome la reunion iniziava il primo pomeriggio di sabato e siccome io e Corra eravamo a piedi perché "la macchina del capo aveva un buco nella gomma", ho fatto parte del lavoro venerdì e parte sabato per non rischiare di arrivare tardi o non finire in tempo. Venerdì ho preparato "la linea", come direbbero i cuochi di ristorante che mi sa che in pasticceria non esiste: frolla al cacao, crema pasticcera, grué di cacao e zenzero candito a cubetti. Questi ultimi due sono stati "causa forza maggiore". Ovvero esistono già fatti sia il grué che lo zenzero ma siccome Corra  aveva trovato solo la versione intera, ho rimediato nel migliore dei modi e nessuno si è fatto male. 
Sabato dunque ho completato l'opera. 

Qui torniamo alle bestemmie. 
Visto che l'altra settimana 'sta storia della -frolla un giorno in frigo- aveva funzionato, c'ho riprovato. Peccato che evidentemente il cacao fa la differenza e che l'impasto è uscito dal frigo duro come una palla da bowling senza neanche i tre buchini. 

L'ho provata a stendere dopo 10 minuti che l'avevo tirata fuori, perché prima era impossibile ma me so' venute le braccia dei fratelli Abbagnale e so' diventata verde come Hulk. 
Arrivata ai santi con la "i" ho avuto un attimo di esitazione con le lettere americane , la frolla si è scaldata troppo e si sfibrata in alcuni punti. Pochi, per fortuna, ma sufficienti a farmi proseguire l'alfabeto.
Composto per la farcitura
Alla Kappa ho messo Ken, alla J Jack lo squartatore di frolle, alla W Wile coyote e alla Y l'orso Yoghi. In ordine sparso. 
Una volta stesa la frolla, ho fatto un'altra scelta pessima: ho deciso di usare una teglia quadrata invece che circolare. Ho pensato che sarebbe stato più facile tagliare la torta a cubi per farne porzioni piccole e simili. La pensata non era neanche peregrina ma a casa ho una sola teglia non tonda la cui  superficie è leggermente superiore a quella proporzionata alle dosi della torta. 
Mi è toccato, a questo punto, ricominciare l'alfabeto perché la frolla non bastava a fare anche le tre strisce chieste dal Re per decorare la superficie. Ho quindi ridotto l'altezza del bordo "a misura di farcitura" (fatta con crema pasticcera, la ganasce al cioccolato e lo zenzero candito), rifinito male con le tre strisce totalmente asimmetriche e infornato pregando. 


Questo ciò che si vedeva in forno.

Alle 15.30 siamo usciti per recarci alla convention con torta pronta e decorata con le fave di cacao. 
Siamo arrivati lì dopo un'ora e dopo esserci persi quelle sei o sette volte.
In ogni caso  in tempo per goderci un po' di delirio da fanclub e un po' di abbracci. 
Siamo entrati che si stava esibendo un gruppo di cover di cartoni animati, bravissimi! 

La torta è finita ed è anche piaciuta molto. Si vede che non ho fatto grandi cazzate.
Qui sotto si può vedere l'unica foto che sono riuscita a fare. 
Quel bagliore sulla destra è il flash. Il locale era abbastanza buio e l'ho dovuto usare ma essendoci il vassoio dorato, ha fatto riflesso e la torta ha l'aureola: forse era talmente tanto buona che è stata fatta santa. Sposerà in forma privata Saint Honoré.  
Però volendo si può dire che chiaramente, il bagliore a forma di morso denota una presenza aliena, palesatasi perché troppo curiosa di mangiare il capolavoro culinario. 
Tutto ok, sto bene. 

Devo fare due piccole digressioni, come se non ne facessi mai abbastanza. La prima riguarda il discorso fan. Ho imparato con anni e anni di esperienza che ogni cantante, cantautore, gruppo o che sia, ha i fan che merita. Non c'è eccezione a questo. E' così. Ovviamente in linea generale e non considerando anche i malati di mente. Il fanclub di Elio ne è una dimostrazione. Naturale che ci siano dei feticisti, degli appassionati al limite del normale ma il minimo comune denominatore al di fuori del gruppo stesso, è la passione curiosa per ogni forma d'arte, per la musica tutta, per il cinema, è la capacità di avere sempre voglia di mettersi in gioco senza mai smettere di imparare. 
Sabato pomeriggio è stato divertente anche per me e Corra che di Elio ne sappiamo poco. 
A questo proposito introduco la seconda digressione, prova del nove della prima. 
C'era un altro motivo per cui volevo e volevamo esserci. 
Uno degli amici presenti alla convenscion, Alessandro Corradi, ha prodotto e realizzato uno splendido cortometraggio, un corto musical, con all'interno ben due brani composti nientepopodimenoche da Rocco Tanica. 
Lo presentava in anteprima e nessun motivo al mondo ci avrebbe impedito di dedicargli i nostri più sentiti applausi. 
Vorrei dire un sacco di cose buone di lui e sul cortometraggio ma non credo di esserne abbastanza capace. Sono certa che durante quest'anno lo nominerò più e più volte, solo e insieme alla sua fidanzata e mio cuore, Leesa. 
Così ho deciso di chiudere il post come una una trasmissione televisiva, quando i titoli di coda scorrono sulle immagini più belle della puntata, regalando emozioni che sfumano sul finale.
Questo è il corto e merita 15 minuti del tempo di ognuno di noi.
Bravi ragazzi sono, amici miei, tutti poeti noi del 76 (tanto per parafrasare Miguel e calarmi 3 anni.)



ps: non ho mai chiesto perché il fanclub si chiama Fave ma ho trovato riferimenti nella canzone "Supergiovane" dalla quale ho rubato la frase del titolo.
ps2: se ho scritto qualche stupidaggine, miei amici, chiedo venia. Se sbalio, mi corigerete, no?
ps3: un grazie di cuore a Riccardo Tracca, ad Alessandro Corradi e alla mia dolce Leesa. 

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