martedì 30 dicembre 2014

Cherri, Cherri, maybe we'll meet again...

Eccomi qui.
Trenta dicembre del duemilatredici. Tutto a lettere. Perché sembra più importante.

Questo post è un saluto e come cantavano gli Europe:

"Can't you see it in my eyes?
This might be our last goodbye"

Cherribrescio, o meglio, la versione pole-comica di me stessa, prende l'aspettativa di un anno, si   congeda da ciò che è stata fino ad oggi per tentare una strada nuova, un qualcosa che unisca la sua infanzia, le sue paure, le insicurezze e un'altra manciata di stereotipi da Freud de noantri, ai suoi 41 anni e alla Cherribrescio che tutti amano ma lei no.
Ecco insomma, Cherribrescio ha deciso di lasciare il suo fidanzato blog riempendolo di quelle futilità che si dicono per allontanarsi senza dare troppe spiegazioni.

Tipo "L'unica cosa che so è che questa persona non sono io e questa non è la mia vita. Vado a ritrovare me stesso/a".
Come se l'avesse lasciata da qualche parte ma non ricorda dove.
Perché la casa nasconde ma non ruba, però se traslochi so' cazzi tua.
Alla fine il blog l'ha presa con sportività e le ha risposto "Vai, voglio solo la tua felicità e se con me non sei felice è giusto che ci lasciamo ma ricorda, se esci da queste pagine, potresti non ritrovarmi al tuo ritorno".
Poi ha pianto lacrime amare e detto tra le righe "Tanto qua devi torna', 'ndo vai?".
Ho visto Cherri allontanarsi molto signorilmente con il dito medio alzato in una mano e con l'altra mano a paletta vicino alle labbra mentre pronunciava un "Ciao" strascicato tipo Tiziano Ferro nell'omonima canzone.

Quindi così, Cb vi saluta per lasciare il posto a lei ma un po' diversa.

Abbiate pazienza ancora un giorno.

Il prossimo post vi spiegherà tutto.

Sappiate che vi ho voluto bene. Spero me ne vogliate anche voi per i prossimi mesi.




Ciak. Si cambia. 




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